Il Pothos, più facile di così…
Ok, ho la pianta che fa per voi. A voi che cercate la pianta perfetta per il vostro appartamento che sia bella verde, facile e poco esigente, faccio un nome: Pothos.
Appartenente al genere Scindapsus (per molti ora chiamato Epipremnum), comprendente una quaratina di specie (originarie del sud-est Asiatico, del sud America e del Pacifico dell’ovest), il Pothos (Scindapsus aureum) è molto facile da coltivare.

Va coltivato in un luogo piuttosto luminoso con una temperatura non inferiore ai 17/18 gradi, annaffiature costanti ma non eccessive (il terreno non deve essere zuppo ma non deve neanche asciugarsi del tutto tra un’innaffiatura e l’altra) nel periodo caldo e d’inverno una volta al mese, fertilizzando con un concime per piante verdi una volta ogni 15/20 giorni tra l’inizio della primavera e fine estate: Stop!
Vedrete ottimi risultati e una pianta dalle belle foglie sempre verdi crescere prosperosa nella vostra casa. Tra l’altro, essendo un rampicante, la potete coltivare facendola salire su un tutore (spesso la si trova in commercio cresciuta attorno a tubi rifasciati di muschio) oppure coltivata ricalante, tipo su un vaso messo su di una mensola, metodo che io preferisco. Il vaso, comunque la si coltivi, non deve essere particolarmente generoso e ricordatevi di rinvasarla almeno ogni due anni con un buon terriccio mischiato a un po’ di sabbia e un po’ di torba. Risultati assicurati: a mia madre (che non è propriamente quel che si dice un “pollice verde”) crescono che è una meraviglia, e le tiene per giunta in un luogo neanche tanto illuminato. Il grado di illuminazione è comunque facile da capire perché ce lo dice la pianta stessa: se la foglia perde le screziature chiare, a vantaggio di una colorazione verde scuro uniforme, significa che stiamo coltivando il nostro Pothos in una posizione poco luminosa.
Anche la moltipicazione è piuttosto semplice, basta prendere una talea di 10/15 cm e metterla in un vaso riempito di torba e sabbia mantenendo una buona umidità, aspettare che radichi e poi trapiantarla normalmente.
Per farla rinfoltire poi potete spuntare le cime (a Primavera) ma occhio alla linfa che può essere irritante per pelle e mucose causando dermatiti e stomatiti (sarà per questa sua caratteristica che è chiamata anche “l’Edera del Diavolo“?)
Attenzione quindi, per voi ma anche per i vostri amici a quattro zampe, cani e gatti che siano: a volte amano mordicchiare le piante (i gatti in modo particolare) e non sempre l’istinto li tiene lontano dai guai…