Alberi monumentali, "la magnolia della Contessa" a Polcenigo (PN)
Come già detto sono 11 le segnalazioni di alberi monumentali giunte al blog durante la breve sosta natalizia e non sapendo da dove ripartire mi sono detto: spazio ai giovani! Sì, perché dopo la sua prima segnalazione Matteo, il più giovane “cacciatore di alberi monumentali” che io conosca, è di nuovo entrato in azione è ha recensito ben due esemplari da aggiungere al fotocensimento. Partiamo dal primo, la magnolia di Polcenigo (detta “la magnolia della Contessa“) perché, al di là della sua bellezza, possiede un importante valore storico.

Florablog – Mappa degli alberi monumentali d’Italia
Il motivo lo spiega benissimo Matteo nella sua dettagliata recensione:

La magnolia di Polcenigo è anche chiamata “la magnolia della Contessa”: essa è infatti ubicata nel piccolo giardino di un palazzo cinquecentesco già di proprietà dei conti di Polcenigo, all’incrocio tra Via Roma e Via Coltura, che si trova leggermente a ovest rispetto al centro di Polcenigo. La magnolia è famosa e ben conosciuta dagli abitanti del luogo e può essere considerata il gioiello verde di Polcenigo, anche se un’imponente farnia sita nella frazione di Coltura di circa 135 anni la supera in circonferenza. La magnolia faceva
sicuramente parte di un giardino preesistente di qualche secolo fa. Presenta un grosso e nodoso fusto che si contorce fino ad una altezza di circa sei metri, dove si dipartono dei tozzi rami che compongono una chioma ombrosa che arriva a circa venticinque metri di altezza. La circonferenza, che penso si aggiri intorno ai tre metri e mezzo, è notevole, come notevole è l’armonia delle sue forme.
La pianta era stranamente sfuggita al primo censimento dei monumenti naturali in Friuli, e di conseguenza, ai primi due splendidi libri sull’argomento. In seguito, quando la pianta è stata censita, i forestali le hanno attribuito un’età superiore ai duecento anni; pertanto essa potrebbe essere una delle magnolie più vecchie d’Italia, in quanto le prime magnolie europee sono state importate dall’America nel ’700; questo esemplare potrebbe essere quindi uno dei maggiori d’Italia.
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Allego altre foto di alcuni scorci di Polcenigo con la recente neve, come il castello e la chiesa di San Rocco, che si trova davvero vicina alla magnolia.
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Matteo

La magnolia di Polcenigo ha dunque anche un importante valore storico, come confermato anche dai riscontri del Corpo Forestale, e per questa segnalazione non posso che complimentarmi e ringraziare il giovane Matteo, sperando che mantenga nel tempo questa sua bella passione per gli alberi monumentali.