Alberi monumentali, l'olivo di Santa Aquilina a Rimini

Ho ricevuto da Marco solo un paio di immagini di questo notevole esemplare di olivo ma questo è bastato a suscitare in me il giusto interesse. Viste le foto infatti mi sono detto “qui siamo in presenza di un albero monumentale di tutto rispetto e sicuramente la Rete sarà ricca di informazioni a riguardo”. Mi sono dunque messo alla ricerca dell’olivo in questione ma con mia grande sopresa non ho trovato niente. Né segnalazioni, né foto, né riferimenti. La cosa rimane un piccolo mistero perché l’olivo di Santa Aquilina, almeno a prima vista, ha tutte le caratteristiche per essere definito “albero monumentale”.


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Siamo in provincia e nel comune di Rimini, nella frazione di Santa Aquilina, lungo la Via Consolare Rimini-San Marino, dove nel bel mezzo di un parcheggio di un ristorante si erge questo olivo che a detta di Marco è addirittura millenario. E vedendolo nelle foto non avrei dubbi a riguardo ma il fatto che non ne parli nessuno, neanche l’ottimo sito dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, mi sembra oggettivamente molto strano. Possibile che un albero del genere non abbia suscitato l’interesse che merita?
Scrive marco:

Buongiorno,
sono un appassionato di orticultura ancora in erba, avendo incominciato a dedicare tempo ed attenzioni al mio orto in balcone solo da quest’anno.
Ho visto recentemente il vostro blog e la storia del Solanum Torvum i ha davvero appassionato!
A tal proposito ho ricercato e fotografato, durante una gita fuori porta con degli amici, un albero che pù che monumentale, a mio avviso è uno tra i più antichi esistenti, almeno in Italia.
Si tratta di un ulivo che risiede tra Rimini e San Marino e che dovrebbe avere oltre 2000 anni, circa 2400, stando ai dati che mi sono stati riferiti.
Purtroppo le foto sono solo le 2 scattate da un amico (io sono quello di destra), dato che purtroppo si è smagnetizzata o comunque resa inutilizzabile la sim della mia macchina fotografica (porca miseria!) dove avevo realizzato un bel servizio con particolari che almeno vi racconterò.
L’albero ha subito diversi “salvataggi” in tempi recenti essendo stato protetto con del mastice in alcune parti dove probabilmente si sono staccati i rami più alti, pesanti e vigorosi, magari a causa di un acquazzone o altro (nella foto si può notare un punto in alto a destra).
Da dietro la pianta sembra essere in realtà una fusione di 2 tronchi cresciuti assieme.
L’unica parte che sembra vegetare e che conferma la vitalità della pianta è quella che, per fortuna, si vede nelle foto.
Dietro c’è presenza di qualche rametto con alcune foglioline, ma roba di poco conto. (…)

Leggendo quanto scritto da Marco il mistero si infittisce ancora di più perché i presunti 2 millenni di vita non sono cosa di tutti i giorni, neanché per il superlongevo Olea europea, e dovrebbero rendere l’esemplare uno tra gli alberi monumentali più famosi d’Italia, al pari per esempio del Castagno dei cento cavalli o di S’Ozzastru.
Ringraziando quindi Marco per la notevole segnalazione chido ai lettori: c’è nessuno in possesso di maggiori informazioni a riguardo?

  • Giovannifilippo76

    assomiglia molto agli ulivi che ci sono qui da noi in Puglia a milioni.
    Mi pare piuttosto malandato però,del resto il clima della Romagna non è certo l’ideale per gli ulivi,troppe precipitazioni,nebbie e freddo invernale.
    Se sapessi che non è possibile (lo spereo)direi che è l’ennesima Ogliarola Salentina trafugata dal suo territorio dove prospera rigogliosa per essere impiantata in un luogo meno adatto per vezzo e ornamento.Il “furto” di migliaia di questi alberi ha costretto i politici pugliesi a promulgare una legge che rende illegale l’espianto degli ulivi monumentali.
    Dire che abbia 2000/2400 anni mi pare troppo,ulivi molto più grossi nel Salento hanno meno di un millennio,ma hanno tronchi larghi quasi il doppio;quindi un ulivo Ogliarola Salentina di 2000 anni dovrebbe avere un tronco largo quanto una casa…io qui li ho visti e sono IMPRESSIONANTI,LA DIFFERENZA è CHE SONO LUSSUREGGIANTI E CARICANO A OLIVE!!! Cio’ che favorisce la crescita degli ulivi è un clima torrido in estate e mite in inverno,il clima pugliese.
    Quello là nelle foto sembra mezzo morto,purtroppo.
    Ma se è davvero nato e cresciuto là il clima sfavorevole alla vegetazione degli ulivi della Romagna ne può aver limitato la crescita,ma appare molto diverso il suo aspetto da tutti gli ulivi ultracentenari che ho visto da quelle parti,ripeto sembra(spero che non sia)un ulivo pugliese del Salento (Ta,Br, Le)di 4/5 secoli di vita.
    Gli ulivi secolari toscani,liguri e umbri sono piuttosto diversi da quello li’,hanno tronchi molto più snelli e ceppaie poco evidenti,quello ha la ceppaia larga quanto un’auto.
    Non sembra il tipico ulivo della Romagna,del resto non è la zona d’Italia più famosa per i suoi ulivi…

  • Giovannifilippo76

     Mi pare che 2000/2400 anni siano un pò troppi per quell’ulivo.
    Se è vero che è nato là ha lottato per secoli contro il clima romagnolo notoriamente non tra i più adatti alla crescita degli ulivi,e il suo stato purtroppo lo dimostra.
    Dalle mie parti ci sono molti milioni di ulivi ultra centenari ed hanno dimensioni maggiori e soprattutto sono lussureggianti e producono quintali di olive:questi sono ulivi della varietà Ogliarola Salentina,ma non arrivano al millennio di vita.
    La crescita degli ulivi dipende dal luogo col suo clima e dalla varietà.
    e’ strano vedere un ulivo cosi’ rassomigliante ai nostri li in Romagna (intendo nato li’ e non impiantato,tanti ulivi ultra secolari sono stati strappati alla Puglia per abbellire ville del Nord,finendo per assomigliare all’esemplare di Santa Aquilina…),regione con un clima tutt’altro che indicata alla vegetazione degli ulivi.
    Il caldo torrido estivo e inverni miti favoriscono il COLOSSALE sviluppo di queste piante,il clima della Puglia.
    Titti gli ulivi secolare che ho visto in Toscana,Liguri e Umbria hanno caratteristiche assai diverse da quelle dell’ulivo da voi fotografato,tronchi più snelli e ceppaie meno evidenti.
    Quello di Santa Aquilina pare molto il tipico ulivo pugliese salentino(spero sia solo un’impressione!),non sembra ul ulivo del Nord…
    Gli ulivi millenari che ho visto qui in Puglia sono impressionanti,quello di vicino rimini secondo me non arriva al millennio di vita,però c’è da dire che il clima della Romagna non favorisce un grande sviluppo degli ulivi,cosi’ come i climi della Toscana e della Liguria del resto,infatti li’ gli ulivi antichi sono”rinsecchiti a vederne i tronchi”,chi è stato in Puglia e ha visto quindi gli ulivi locali capisce cosa intendo dire.
    Per cui un ulivo che qui da noi arriva a 200 anni(2 secoli) ha le stesse dimensioni del tronco di un ulivo di 5/6 secoli ad esempio in Toscana,ciò dipende dal clima e dal terreno in linea di massima.
    Saluti dal Salento tarantino

  • L’Olivo: l’albero mediterraneo per eccellenza  Se si ha la possibilità di avere a disposizione uno spazio esterno alla propria abitazione sia condominiale che privato, la cura e presentazione del giardino costituiscono il nostro primo biglietto da visita.  Il giardino può considerarsi il luogo privilegiato per il relax, dove trascorrere il proprio tempo libero e trovare il contatto con la natura. Nell’immaginario comune, il giardino viene associato ad un prato ben curato, all’estate, ai colori, ad uno spazio dove rigenerarsi dalla calura estiva, dove leggere un buon libro, sorseggiare una bevanda fresca.All’ombra artificiale creata dai gazebo e dalle strutture fisse, sulla base dello spazio a nostra disposizione, delle condizioni climatiche del luogo in cui risiediamo, si possono accostare ai diffusi arbusti da giardino come il Pitosforo ed il Viburno, veri e propri alberi da esterno, meglio definiti come ornamentali, che possono perfettamente adattarsi all’esterno della nostra abitazione.Rientrano nella categoria: i Lecci, la Mimosa, i Sugheri, il Finto Pepe, ma, nell’ultimo periodo è sempre più diffusa la presenza degli Olivi come alberi da esterni.La sempre più frequente presenza dell’Olivo nei giardini si può collegare sia a motivi legati alla loro simbologia sia alle caratteristiche fisiche della pianta. L’Olivo è una pianta da frutto, sempreverde che  si caratterizza per la sua longevità e frugalità, ha origini antichissime, la sua coltivazione è attestata in siti archeologici che risalgono al IV secolo a.C. e sin dall’antichità la sua simbologia è associata alla pace, al trionfo, alla vittoria, all’onore.L’Olivo da i suoi primi frutti verso il 3°- 4° anno di età, raggiunge la sua piena produttività verso il 9°-10° anno e la piena maturità dopo i 50 anni. E’ necessario tener presente che l’Olivo soffre le basse temperature, è consigliabile in inverno nella fase del riposo vegetativo, riparare il fusto, infatti predilige terreni assolati e si adatta bene alla siccità anche quando questa si protrae per mesi; è da considerare che, nonostante questo sia un albero principalmente mediterraneo, con la coltivazione l’uomo ha esteso l‘areale dell’Olivo, sospingendolo sino agli estremi limiti climatici compatibili con le sue esigenze e portandolo anche in lontani paesi (California, Australia, etc..). Date le sue caratteristiche, si può definire l’Olivo come la pianta tipica della vegetazione mediterranea.  

  • Gianluca Lamanna

    E’ un ulivo centenario Pugliese, molto probabilmente un’ogliarola, espiantata, ne presenta le caratteristiche. Somiglia molto a quella del centro storico di Rimini, anch’essa estirpata in Puglia. Dalle foto poi è palese. In ultimo, in Romagna non vi è traccia di alberi di ulivo con quel portamento e dimensioni.

  • Michele Falcone

    Ciao a tutti mi chiamo michele e abito a santaquilina. L ulivo in questione e sito nel parcheggio del ristorante la purazza…si tratta di un ulivo spagnolo acquistato in un vivaio locale…dubito fortemente che abbia piu di 2000 anni…ma cmq e vecchio