Continuo questa veloce carrellata alfabetica degli ortaggi da coltivare nel proprio orto e lo faccio parlando, alla lettera b, della barbabietola. La conoscenza e la coltivazione della bieta risalgono a oltre 2 millenni fa quando la troviamo in scritti greci risalenti al 420 a.C. dove viene chiamata beta, nome che poi verrà assunto per il genere. Alla Beta vulgaris appartengono diverse varietà molto importanti per diffusione e coltivazione: B. vulgaris var. saccarifera, nota come barbabietola da zucchero, B. vulgaris var. crassa ovvero la barbabietola da foraggio, B. vulgaris var. cicla detta bietola da coste e B. vulgaris var. cruenta chiamata più comunemente Bietola da orto. Vediamo per sommi capi come coltivare queste due ultime varietà.

Ciclo produttivo
Tutte le barbabietole sono biennali ma vengono generalmente coltivate per un solo anno. Vengono lasciate il secondo anno solo se si vogliono produrre i semi. Prima di diventare consumabili entrambe le varietà orticole occupano il suolo in media dai 60 ai 200 giorni.

Clima
Sia la varietà cicla che la cruenta sono ortaggi di notevole adattabilità, caratteristica che le rende adatte alla coltivazione in ogni parte della Penisola, con le dovute differenziazioni temporali tra il Nord e il Sud. Nonostante l’alta adattabilità, la temperatura ideale per entrambe si aggira intorno ai 18-20 gradi.

Terreno
Sciolto e leggermente sabbioso per la var. cruenta, più profondo e di medio impasto quello per la var. cicla, entrambi però abbastanza ricchi di sostanza organica. Il pH è tendenzialmente neutro per la prima e può essere leggermente acido per la seconda, che comunque si adatta bene anche ad altre situazioni.

Messa a dimora
A dimora all’aperto, si va da marzo a luglio per le varietà precoci della cruenta e settembre per le tardive mentre la semina della cicla può essere prolungata anche al mese di agosto. La distanza delle file deve essere dai 30 ai 50 cm e la profondita di semina è di un centimetro per la prima e di tre per la seconda. In semenzaio viene anticipata la semina per entrambe a febbraio ma di solito non viene molto praticata.

Concimazione
È consigliato seminare le due varietà in un terreno moderatamente concimato con letame maturo e di solito solo la bietola da coste abbisogna di interventi secondari basati su fertilizzanti azotati, operazione che può essere effettuata anche per la barbabietola se questa stenta a crescere.

Acqua
Le esigenze idriche delle due piante sono abbastanza elevate e devono essere costanti in tutta la fase di coltura. Per la fase di germinazione della barbabietola devono essere particolarmente abbondanti.

Lavorazioni
Le lavorazioni per questi due tipi di colture sono minime e consistono prevalentemente in sarchiature e scerbature. Solo la bietola da coste abbisogna di rincalzature per far fronte ai periodi più freddi.

Consociazione
Non particolarmente indicata.

Rotazione
Non seguono logicamente loro stesse e lo spinacio.

Foto di Dag Terje