Da Florablog nasce Grow the Planet, il primo social network dedicato alla coltivazione dell’orto

Grow the planet - It's time to grow up and make a better world.
A volte la vita prende strade che non ti saresti mai e poi mai sognato di percorrere, ve lo testimonio personalmente. Tutto è iniziato da questo blog, nato un po’ per gioco e un po’ per (molta) passione dove ho potuto, tra le altre cose, constatare di persona il grande interesse che è (ri)esploso intorno all’orto, anche perché questo è sempre stato un argomento principe di Florablog.
Scrivendo sull’argomento, confrontandomi e rispondendo ai lettori ho aumentato la mia esperienza sull’orto ma mi sono presto reso conto che un blog era uno strumento insufficiente per soddisfare tutte le richieste che giungevano sul tema; serviva qualcosa di più, per esempio un sito completamente dedicato alla materia;  ho girato un po’ intorno al concetto fino a a quando non mi è venuta un’idea nata da una banale constatazione: chi ha un orto (o un parente o un amico che lo coltiva) sa infatti benissimo che, nel picco di produzione, spesso un ortaggio è disponibile in abbondanza per la propria famiglia, per i parenti, per gli amici, per gli amici degli amici ecc.; così mi sono chiesto: perché non organizzare un sistema di scambio di ortaggi tra le persone?
“Ehi!” mi sono detto “ma questa è solo una parte, per creare una piattaforma completa dedicata alla coltivazione dell’orto servono come minimo anche: uno spazio di socializzazione, una parte didattica, la progettazione e la gestione dell’orto, il tutoraggio, il supporto alla coltivazione e ovviamente un nome”. Che ho trovato di lì a poco: Grow the Planet.
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Come annaffiare le piante quando siamo in vacanza e godersi le ferie

Come annaffiare le piante quando siamo in vacanza e godersi le ferie
Se A) siete tra gli ormai pochi fortunati che si possono ancora permettere una vacanza e B) possedete un giardino e/o un orto e/o delle piante da appartamento, allora prima di partire dovrete risolvere un problema non da poco, ovvero quello di annaffiare le piante durante la vostra assenza. La cosa non è da sottovalutare perché il rischio è quello di rientrare dalle ferie e trovare le proprie amate malmesse se non addirittura spacciate. Vediamo allora qualche semplice consiglio per avere una buona autonomia e non doversi pentire di una vacanza.
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Lotta biologica, gli uccelli insettivori preziosi alleati nella difesa dell’orto e del giardino

Pettirosso
Nel vedere le foto dei post di ieri e di oggi a un visitatore di passaggio sembrerà di essere capitato su “Animalblog” o qualcosa del genere. Niente paura, siete sempre su Florablog e mucche al pascolo e il pettirosso di cui sopra rientrano nella normalità: ieri l’argomento era infatti l’impronta ecologica determinata dalle nostre scelte alimentari e l’ambiente in generale (da sempre temi ricorrenti su questo blog), mentre oggi si parla dei migliori alleati su cui possiamo contare nella lotta biologica a difesa delle nostre piante, ovvero gli uccelli insettivori.
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Cosa coltivare nell’orto, S come spinacio

Cosa coltivare nell'orto, S come spinacio
Non coltivatelo per poi mangiarlo nel bel mezzo di una scazzottata nella quale state quasi per soccombere, e neanche per assumere enormi quantità di ferro, per lo più un mito da sfatare. No, il “Cosa coltivare nell’orto” di oggi non vi serve per questi motivi (o almeno non solo per questi…), ma per avere un ottimo prodotto, buono e versaltile e tra i pochi disponibili fino ad autunno inoltrato (e oltre): lo spinacio.
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Varietà di pomodoro, il nero di Crimea


In questa stagione, rispetto a quella dell’anno scorso (anno della Biodiversità), non ho sponsorizzato né piantato varietà di pomodoro particolarmente strane. L’esperienza passata infatti è stata caratterizzata da luci e ombre: devo dire che tutte sono riuscite piuttosto bene ma le piante “strane” hanno in generale manifestato una tendenza ad ammalarsi molto più spiccata rispetto a quelle comunemente coltivate, e questo a parità di trattamento; con poche eccezioni infatti i pomodori presentavano vistosi sintomi di malattie fungine che i loro vicini più comuni non avevano, nonostante i trattamenti a base di prodotti rameici fossero stati somministrati in egual misura. Le uniche due varietà a non subire particolari danni sono state il piccolo e simpatico Spoon e il buonissimo Feuerwerk, puntualmente riseminati anche quest’anno; per quest’ultimo mi sarebbe davvero dispiaciuto registrare una qualche debolezza perchè a mio modestissimo parere è un pomodoro davvero buono che ha anche l’indubbio vantaggio di presentare una buccia veramente sottile e un’ottima produttività, caratteristiche che hanno spinto anche la cerchia di “ortolani” che conosco a riproporne la coltivazione anche quest’anno.
Oltre a queste due, l’unica eccezione alla coltura di varietà convenzionali e di sicura resa è un pomodoro che molti di voi conosceranno ma che per me rappresenta una novità anche se solo per quanto riguarda la sua coltura diretta perché il nero di Crimea è piuttosto famoso e da qualche tempo anche periodicamente al centro delle informazioni sulla nostra salute.
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Cosa coltivare nell’orto, C come cavolo nero

Cosa coltivare nell'orto, C come cavolo nero
È più forte di me, non riesco a farmene una ragione. Perché un ortaggio del genere e con le proprietà che possiede (buonissimo in cucina per il suo delicato sapore, facilissimo da coltivare e uno dei pochi ortaggi che è possibile coltivare anche in inverno) non può rimanere relegato solo nei confini della Toscana o poco più. Parlo del cavolo nero, uno dei simboli culinari della mia regione (è ingrediente imprescindibile della ribollita), ingiustamente snobbato nel resto del Paese nonostante i vantaggi sopra elencati. Proprio per diffonderne la coltura un po’ ovunque, ecco qualche dritta su come farlo crescere al meglio, anche perché è in questo mese che si può seminare.
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Trinidad Scorpion “Butch T”, ecco il nuovo peperoncino più piccante del mondo

Trinidad Scorpion "Butch T", ecco il nuovo peperoncino più piccante del mondo
A quanto pare sono rimasto indietro, a circa due anni fa quando ho avuto a che fare con il Naga Morich, l’allora peperoncino più piccante del mondo, e devo prendere atto che la passione dei cultori del” piccante senza limiti” non si ferma mai e con lei neanche i loro esperimenti con gli incroci che danno origine a peperoncini sempre più potenti. È tempo di aggiornarsi perché il nuovo record lo segna il Trinidad Scorpion Butch T che supera di gran lunga il Naga Morich anzi, lo surclassa!
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9 piante per orto e giardino che allontanano parassiti e malattie

9 piante per orto e giardino che allontanano parassiti e malattie
C’è un altro modo interessante e del tutto naturale per tenere alla larga i parassiti dalle proprie colture, siano esse da orto o da giardino, ed è quello di coltivare alcune piante che hanno tra le loro caratteristiche anche quella di svolgere un’azione repellente nei confronti dei principali fitofagi. Read More