Si chiama Zantedeschia, ma la chiamiamo Calla
Forse non tutti sanno che la pianta conosciuta con il nome di Calla è in realtà  la Zantedeschia, chiamata così in onore del botanico Francesco Zantedeschi.
La Zantedeschia è una pianta perenne, rizomata, della famiglia delle Araceae con fioritura in primavera-estate. A me personalmente piace tantissimo per l’eleganza ineguagliabile delle sue spate e delle sue foglie, magnificamente immortalata dalle fotografie di Mapplethorpe.

Ne esistono otto specie tutte di origine africana; quella più conosciuta e diffusa da noi è la Zantedeschia aethiopica con grandi foglie radicali e bellissime spate bianche con all’interno lo spatice giallo-arancio che raccoglie i veri fiori; può raggiungere l’altezza di circa 1 mt.
Può essere coltivata sia in piena terra che in vaso. Come per tutte le piante bisogna avere l’accorgimento di creare il più possibile le condizioni in cui la si trova in natura e, nel caso specifico, dobbiamo ricordarci che la Zantedeschia vive in zone che alternano un periodo di grandi piogge nel quale il rizoma si gonfia, germoglia e fiorisce, seguito da un periodo di siccità nel quale la pianta entra a riposo. Se coltivata in vaso dobbiamo assicurarle, dalla fine dell’inverno e per tutto il periodo della fioritura, abbondanti innaffiature, anche mantenendo nel sottovaso un pò d’acqua (possibilmente piovana o demineralizzata). Alla fine della fioritura bisogna diradare considerevolmente  le innaffiature e nell’inverno sospenderle completamente riparando i vasi dal freddo, comprendoli magari con delle stuoie. A fine estate, in settembre-ottobre bisogna dividere i ceppi per evitare che nella primavera successiva la pianta produca troppe foglie a discapito dei fiori. Se si posside una serra si può anche programmare una fioritura precoce  mantenendo una temperatura di circa 10° nel mese di dicembre portandola a gennaio a 12° e poi a 15°.  Quando la pianta sarà piena di foglie e cominceranno a spuntare i fiori potete portarla in casa, in una zona luminosa,  mantenendole il sottovaso pieno d’acqua, in questo modo potrete godere a pieno della fioritura.
In piena terra il rizoma viene lasciato nel terreno,  in estate le foglie si seccheranno completamente e in inverno la pianta cadrà praticamente in letargo.
L’esposizione migliore è a mezz’ombra anche per evitare di dover bagnare con più frequenza, il terriccio deve essere sciolto e fresco, costituito da un misto di terra, torba e sabbia.
Le concimazioni nel periodo della foritura devono essere fatte circa ogni 20 giorni, magari usando  letame vaccino maturo o con concimazioni liquide.
La riproduzione può essere effettuata per la divisione dei rizomi e per seme. In quest’ultimo caso però la fioritura avverrà non prima dei 2/3 anni.
Della Zantedeschia aethiopica trovaimo diverse la varietà tra cui la “Little Gem” che è alta solo 30/40 cm, la “devoniensis” che è anche molto profumata.
Tra le specie troviamo la Z. melanoleuca con altezza di circa 40/45cm. con foglie macchiate di bianco e le spate color giallo chiaro con base porpora e la Z. rehmannii dell’altezza di circa 40 cm. con spate color rosa con marginatura sfumata di viola.
Foto di Paula Bailey

  • Sigh. Le avevo messe in giardino. Per l’inverno le ho riparate con una serra fatta a manima. Poi il mefistofelico cane ha deciso che, uno la serra andava rasa al suolo e due le calle sono pappa buona…

    :-(

  • Luisa

    Ciao TroppoBarba, presumo che il mefistofelico cane sia un cucciolo (in genere da adulti perdono questo vizio), però se non avesse tolto tutti i rizomi dal terreno può darsi che qualche pianta rinasca. Piuttosto stai attento alle piante che hai in giardino perché molte sono tossiche o velenose e, da quanto mi risulta anche la calla da questo punto di vista è pericolosa ; se hai un oleandro accertati che il cane non vada a mordicchiarlo perché può essere letale….A meno che non sia il cane del vicino che odi tanto…Stò scherzando naturalmente. Saluti Luisa

  • Il cane e` cucciola. Rapida e spietata. Sta con me, non e` del vicino. Non ho niente di velenoso. Ho quasi solo alberi da frutto. Adesso ho messo recinti ovunque. Ma non dispero in una corretta educazione della bestia.

    Che fra l’altro e` una trovatella. E qui un bel “bastardi” non abbandonate gli animali me lo dovete concedere.

    Saluti.