Tanti buoni motivi per consumare l’origano

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L’origano (Origanum vulgare L.), appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed è un’erbacea perenne che cresce spontanea nei luoghi soleggiati e con clima caldo e asciutto fino a circa 2000 metri, ma nelle zone fredde è meglio coltivarla in serra. È un’erba aromatica, usata nella cucina francese, spagnola e greca, ma soprattutto in quella italiana. La pianta ha origini antichissime e deve il suo nome all’unione di due parole greche, “oros”, che significa montagna, e da “ganos”, che significa splendore; in parole povere “gioia della montagna”.  Nell’antica Grecia, infatti, si ornavano gli sposi con ghirlande fatte di origano, considerato simbolo di felicità e prosperità. La pianta dell’origano è considerata ricca di proprietà terapeutiche, utilizzata anche come olio essenziale per migliorare diversi problemi come tosse, emicrania, disturbi digestivi e dolori reumatici. I suoi principi attivi sono i fenoli timolo e carvacrolo, oltre a grassi, proteine, sali minerali, vitamine (tiamina) e carboidrati. È ricca inoltre di ferro, calcio, magnesio e vitamina C. Read More

Buone vacanze da Florablog

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Alfine, arrancando ritto sui pedali come su di una erta e polverosa strada di montagna, sono giunto alle ferie. E, credetemi, desiderate come quest’anno non lo sono mai state. Del resto è sempre peggio, gli anni passano ma il lavoro e gli impegni non accennano a scemare, anzi! C’è, è vero, la crisi, ma sembra vada dritta a incidere (al ribasso) sui compensi piuttosto che sul lavoro, che continua ad esserci (per il momento) con i soliti problemi, solo più accentuati. Al solito ritmo quotidiano poi, da circa un anno e mezzo ho pensato bene di aggiungere, con l’ausilio di un gruppo di amici, la complessa gestione di un blog come questo, animato dalla passione e lo “stupore”per il regno vegetale che ci accomuna, ma che alla fine, magari non accorgendosene perché piace e dà soddisfazioni, porta via un sacco di energie, sia fisiche che mentali. Per questi e altri motivi dunque anche Florablog va in vacanza e tornerà in piena attività a settembre, anche se questo non significa che chiuderà completamente i battenti ma solo che rallenterà il numero di articoli postati. Che comunque ci saranno, a cominciare dai post sugli alberi monumentali che incotrerò durante le vacanze (non so ancora dove andrò, ma tanto questi alberi sono ovunque, in Italia) o che sono presenti nella mia zona. E poi i vostri, sempre che vi decidiate a fotografarli, questi benedetti monumenti della natura: ragazzi, il nostro paese e bello lungo e bello vasto e più di mille alberi sono francamente troppi per un uomo solo… Scherzi a parte se durante le ferie troverete tempo e voglia per fotografarli, in questo post potete trovare la lista del Corpo Forestale dello Stato con gli alberi regione per regione e le modalità per fotografarli e inviarli a Florablog, nel frammentre, dandovi appuntamento all’inizio di settembre, non mi resta che augurarvi, anche a nome di tutti gli autori del blog, buone vacanze e salutarvi con grande affetto oltre a raccomandarvi la cosa più importante: continuate a coltivare il vostro pollice verde!
Foto di marciespics

Festambiente, il Festival tra Ecologia e solidarietà

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Sole, spiaggia, mare e… ambiente. Da domani venerdì 7 a domenica 16 agosto 2009 infatti potrete (ferie permettendo) andare al mare al Parco Naturale della Maremma, e tra un bagno e l’altro crogiolarvi al sole dopodiché partecipare lì vicino alla XXI edizione di Festambiente, il Festival internazionale di Ecologia e solidarietà.
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L’innesto dell’anguria sulla zucca (aggiornato)

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(Per completezza d’informazione, Giuseppe ha pensato bene, grazie alla gentilezza e alla disponibilità che sembrano in lui inesauribili, di inviare qualche immagine del risultato di questo innesto e, raggiunta casa di un amico con il quale condivide la passione per le piante, ha scattato alcune foto, inclusa quella del megacocomero di 20 kg che vedete qui sopra. Che dire? il metodo promette bene ed è sicuramente balzato in cima alla lista delle cose da fare la prossima primavera…)

Ieri Giuseppe Marino ha lasciato un commento sul post dedicato al cocomero e alle sue caratteristiche e visto che lo scritto mi sembra davvero interessante, d’accordo col suo autore ho deciso di dargli lo spazio che si merita dedicandogli un apposito post. Si tratta della descrizione della tecnica per realizzare lìinnesto del cocomero sulla pianta di zucca, innesto che tenterò sicuramente di realizzare l’anno prossimo, visto che ahimé purtroppo per quest’anno è ormai troppo tardi. Il metodo promette una produzione migliore sia per quantità sia per qualità, oltre che a consegnare una pianta più resistente ad attacchi e malattie. Vediamo come funziona.
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Pera, un pieno di sali minerali e ottima fibra

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Il pero (Pyrus communis), appartenente alla famiglia delle Rosaceae, ha origini antichissime; si pensa che fosse conosciuto e consumato già dall’età della Pietra, mentre nella mitologia greca (ne parla Omero) era il frutto favorito dagli Dei e dagli eroi. Il pero cresce spontaneo nei boschi europei in diverse varietà; è un albero vigoroso, che può raggiungere anche i 15-18 m. di altezza, ed è tipico dei climi temperati, non tollera il freddo e l’eccessivo caldo. La pera è succosa, dissetante (è costituita per l’85% da acqua, perciò rappresenta un valido aiuto per il fabbisogno giornaliero di liquidi) e rinfrescante, ma ha anche tante proprietà salutari; innanzitutto è ricca di fibra solubile ed insolubile (pectina) che favorisce la regolazione delle funzioni intestinali e aiuta il nostro corpo ad eliminare il colesterolo, favorendo in questo modo l’azione antiaggregante delle piastrine, che rendono il sangue più fluido. Read More