Equiseto, un aiuto contro l’osteoporosi

Equiseto, un aiuto contro l'osteoporosi
L’Equisetum è il solo genere appartenente alla famiglia delle Equisetaceae e consta, a seconda delle varie interpretazioni, dalle 20 alle 30 specie. Nel post odierno parliamo della specie più diffusa in Europa, l’equiseto dei campi (Equisetum arvense). Noto con il nome di coda cavallina, è una pianta che si trova oltre che in Europa, anche in Asia, in  Medio Oriente e in Nord America, inoltre preferisce i luoghi umidi con terreno argilloso e ricco di silicio, per questo si può trovare in prossimità dei fossati e dei torrenti, anche in alte quote. L’aspetto della pianta è caratteristico così come il suo apparato riproduttivo che avviene per mezzo di spore, un po’ come i funghi. Gli agricoltori la odiano perché è infestante e difficile da estirpare, anche se può essere usata come fungicida naturale in difesa delle piante, ma nella medicina popolare è assai apprezzata per le sue proprietà benefiche.
Le parti utilizzate in fitoterapia sono i fusti sterili. La pianta contiene in particolare flavonoidi, tannini, saponine, silice solubile e insolubile ed altri minerali (potassio, calcio, magnesio, zinco ecc.), vitamine e tracce di alcaloidi. Read More

Erba medica, un valido ricostituente ricco di proteine vegetali

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L’erba medica o alfa-alfa (Medicago sativa L.) della famiglia delle Fabaceae, è una pianta erbacea perenne, alta fino a circa 80 cm, che ha un fusto eretto da cui partono molte ramificazioni ricche di numerosi germogli laterali, dai quali, dopo il taglio, si originano nuovi fusti. Ha delle radici estremamente profonde che le permettono di assorbire sostanze nutritive dal basso sottosuolo che sono generalmente non disponibili alle altre piante. Cresce nei prati aridi, nei terreni incolti e al bordo dei campi. La pianta era usata in antichità dagli Arabi come cibo per cavalli, perché sostenevano che li rendesse veloci e forti, per questo la chiamarono Al-fal-fa che significa “padre di tutti i cibi”. Coltivata fin dai tempi più remoti nell’Asia occidentale, fu introdotta in Grecia dai Persiani, mentre in Italia è giunta intorno al 200 a.C. ed è usata, ai giorni nostri, soprattutto come cibo per i conigli. Ma oltre ad essere ricca di proteine (18%, molte più delle uova e del latte), quindi ritenuta dagli esperti un buon ricostituente, possiede anche sorprendenti virtù curative. Read More

Pera, un pieno di sali minerali e ottima fibra

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Il pero (Pyrus communis), appartenente alla famiglia delle Rosaceae, ha origini antichissime; si pensa che fosse conosciuto e consumato già dall’età della Pietra, mentre nella mitologia greca (ne parla Omero) era il frutto favorito dagli Dei e dagli eroi. Il pero cresce spontaneo nei boschi europei in diverse varietà; è un albero vigoroso, che può raggiungere anche i 15-18 m. di altezza, ed è tipico dei climi temperati, non tollera il freddo e l’eccessivo caldo. La pera è succosa, dissetante (è costituita per l’85% da acqua, perciò rappresenta un valido aiuto per il fabbisogno giornaliero di liquidi) e rinfrescante, ma ha anche tante proprietà salutari; innanzitutto è ricca di fibra solubile ed insolubile (pectina) che favorisce la regolazione delle funzioni intestinali e aiuta il nostro corpo ad eliminare il colesterolo, favorendo in questo modo l’azione antiaggregante delle piastrine, che rendono il sangue più fluido. Read More

Susina, idrata e regolarizza in modo naturale

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Il susino (Prunus domestica) è certamente una delle piante più conosciute al mondo, anche se la sua origine è piuttosto incerta, Molti studiosi la collocano nella regione compresa fra il Mar Nero e l’Asia Minore. In Italia venne introdotto nel corso del I secolo avanti Cristo, durante le guerre tra Romani, Persiani e Greci. Al tempo di Plinio il Vecchio si conoscevano già diverse varietà di susine. Il susino appartiene al genere Prunus e viene classificato dagli studiosi in modi diversi: noi parliamo del susino europeo (Prunus domestica). La susina è un frutto molto rinfrescante e ricchissimo di acqua, per tale motivo risulta particolarmente dissetante e utile al fine di recuperare i liquidi persi dalla sudorazione estiva, inoltre è ricco di potassio, calcio, fosforo, con buone dosi di vitamina A, di vitamina C e vitamina B1 e B2. Read More

Melone, depura e rinfresca con poche calorie

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Il melone (Cucumis melo), appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee come il cocomero e il cetriolo; è una pianta erbacea a ciclo annuale, con fusto generalmente rampicante, con foglie ampie arrotondate e fiori gialli con corolla a campana. Il frutto assume varie forme, dalla sferica all’ovoidale, con superficie liscia (Cantalupi) o rugosa (Retati), di color giallo o giallo paglierino. Indiscusso protagonista della nostra tavola, soprattutto in questo periodo, specie se abbinato al prosciutto, il melone ha diverse proprietà che possono contribuire, oltre ad appagare il gusto con un minimo apporto di calorie, a favorire anche un buono stato di salute. L’ Italia, lo ha fatto diventare una delle più importanti colture da frutto, soprattutto nelle varietà “cantalupi” e “retati”. La parte commestibile è formata per il 92% d’acqua e dal 7- 9% da zuccheri solubili (fruttosio e glucosio) con pochissime proteine (0,8%), mentre discreta è la presenza di vitamina C. Abbondanti sono il betacarotene (precursore della vitamina A) e i sali minerali (potassio). Per il suo contenuto a basso potere calorico (33 Kcal ogni 100 gr.) è un valido supporto per le diete alimentari. Read More