Olivo bonsai, un toscano DOC!

Olivo bonsai
Ciao a tutti, come si deduce dal titolo, da buon toscanaccio non posso esimermi dal parlarvi di un’essenza tra le più usate per la realizzazione di bonsai. La facilità di coltivazione e la sua elevata resistenza alla siccità e agli stress in generale, fanno di questa specie una delle più facilmente adattabili a svariati tipi di clima, seppur con qualche accortezza. Quindi se non lo aveve ancora fatto, prendetevi un paio di questi “carrarmatini” e cimentatevi!!!
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Ecco come le piante si riconoscono tra di loro

arabidopsis-thaliana
Che le piante fossero in grado di riconoscere gli individui della stessa specie e cambiare strategia di crescita in base ai vicini (più competitiva con le piante estranee, più tollerante con le “sorelle” della stessa specie) è noto da almeno un paio di anni, da quando cioè Susan Dudley, biologa dell’università di McMaster (Ontario), ha pubblicato nel 2007 una ricerca che prova come esemplari di Cakile edentula sviluppino un apparato radicale decisamente più esteso se coltivate accanto a piante diverse, radici che al contrario registrano una crescita molto più modesta se ad affiancarle ci sono esemplari della stessa specie. Lo studio della Dudley avanza però solo delle ipotesi per quanto riguarda i meccanismi di tale comportamento sui quali fa ora luce una nuova ricerca svolta da alcuni botanici dell’Università del Delaware.
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Il suo nome è Zantedeschia, più semplicemente Calla

Si chiama Zantedeschia, ma la chiamiamo Calla
Forse non tutti sanno che la pianta conosciuta con il nome di Calla è in realtà  la Zantedeschia, chiamata così in onore del botanico Francesco Zantedeschi.
La Zantedeschia è una pianta perenne, rizomata, della famiglia delle Araceae con fioritura in primavera-estate. A me personalmente piace tantissimo per l’eleganza ineguagliabile delle sue spate e delle sue foglie, magnificamente immortalata dalle fotografie di Mapplethorpe.
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Tutti i colori dell’Autunno


Foto di Lida Rose

Ieri Alessio ci ha spiegato i meccanismi e le dinamiche che innescano il cambio d’abito autunnale delle piante decidue (dette anche caducifoglie) e che rendono i colori di questa stagione così spettacolari. Sapendo che sarebbe uscito un post del genere mi è venuto in mente di pubblicare su Florablog una galleria di immagini che mostrasse questo fenomeno in tutta la sua bellezza. Dopo aver dato un’occhiata veloce alle mie insignificanti foto ho pensato di cercarle altrove e dove se non nello sconfinato serbatoio del più grande sito mondiale di photo sharing, ovvero Flickr?
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Perché le foglie cambiano colore?

Perchè le foglie cambiano colore?Per definizione le foglie sono verdi, tant’è che una modificazione della loro colorazione durante la stagione vegetativa (es. ingiallimento) è un chiaro sintomo delle sue non buone condizioni di salute.
La colorazione delle foglie è dovuta alla presenza di pigmenti; tra questi, la clorofilla che conferisce il colore verde alle foglie svolge una funzione mascherante nei confronti degli altri pigmenti.
Attacchi parassitari o fitopatie di origine abiotica (es. freddo, carenze nutrizionali) possono portare le foglie ad indebolirsi o morire dando origine ad un fenomeno di degradazione della clorofilla che interrompe l’effetto mascherante nei confronti degli altri pigmenti quali i carotenoidi che conferiscono alle foglie la colorazione gialla.
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