consociazione-asparagi-lattuga
Terzo post dedicato all’interessante tecnica della consociazione e dopo qualche considerazione sui vantaggi che può portare l’adottare questo metodo nel proprio orto e qualche semplice consiglio su come abbinare le colture senza commettere grossi errori, ecco più nel concreto alcune consociazioni tra le più rodate che portano di solito a ottimi risultati e con le quali partire con i propri esperimenti (l’esperienza, anche in questo campo, è l’unica vera maestra).

Sta infatti alla fantasia e alla voglia di provare di chi legge sperimentare quanto segue e soprattutto interscambiare i vari ortaggi, quando le caratteristiche lo permettono, dando vita così a una serie di combinazioni molto ampia e capace di restituire molte soddisfazioni a chi si cimenta con questo modo di coltivare.

Asparago con lattuga
Sia per i tempi di crescita (a un’asparagiaia serve diverso tempo prima di andare a regime e tiene occupato il terreno anche per 10/12 anni, a differenza della lattuga che ha tempi di crescita rapidissimi) che per la diversa profondità di sfruttamento del terreno (superficiale per la lattuga, molto profondo per gli asparagi) questa è un’ottima consociazione, basterà coltivare al centro gli asparagi e lungo il perimetro dell’appezzamento una fila di lattuga per lato.

Carota con cipolla (o porro o aglio)
Azione repellente reciproca in questa associazione: le larve della mosca della carota (Psila rosae), ghiotte della deliziosa radice, detestano l’odore delle tre liliacee e in particolare della cipolla che a sua volta viene protetta dall’azione repellente della carota che scoraggia le larve della mosca della cipolla (Delia antiqua) tenendole lontane.

Ravanelli con crescione e cerfoglio
Consociazione che esalta il sapore del ravanello: alternando infatti due file di ravanelli con una di crescione e una di cerfoglio le radici cresciute accanto al primo avranno un sapore delicato mentre le altre molto più piccante. Funziona anche se il crescione appartiene alla stessa famiglia botanica dei ravanelli. Provare per credere.

Fagioli con cavolfiore (o con i broccoli)
Una leguminosa, e quindi capace di arricchire il terreno di azoto, con una pianta gran consumatrice di quest’ultimo macroelemento: consociazione perfetta, anche perché “pescano” da livelli diversi del terreno. Fagioli nel centro e cavolfiore sul perimetro.

Patate con spinaci
In questo caso a sfruttare la situazione sono le patate che beneficiano degli essudati rilasciati dagli spinaci a livello radicale, capaci di stimolare la crescita della patata. Seminare lo spinacio ai bordi e le patate al centro.

Fave con patate
Altro esempio di difesa reciproca per questa antica consociazione. La patata tiene alla larga il tonchio della fava (Bruchus rufimanus) mentre la fava svolge un’azione repellente nei confronti della dorifora della patata (Leptinotarsa decemlineata), senza scordare che la fava è una leguminosa e che la patata e “ghiotta” di azoto… File alternate distanziate di 40 cm minimo.

Pomodoro con pisello
Due piante che si accostano bene perché da una parte sfruttano livelli diversi del terreno (in profondità il pomodoro, più in superficie il pisello) e perché il pomodoro necessita di un buon apporto di azoto garantito dal pisello, anch’esso appartenente alle leguminose e capace di fissare l’azoto atmosferico e rilasciarlo nel terreno. Consigliato il pisello nano in prima fila sui due lati maggiormente esposti al sole ma da sperimentare, alternando le piante a buona distanza, il pomodoro insieme al pisello rampicante, magari facendolo salire sugli stessi sostegni usati per il pomodoro.

Cipolle con lattuga
Facile e utile, visto l’utilizzo di questi ortaggi nell’uso quotidiano. La cipolla è stimolata dalla vicinanza della lattuga, anche se entrambe sfruttano lo stesso livello del terreno. Coltivare a file alterne distanzandole di 35/40 cm.

Sedano con porri
Coltivando questi due ortaggi se ne avvantaggia solo il sedano ma doppiamente: utile contro la septoriosi dovuta a un fungo che causa una crescita ridotta dell’ortaggio e contro la mosca del sedano (Philophylla heraclei) le cui larve si cibano delle foglie. In quest’ultimo caso alle file di porri possono essere alternate anche file di aglio e cipolla.

  • Ciao Gianni, nel mio terreno vi sono un gran numero piante di asparagi selvatici dei quali parecchi sono carichi di semi, potrei usare quelli per la consociazione.
    Poi ti volevo chiedere come si possono consociare piselli e pomodori?, i piselli vanno piantati verso novembre e finiscono il loro ciclo verso maggio-giugno; i pomodori vanno piantati al massimo ad aprile e finiscono il loro ciclo al massimo a settembre (se fa caldo). Questo almeno dalle mie parti in provincia di Brindisi, a circa 150 metri sul livello del mare, non saprei in altre zone.

  • Ciao Carolemico, hai ragione, è sempre bene specificare la zona, l’Italia è lunga e il clima è molto variabile. È verissimo quello da te specificato, ma nelle regioni centrosettentrionali, specialmente dove gli inverni sono rigidi, i piselli vengono seminati a dimora da febbraio a maggio e nelle zone dove le estati sono più fresche ci si può spingere fino a luglio inoltrato. In questi casi, e non al sud, il periodo della coltivazione del pomodoro si sovrappone a quello dei piselli e lì è possibile consociare i due ortaggi. A presto

  • Ciao, vorrei sapere se, preparando un orto sinergico con delle liliacee lungo i bordi e delle leguminose al centro (fava, fagioli, fagiolini) , è possibile mettere in maniera alternata anche pomodori, peperoni, melanzane e zucchine. Grazie.

  • salvo

    ciao a tutti gli amanti dell’orto.
    ho iniziato sottraendo al mio vigneto uno spazio per coltivare dalle lattughe ai ceci, prima di documentarmi sulla consociazione, seguendo i consigli di amici anziani, ho seminato fave, piselli, ceci e poi zucchine cavoli etc con buoni risultati; il mio orto si trova sulle pendici dell’ Etna a 650 metri slm