La Flora in Mostra, gli appuntamenti di maggio 2010

Florablog – Mappa dell’Italia
Appuntamento chilometrico con la Flora in Mostra del mese di maggio che è in assoluto il periodo dell’anno che offre la scelta maggiore per quanto riguarda le manifestazioni dedicate a piante, fiori e a tutto quello che ruota intorno al regno vegetale.
L’elenco di fiere, mostre, manifestazioni ed eventi è bello nutrito ma se avete da segnalare qualcosa che non è in lista lasciate un commento e aggiornerò sicuramente il post.
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Primo albero monumentale del Florablog Contest: il cipresso di San Francesco a Villa Verucchio (RN)

Alberi monumentali, il cipresso di San Francesco a Villa Verucchio, Rimini

Grande! Primo albero monumentale del Florablg Contest, e che albero! Grazie a Daniele che lo ha fotografato facciamo la conoscenza con una pianta che è davvero un monumento vivente, rafforzato anche dalla tradizione che lo vuole piantato nientemeno che dal santo dei santi: il cipresso di San Francesco al convento di Santa Croce a Villa Verucchio in Provincia di Rimini.
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Semenzaio 2010, produzione in ritardo sulla tabella di marcia

Ed eccoci all’ormai periodico aggiornamento con il semenzaio e i suoi ospiti, ovvero quegli ortaggi che andranno a riempire i campi di molti amici e conoscenti con più o meno le stesse dinamiche già sperimentate l’anno scorso e che mi hanno garantito un costante rifornimento di verdure. La qual cosa, alla fine dei conti, ha rappresentato un ottimo risparmio di denaro per le mie umili casse oltre a garantire, sulla mia tavola, una qualità dei prodotti di gran lunga sopra la media. È normale, al secondo anno della gestione di un semenzaio, fare dei paragoni con la passata stagione per vedere come vanno le cose; proprio dal parallelo con l’esperienza della scorsa stagione ho scoperto che a questo punto del mese di aprile le piante sono molto indietro rispetto all’anno scorso e questo nonostante la semina sia avvenuta con una settimana di anticipo.
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Cardo mariano, Liquirizia e Carciofo, 3 piante che aiutano fegato e vie biliari

Cardo mariano, Liquirizia e Carciofo, 3 piante che aiutano fegato e vie biliari
Il fegato è una ghiandola vitale del nostro corpo, in grado di metabolizzare tutto quello che viene introdotto nell’organismo. Le sue funzioni sono molte e complesse, in perfetto equilibrio con tutto il resto del corpo. Purtroppo i danni epatici causati dai medicinali e dalle loro interazioni, dalla cattiva alimentazione, dall’inquinamento ecc., sono sempre più frequenti. Per aiutarci a evitare problemi del genere ci possono venire incontro le piante medicinali che spesso offrono la possibilità di prevenire i danni o addirittura evitare in alcuni casi di assumere medicinali.
Tre, in particolare, sono le piante che aiutano a proteggere il fegato e ne aiutano la depurazione: il Cardo mariano, la Liquirizia e il Carciofo. Read More

Primo Florablog Contest: fotografa gli alberi monumentali e vinci i semi di Solanum torvum

Grazie alla generosità di Giuseppe Marino ho di nuovo una, se pur limitata, disponibilità di semi di Solanum torvum, la solanacea usata per fare il famoso albero delle melanzane. Visto che i semi non sono molti e le richieste al contrario sono svariate (e arrivano in pratica tutti i giorni), mi sono chiesto come poter fare a distribuirli a chi ne faceva richiesta come del resto già fatto nel passato; come detto però la disponibilità di semi non è molta e allora serviva qualcosa che creasse una sorta di “selezione naturale”.
Mumble-mumble, pensa che ti ripensa, alla fine mi è venuta l’idea: perché non fare un contest, ovvero un concorso? Così ho unito due argomenti molto cari a questo blog – l’albero delle melanzane e gli alberi monumentali – ed ecco il primo Florablog Contest: a chi localizza, fotografa e spedisce foto di alberi monumentali italiani verranno spediti i semi di Solanum torvum.

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Earth Day 2010, oltre un miliardo di persone per salvare il Pianeta


E sempre prendendo spunto dal vulcano islandese che sta creando tanti problemi, se siete seguaci delle teorie di James Lovelock e ritenete che il nostro pianeta sia un superorganismo vivente chiamato Gaia (nate, per intenderis, molto prima di Avatar…),  allora l’eruzione dell’Eyjafjallajökull vi sembrerà qualcosa di molto simile a un grido d’allarme, un tentativo (tra l’altro, sembra, ben riuscito) di richiamare l’attenzione su quella che è una giornata simbolo per la salvaguardia della Terra: domani è infatti il 22 aprile e come tutti gli anni si celebra l’Earth Day.

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Se l’eruzione dell’Eyjafjallajökull annuncia quella del Vulcano Katla, ci aspetta un “anno senza estate”?

Non me ne vogliano i viaggiatori nel Vecchio Continente e le compagnie aeree rimaste a terra (rifatevela con la divinità che se ne occupa!), ma l’eruzione dell’impronunciabile vulcano islandese potrebbe per certi versi avere pure degli effetti positivi richiamandoci tutti all’ordine e facendoci capire chi comanda su questo Pianeta, ovvero il Pianeta stesso. E la sua natura, che lo regola e lo abita, e al cui cospetto ogni tanto ci scopriamo per quello che siamo: ospiti insiginficanti e passeggeri. La nube fuoriuscita dal’Eyjafjallajökull (a vostro rischio e pericolo, ma su Wikipedia potete ascoltare la sua pronuncia) ha in breve tempo paralizzato i trasporti aerei di una bella fetta dell’Europa mandando in tilt i nostri traffici, i nostri ritmi e le nostre abitudini pur essendo, a conti fatti, una manifestazione di modesta entità. Nulla a che vedere per esempio con quello che potrebbe scatenare il fratello maggiore, il super vulcano Katla, decine di volte più potente di Eyjafjallajökull e capace da solo di condizionare, come altri vulcani hanno fatto nel passato, il clima planetario fino a determinare la distruzione di buona parte dei raccolti di cereali e di ortaggi, con qualcosa di simile a quello che avvenne nel 1816, periodo ricordato come “l’anno senza estate”.
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Cedro, un concentrato di flavonoidi, adesso sulle nostre tavole


Il Cedro (Citrus medica), della famiglia delle Rutacee è considerata una delle tre specie di agrumi, assieme al pomelo ed al mandarino da cui derivano tutte le varietà del genere oggi conosciute. Sembra sia originario dell’India e della Birmania, ma fu uno dei primi agrumi conosciuti in Europa ed entrato subito nella coltivazione. La pianta è un arbusto o un albero che può raggiungere anche 6 metri di altezza, i fiori possono essere in gruppi da tre a dodici e sono molto profumati, il frutto è abbastanza grande di colore giallo, ovale o quasi rotondo, talvolta con protuberanze al peduncolo, mentre la buccia è molto ruvida e spessa e costituisce fino al 70% del frutto, per cui rimane solo un 30% di polpa, oltretutto ricca di semi, che è mangiabile. Il sapore è simile al limone ma più dolce. Questo è il periodo che si trova sui banconi degli ortolani, ma non va mangiato soltanto per il suo gusto fresco e delicato, ma anche per il suo concentrato di virtù terapeutiche, che vanno dall‘azione antiossidante di contrasto ai radicali liberi, all’azione antitumorale nel tratto del colon, all’azione preventiva dell’obesità e di alcune patologie cardiovascolari. Read More