Genziana maggiore, l’amaro che favorisce la digestione

Genziana maggiore, un amaro vegetale che favorisce la digestione
Il genere Gentiana fa parte della famiglia delle Gentianaceae e comprende circa 400 specie di cui la genziana maggiore (Gentiana lutea L.) è sicuramente una delle più famose. È una pianta erbacea perenne, fornita di una grossa radice cilindrica, lunga e ramificata, dal colore giallastro all’interno e con dei risvolti bruni all’esterno. Il fusto è eretto e può arrivare ad un’altezza compresa tra i 50 e i 150 cm., la sua struttura è allungata, semplice ed essenziale, mentre le foglie sono opposte, ellitiche e lunghe fino a trenta centimetri. I fiori sono gialli riuniti in verticilli. Cresce di solito, dall’alta collina fino ai 2500 metri di altezza, nei prati e nei pascoli degli Appennini e delle Alpi, in terreni umidi, al sole o anche al mezzo sole. La genziana, è dotata di una particolare bellezza, ha colori vivi e splendenti, e fa parte delle specie protette. Le proprietà medicamentose della genziana maggiore erano conosciute dagli antichi Egizi e dagli antichi Romani, che la usavano per stimolare l’appetito, favorire la digestione, come antisettico per le piccole ferite e per le escoriazioni, per i vermi intestinali, per problemi epatici e per i disturbi mestruali. Le parti utilizzate in fitoterapia sono le radici che sono presenti anche in Farmacopea Ufficiale. I costituenti principali sono i glucosidi amari (genziopicrina, amarogentina e gentiacaulina) e una sostanza colorante gialla (gentisina), oltre ad alcaloidi, mucillagini e olio essenziale. Read More

Alberi monumentali, “la Palme”, l’abete bianco di Paularo (UD)


Secondo albero fotografato da Luciano da Udine  per il fotocesimento degli alberi monumentali messo in piedi da questo blog che così si arricchisce di un esemplare davvero superbo e particolare, l’abete bianco nel comune di Paularo in provincia di Udine, soprannominato dagli abitanti del luogo “la Palme.”
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Le reti Wi-Fi sono nocive per le piante?

Le reti Wi-Fi sono nocive per le piante?
L’altro giorno è uscita sul Web una notizia che rilancia l’ennesimo allarme sulle radiazioni emesse dalle antenne delle reti wireless che una ricerca sì e una no ritiene nocive per la salute dell’uomo, e non solo. Questa volta infatti un nuovo studio sposta l’obiettivo su altri organismi viventi e individua nelle piante le possibili vittime delle onde elettromagnetiche.
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Liriope muscari, un po’ di colore nel triste grigiore dell’autunno

Liriope muscari, note di colore nel grigio autunnale
Pioggia, freddo, nebbia; nubi, gelo, grigiore diffuso; stragrande maggioranza delle piante spoglie, quasi zero fioriture: non si può certo dire che la stagione in corso ce la metta tutta per farsi amare, almeno dal punto di vista degli hobbisti del giardinaggio; niente a che vedere, ovvio, con il periodo primaveril-estivo, durante il quale l’esplosione di forme e colori di cui si rendono protagoniste le piante regala più di una soddisfazione a chi ama coltivarle. Ok, è vero, la Natura offre il suo meraviglioso spettacolo anche durante questo periodo, grazie soprattutto alla tavolozza dei colori che comprende tutte-ma-proprio-tutte le tonalità che vanno dal giallo, al marrone, al rosso, ma il fatto è che, proprio dopo questa meraviglia multicolore (celebrata in tutto il mondo come dimostra l’Indian summer), la maggior parte delle piante rimane senza foglie e rinuncia quasi del tutto a produrre fiori e la cosa, unita al meteo tipico della stagione, tende a intristire fin oltre la malinconia.
Per fortuna il Regno vegetale, nel sondare ogni possibile variante evolutiva della vita vegetale, ha visto lo svilupparsi di piante che fioriscono anche in questo periodo, nonostante i rigori dell’autunno e dell’inverno. Certo, le piante che si comportano così non sono molte e neanche accostabili in numero a quelle che fioriscono in primavera-estate, ma un po’ di scelta non manca, partendo per esempio dalle più diffuse e comuni viole e ciclamini, fino a quelle un po’ meno conusciute come la Liriope muscari, specie se quest’ultima, oltre a regalare una fiortura autunnale, risulta essere molto facile da coltivare.
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Cosa coltivare nell’orto, r come rucola

Cosa coltivare nell’orto, r come rucola
Non è certo semplice, nel bel mezzo della Stagione delle piogge e con metà Italia allagata (e l’altrà metà tutt’altro che asciutta), entrare nel proprio orto senza trovarsi immersi nel fango fino alla cintola. I lavori del mese, che subiscono un fisiologico calo a causa dell’arrivo della stagione fredda, sono resi ancora più improbabili dalle incessanti precipitazioni che hanno investito, investono e investiranno la Penisola in questo periodo e che rendono il terreno praticamente incoltivabile. Ma se abitate in una zona colpita marginalmente dal maltempo (esiste?) oppure (e sopratutto), se vi siete attrezzati con una serra o con un tunnel per la coltivazione sotto protezione, allora per voi la stagione non è certo finita e vi potete permettere di seminare anche a fine novembre o addirittura agli inizi di dicembre. Fanno per voi allora la cicoria da taglio (e da raccolta) e il ravanello che abbiamo già trattato in altri post, oppure la rucola, un ortaggio che resiste abbastanza bene al freddo e che risulta essere in assoluto uno dei più facili da coltivare.
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Cascara sagrada, lassativo da usare con attenzione

Cascara sagrada, lassativo da usare con attenzione
La cascara sagrada (Rhamnus purshianus) della famiglia delle Ramnaceae è una pianta originaria del Nord America, più precisamente della California, ma che nasce spontaneamente anche in Messico, Colombia e Kenya. Pianta sacra per gli indiani d’America, fu scoperta nel XVI secolo dagli esploratori spagnoli, che ne apprezzarono le proprietà lassative. Di solito cresce come arbusto o come piccolo albero ma che può raggiungere anche i 18 m. di altezza; ha il tronco coperto da una corteccia rugosa, con rami grigi e ricoperti di peli corti, le foglie sono allungate e ovali con margini finemente dentati, che diventeranno verde scuro più avanti nel tempo. I fiori sono piccoli, 4-5 mm di diametro, con cinque petali di colore giallo verdastro e la stagione della fioritura è breve; Il frutto è una bacca di 6-10 mm di diametro, rosso brillante prima e viola scuro o nero poi e contiene tre semi ovali, neri e lucenti.
La parte utilizzata in fitoterapia è la corteccia che va lasciata stagionare almeno un anno prima di usarla affinché si possano ridurre alcune sue proprietà negative (allo stato fresco contiene elevate quantità di antrachinoni, che possono provocare vomito e crampi intestinali perché particolarmente irritanti). I costituenti principali sono i derivati idrossiantracenici e i loro glucosidi (antrachinoni). La pianta è presente in Farmacopea Ufficiale e in numerose specialità medicinali. Read More

Alberi monumentali, la farnia di Guarda di Sotto a Fiume Veneto (PN)

Alberi monumentali, la farnia di Guarda di Sotto, Fiume Veneto (PN)
Visto che oggi inizia la Festa dell’albero l’occasione è ottima per parlare di un nuovo albero monumentale, specialmente se quest’ultimo rappresenta una piccola ma importante ventata di ottimismo (e si sa quanto sia importante in questo periodo un po’ di ottimismo…), non tanto per la bellezza della pianta in sé (e la farnia di Guarda di Sotto a Fiume Veneto, in privincia di Pordenone, bella lo è davvero), ma piuttosto per il fatto che è stata fotografata e segnalata da un dodicenne.
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Festa dell’albero 2010, per rendere il nostro Paese più verde, più bello e più sicuro

Festa dell'albero 2010, per rendere il nostro Paese più verde, più bello e più sicuro
Può un blog che promuove il fotocensimento degli alberi monumentali (e che si sottotitola “dedicato al Regno vegetale”) non parlare di una festa che celebra gli alberi? Ovviamente no: da domani 19 novembre e nelle giornate del 20 e del 21 in tutta Italia si terrà l’edizione 2010 della Festa dell’albero.
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Frutta e verdura di stagione, come conservare i cachi

Frutta e verdura di stagione, conservazione e confettura di cachi

Se siete consumatori consapevoli e alla ricerca dei prodotti di stagione potete andare sul sicuro: i cachi sono autentici frutti del periodo. Proprio in questa fase dell’anno infatti il Diospyros kaki mostra sui suoi rami spogli (e vagamente spettrali) questi bei frutti sferici caratterizzati da un appariscente color arancione che risalta tra le tonalità un po’ smorte tipiche della tavolozza autunnale. Per chi dispone di questo generoso albero è tempo di raccolta e, di conseguenza, di conservazione dei frutti per i mesi successivi.
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