Calura, tremenda calura. Forse un po’ in ritardo sulla tabella di marcia (almeno quella degli ultimi anni) ma alla fine il caldo torrido e insopportabile che abbiamo imparato a conoscere in tempi recenti è purtroppo arrivato. E non è fastidioso e pericoloso solo per noi ma può diventarlo anche per le nostre piante che in questo periodo necessitano di una maggiore quantità di acqua per far fronte all’innalzamento delle temperature. Per non incidere significativamente sulle riserve idriche della propria comunità (dove l’acqua scarseggia è impensabile sfruttarne grandi quantità per annaffiare le proprie piante, senza contare il fatto che in molti comuni le ordinanze dei sindaci vietano di sprecarla, pena multe salatissime) è possibile seguire alcune regole in grado di ottimizzare al massimo il consumo di questa preziosissima risorsa. Vediamo quali.
Compost, come usarlo in vaso, in giardino e nell’orto
Dopo aver visto come trattare il prezioso compost quando esce dalla compostiera, vediamo come impiegarlo al meglio nei vari contesti di coltivazione, sia che si tratti di piante da vaso, da giardino o da orto.
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Jarst, il vaso-compostiera made in Italy
Ancora un concept che sposa la necessità di riciclare i rifiuti organici con il piacere di coltivare le nostre piante. Per trovare chi lo ha pensato però, invece di andare all’altro capo del mondo come per Urb Garden, questa volta rimaniamo a casa nostra perché Jarst, questo il nome del vaso-compostiera, è un’idea tutta italiana.
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Video: piantare bulbi di aglio in vaso
Nei prossimi mesi vorrei sperimentare quanto più o meno efficace possa essere la coltivazione di ortaggi in un balcone o in un terrazzo. Sgombro subito il campo da qualsiasi illusione: non penso proprio che in uno spazio del genere si possa raggiungere la minima autosufficienza di prodotti orticoli, un po’ perché non tutti gli ortaggi si prestano a questo tipo di coltivazione e soprattutto perché, banale quanto si vuole, coltivare in vaso risulta più problematico che farlo in piena terra. Sono altresì convito però che, con le dovute accortezze, qualche soddisfazione in tal senso la ci si possa togliere, a partire da questo primo passo che rappresenta, anche a livello di difficoltà, l’esempio più semplice per quanto riguarda la coltivazione di ortaggi in balcone: piantare i bulbi di aglio in vaso.
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Arriva il Generale Inverno, proteggiamo le nostre piante
Pioggia, neve, freddo. Più o meno tutto il paese è alle prese con questa infinita serie di perturbazioni che sembra non mollarci più. Molti, specie al nord, hanno in questi giorni altro a cui pensare e non possono certo prestare attenzione alle proprie piante ma prima possibile merita ripararle e/o proteggerle per sperare di fargli superare l’inverno indenni. Allora vediamo qualche semplice ma utile consiglio per consentire alle nostre piante di sopravvivere al grande freddo che prepotentemente è ormai arrivato nelle nostre regioni.
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Video: composizione di bulbose in vaso
L’altro giorno avevo un po’ di tempo libero e mi sono decisa a piantare qualche bulbo nei vasi e visto che c’ero ho ripreso il tutto tanto per dimostrare che l’operazione è veramente semplice e adatta anche a chi ha poca predisposizione per il pollice verde. In più, con poco sforzo, si ottengono quasi sicuramente ottimi risultati, ritrovandosi a primavera con degli splendidi vasi fioriti con fiori di specie e colori diversi, che donano al nostro balcone le prime note della nuova stagione.
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Video: piantare un pomodoro in vaso
Il pomodoro si sa, è il re incontrastato della nostra dieta estiva. Ci torneremo presto sopra per approfondire la conoscenza di questa pianta indispensabile in ogni casa ma intanto vediamo, tramite un video, come piantarla in un vaso per poterla coltivare, per coloro che non hanno un giardino, anche nel balcone di casa.
Dopo il “salto” troverete il video (un sentito grazie a Diego per la fondamentale collaborazione)
Toh, voglio comprare un bonsai!
Quante volte vi sarà capitato di soffermarvi a vedere i banchetti delle asociazioni NO PROFIT che espongono vari bonsai (vabbè, chiamiamoli così) e vi aggredisce una voglia matta di comprarne uno? Ecco, forse non è il modo migliore per procurarsi un bonsai, ma è sempre un buon inizio e una buona prova di “pollice verde”; anche perchè spesso ci si trova subito a dover combattere per la sopravvivenza dell’alberello, stressato dal lungo viaggio dai vivai cinesi e dalla terra pessima in cui vive (un mattone di argilla, praticamente…). Read More
Parliamo di bonsai??
Andiamo per ordine…la parola “bonsai” proviene dalla fusione di due vocaboli giapponesi: “bon” che significa vaso e “sai” che vuol dire coltivare. Da qui l’interpretazione corretta che identifica la parola bonsai come albero coltivato in vaso. Tante volte si pensa che un bonsai sia una pianta di una specie botanica particolare, nella cui genetica sia scritto che essa viva in un vaso…ma non è così: UN BONSAI È UN ALBERO, niente di più… e, come i normali alberi che si osservano in natura, ha bisogno esattamente delle stesse cure. Per coltivare con successo i bonsai bisogna fissare in testa bene questa cosa, effettuando tutti i nostri interventi nel rispetto del ciclo della pianta. Spesso, infatti, i bonsai muoiono per troppa premura, che ci porta ad essere ossessivi nei suoi confronti e, magari, annaffiarlo troppo… ricordatevi che un bonsai sopporta meglio una carenza di cura che un eccesso. Bene… intanto cominciate a fissarvi in testa queste nozioni, elaborate una mentalità ZEN, considerando che un bonsai è come un bambino (vedremo poi che anche in questo caso vi sono gli stadi di crescita come negli umani!!), e, come tale, non possiamo farlo crescere come, dove e quando vogliamo, ma saremo noi che dovremo essere pazienti e assecondare le “scelte” e le “ripicche” di crescita del nostro piccolo figlio. Buon bonsai!