La Fumaria officinale, depuratrice dell’organismo

La Fumaria officinale, depuratrice dell'organismo
Il genere Fumaria, della famiglia delle Fumariacee, comprende circa 50 specie; quella che consideriamo oggi è la Fumaria officinalis.
Pianta erbacea annuale di tipo rampicante, dal fusto verde, snello e frondoso lungo circa 70 cm. Le foglie, completamente glabre, sono di colore grigio – verde, i fiori piccoli e di colore rosa-porporino formano delle spighe, mentre il frutto è un achenio di forma sferica, leggermente compressa nella parte superiore. Cresce su tutto il territorio infestando di tutto, dalle colture, agli orti, alle vigne etc.
La pianta è conosciuta per le sue proprietà da tempi antichissimi, ma durante il medioevo fu dimenticata, per poi essere riscoperta solo in tempi recenti da fitoterapisti francesi.
Le parti usate in erboristeria sono quelle aeree.
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Equiseto, un aiuto contro l’osteoporosi

Equiseto, un aiuto contro l'osteoporosi
L’Equisetum è il solo genere appartenente alla famiglia delle Equisetaceae e consta, a seconda delle varie interpretazioni, dalle 20 alle 30 specie. Nel post odierno parliamo della specie più diffusa in Europa, l’equiseto dei campi (Equisetum arvense). Noto con il nome di coda cavallina, è una pianta che si trova oltre che in Europa, anche in Asia, in  Medio Oriente e in Nord America, inoltre preferisce i luoghi umidi con terreno argilloso e ricco di silicio, per questo si può trovare in prossimità dei fossati e dei torrenti, anche in alte quote. L’aspetto della pianta è caratteristico così come il suo apparato riproduttivo che avviene per mezzo di spore, un po’ come i funghi. Gli agricoltori la odiano perché è infestante e difficile da estirpare, anche se può essere usata come fungicida naturale in difesa delle piante, ma nella medicina popolare è assai apprezzata per le sue proprietà benefiche.
Le parti utilizzate in fitoterapia sono i fusti sterili. La pianta contiene in particolare flavonoidi, tannini, saponine, silice solubile e insolubile ed altri minerali (potassio, calcio, magnesio, zinco ecc.), vitamine e tracce di alcaloidi. Read More

Il cachi, ottima riserva di elementi nel frutto più buono dell’autunno

Il cachi, tante qualità nel frutto autunnale
Il cachi (Diospyros kaki) della famiglia delle Ebenaceae, è un tipico frutto autunnale, che molti in questo mese di dicembre avranno già gustato, che si caratterizza per il colore arancio brillante, la buccia liscia e lucida e la polpa molto dolce, simile ad una vellutata. L’albero è a foglia caduca e può raggiungere e oltrepassare i 15 metri anche se viene mantenuto più basso attraverso le potature. Originario dell’estremo Oriente dove venne chiamato “Mela d’Oriente”, si diffuse anche in Giappone ricoprendo un ruolo importante nell’alimentazione del popolo nipponico. Nel nostro paese iniziò a diffondersi nella seconda metà del secolo XIX grazie alle importazioni in Europa dal Giappone. Devo ricordare che secondo il vocabolario di lingua italiana singolare e plurale sono la stessa cosa e quindi si deve dire cachi, per uno come per tanti frutti. Moltissimo tempo fa, in un fumetto del mitico Ken Parker, il protagonista parlando con un suo anziano amico che si rattrista per la sua età avanzata, gli dice con tenerezza che tutte le stagioni hanno i suoi frutti, e che quelli autunnali non sono molti ma sono i più saporiti. Devo dire che quando il cucchiaio da tè affonda nella polpa cremosa del cachi ben maturo, spesso mi tornano a mente quelle parole: non solo è saporito, ma anche pastoso e dolcissimo, in pratica uno dei frutti più buoni di TUTTE le stagioni. Io ne sono letteralmente ghiotto ed è per questo che oggi ne parlo, nonostante che in fitoterapia il cachi non presenti grandi proprietà, ma rappresenta comunque un’interessante riserva di elementi molto utili al nostro organismo Read More

Meliloto, diuretico naturale contro l’insufficienza venosa

Meliloto, diuretico naturale contro l'insufficienza venosa
Il meliloto (Melilotus officinalis) della famiglia delle Leguminosae è una pianta erbacea alta circa dai 60 ai 180 cm, con uno o più fusti eretti, semplici o più spesso ramificati di colore verde chiaro. Le foglie sono divise in tre foglioline con margine irregolarmente dentato. I fiori sono gialli (con profumo dolcemente gradevole che ricorda il fieno), a grappolo allungato, mentre i frutti sono piccoli legumi di circa 2/3 mm. glabri, quasi arrotondati all’estremità, di color verde-giallo paglierino o bruno (quando sono maturi). La pianta è molto diffusa in Europa, Asia e nelle zone temperate e cresce spontanea ai margini delle strade, dei campi, dei boschi e nei terreni calcarei. La pianta officinale di meliloto è utilizzata per le sue proprietà in erboristeria ed omeopatia. Le parti usate sono i fiori. i costituenti principali cono le cumarine, ma sotto forma di glucosidi troviamo anche flavonoidi, tannini e saponine triterpeniche. Read More

Ononide, antinfiammatoria, diuretica e depurativa

Ononide, antinfiammatoria, diuretica e depurativa
L’Ononide spinosa (Ononis spinosa L.) della famiglia delle Fabaceae, ma nelle classificazioni più vecchie viene detta anche Leguminosae, è un arbusto spinoso spontaneo di modeste dimensioni e può raggiungere l’altezza di 60- 70 cm. Cresce nei luoghi assolati, nei terreni aridi e sassosi, nei prati e nei campi abbandonati, dalla pianura fino alla bassa montagna. Il fusto, legnoso alla base, è molto resistente e le radici, abbastanza profonde, servono alla pianta per superare lunghi periodi di siccità. I delicati fiori rosa assomigliano a quelli dei piselli, le foglie inferiori sono formate da trifogliate, mentre quelle superiori sono indivise. Il termine prende il nome da “onos”, che significa asino, animale che sembra vada ghiotto di questa pianta nonostante la presenza delle spine che possono recargli qualche difficoltà. Le parti usate in fitoterapia sono le radici che vengono raccolte nel periodo settembre- novembre. I costituenti principali sono i glucosidi isoflavonici (spinonina, ononina e biocanina), un olio essenziale, alcuni triterpeni e sitosteroli. Read More

Sambuco, antireumatico, diuretico e antinfluenzale

Sambuco, antireumatico, diuretico e antinfluenzale
Il sambuco (Sambucus nigra) della famiglia delle Caprifogliacee è una pianta alta 3- 4 metri che cresce in tutta Europa. In Italia si trova in pianura, nella zona montana, tra le siepi, lungo i corsi d’acqua e le strade. Le foglie sono caduche di colore verde pallido, i fiori sono molto piccoli, profumatissimi, di colore bianco crema, mentre i frutti sono delle piccole bacche nere. Pianta conosciuta fin dall’antichità, tanto che Ippocrate le attribuiva proprietà diuretiche e lassative. Le parti utilizzate in medicina popolare e in fitoterapia sono soprattutto i fiori. Si possono usare anche i frutti, ma la pianta in generale, e i suoi semi in particolare, sono tossici per la presenza di cianuro. I costituenti principali sono flavonoidi, triterpeni, mucillagini, derivati dell’acido caffeico, glicosidi, vitamine A B C  e tannini. Read More

Betulla, un buon diuretico naturale


La betulla (Betula alba L.) della famiglia delle Betulaceae è un albero che proviene dall’Europa e dalla Turchia, che può raggiungere circa i 25 metri di altezza, ma che ha generalmente vita breve, quindi ha una crescita abbastanza rapida e per arrivare alla sua altezza massima impiega solo circa vent’anni. I rami sono sottili, le foglie, piccole e verde chiaro, diventano gialle in autunno, la corteccia, liscia e sottile, con il passare degli anni diventa bianca con caratteristiche striature nere nei punti in cui inizia a desquamarsi. I fiori sono marroni-giallastri, i semi sono gialli, con attorno una membrana marrone per farli allontanare dal vento anche di molti metri. Cresce bene in qualsiasi posto, dato che non ha particolari esigenze, ma preferisce comunque i terreni ben drenati, leggeri e sabbiosi. Prima della plastica era molto coltivata in tutta l’Italia del Nord, chi ha visto il film “L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi ne conosce bene la situazione. In fitoterapia è una pianta quasi fondamentale, non c’è tisana depurativa o diuretica che non abbia una parte di betulla, ma la principale proprietà è quella drenante e diuretica. Read More

Olivo, antivirale, diuretico e ipotensivo

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Olivo (Olea europaea L.) della famiglia delle Oleaceae, è un albero sempreverde che cresce spontaneo in Italia e che viene coltivato soprattutto nel centro sud della penisola; è assai diffuso in tutto il Mediterraneo ed è oggi noto e utilizzato soprattutto per l’olio di oliva ottenuto dalla spremitura dei suoi frutti maturi. L’olivo è una pianta che cresce molto lentamente e occorrono decenni prima che esso raggiunga grandi dimensioni con altezze anche di 10 metri. In tempi antichi l’olivo era utilizzato soprattutto a scopo alimentare e normalmente usato per frizioni e massaggi nelle terme. Il suo impiego in fitoterapia è invece assai più recente. Le parti utilizzate sono le foglie, la corteccia e, per l’olio, i frutti. Read More

Cetriolo, disintossicante, diuretico e dimagrante

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Il cetriolo (Cucumis sativus L.) è una pianta della famiglia delle Cucurbitacee, come il cocomero e il melone, originaria dell’India, che si è diffusa poi come pianta da orto in tutto il mondo. È risaputo che la coltivazione del cetriolo era già conosciuto tremila anni fa, tanto che gli antichi egizi lo annoveravano tra le loro piante da orto. Il cetriolo è una pianta annuale a fusto generalmente strisciante, che produce frutti lunghi dai 20 ai 30 cm, cilindrici più o meno allungati, di colore verde chiaro o scuro, liscio o dotato di piccole protuberanze. Il cetriolo, dato il suo basso contenuto calorico (contiene il 95% di acqua), viene utilizzato nelle diete dimagranti, e quindi consumato principalmente fresco in insalata. Molti sono i principi attivi della pianta, soprattutto amminoacidi, vitamine ( A, C, E, K, B1, niacina, acido folico), sostanze proteiche, potassio, ferro, calcio, iodio e manganese ma soprattutto  una sostanza importantissima chiamata Acido tartarico. Read More

Asparago, diuretico e depurativo naturale

Asparago, diuretico e depurativo naturale
L’asparago (Asparagus officinalis) che appartiene alla famiglia delle Liliacee, è un ortaggio conosciuto ed apprezzato sin dai tempi degli antichi egizi, per arrivare fino ai romani, dove troviamo una delle sue prime citazioni, attribuita a  Plinio il Vecchio nel suo libro “Naturalis Historia”. La parte fondamentale della pianta, in fitoterapia, sono le radici che si raccolgono quando è ben riposata, quindi in autunno o in primavera. Troppo noto per essere descritto, questo ortaggio ci offre la deliziosa verdura primaverile che sta per arrivare e le qualità salutari delle radici che sono sopratutto diuretiche e depurative. A parte le basse calorie nutritive (29 kcal) e quindi adatto nelle diete, l’asparago contiene asparagina, rutina, un flavonoide ottimo protettore dei capillari, ferro, vitamine del gruppo B e fibra. Read More