Canfora, fluidificante bronchiale

La canfora si estrae principalmente dal Cinnamomum camphora
La canfora è una resina che si trova in diversi vegetali ma viene principalmente estratta dalla corteccia e dai rami del Cinnamomum camphora (Lauraceae), un albero sempreverde alto fino a 40/50 metri, tipico della Cina meridionale e del Giappone. Le sue foglie sono persistenti, con lamina ovale-allungata, glabre, lucide nella parte superiore e opache in quella inferiore. I fiori sono piccoli di colore giallo-verdognolo, mentre i frutti sono delle drupe ovoidali di colore nero-violaceo.
La canfora si presenta come una sostanza bianca, volatile e cristallina, dall’odore penetrante, mentre il sapore è aromatico e pungente e lascia una sensazione di freddo e amaro. Viene  impiegata spesso nella composizione delle pomate per i trattamenti locali di nevralgie. Importante è anche l’olio essenziale che si ricava dal legno della corteccia e dai rami dell’albero. Read More

Melaleuca, l’albero del tè contro le infezioni e le micosi

Melaleuca, l'albero del tè contro le infezioni e le micosi
La Melaleuca (Melaleuca alternifolia L.) appartiene alla famiglia delle Myrtaceae ed è un albero sempreverde che cresce spontaneo in Australia, ma che oggi viene coltivato per scopi industriali in molte zone umide e paludose di altre aree del mondo. Può raggiungere l’altezza di 6 metri e sviluppare una chioma della larghezza di 4, ha foglie strette e fiori bianchi che fioriscono dalla primavera fino all’inizio dell’estate. Conosciuto soprattutto con il nome “Tea Tree” (albero del the), dato dallo scopritore dell’Australia, James Cook, che imparò a preparare un Tè con le foglie dell’albero, imitando gli aborigeni locali. Le foglie del Tea Tree erano state usate per migliaia di anni dall’antico popolo dell’Australia per curare tagli, ferite e altre malattie. Le sue proprietà sono arrivate presto anche in Europa, tanto che la comunità scientifica ha documentato gli effetti della pianta, in particolare la sua azione battericida e germicida. Le parti utilizzate in fitoterapia sono le foglie mature da cui si distilla l’olio essenziale. Read More

Ancora sulla Calendula, utile anche contro le punture di zanzara

Calendula officinalis L.

Voglio riparlare della calendula (Calendula officinalis L.) della famiglia delle Asteraceae (Compositae) perché nel post precedente non avevo completato il discorso sul suo uso fitoterapeutico. Fino dai tempi antichi le sono state riconosciute diverse proprietà medicinali, come cura per il fegato, contro i dolori mestruali e come antisettico e cicatrizzante. Le parti utilizzate in fitoterapia sono le foglie e i fiori. I costituenti principali sono triterpeni pentaciclici, flavonoidi, polisaccaridi, carotenoidi (betacarotene, licopene, calendulina, luteina e xantofille), fitosteroli, mucillagini e un olio essenziale ricco in terpeni. Read More

Betulla, un buon diuretico naturale


La betulla (Betula alba L.) della famiglia delle Betulaceae è un albero che proviene dall’Europa e dalla Turchia, che può raggiungere circa i 25 metri di altezza, ma che ha generalmente vita breve, quindi ha una crescita abbastanza rapida e per arrivare alla sua altezza massima impiega solo circa vent’anni. I rami sono sottili, le foglie, piccole e verde chiaro, diventano gialle in autunno, la corteccia, liscia e sottile, con il passare degli anni diventa bianca con caratteristiche striature nere nei punti in cui inizia a desquamarsi. I fiori sono marroni-giallastri, i semi sono gialli, con attorno una membrana marrone per farli allontanare dal vento anche di molti metri. Cresce bene in qualsiasi posto, dato che non ha particolari esigenze, ma preferisce comunque i terreni ben drenati, leggeri e sabbiosi. Prima della plastica era molto coltivata in tutta l’Italia del Nord, chi ha visto il film “L’albero degli zoccoli” di Ermanno Olmi ne conosce bene la situazione. In fitoterapia è una pianta quasi fondamentale, non c’è tisana depurativa o diuretica che non abbia una parte di betulla, ma la principale proprietà è quella drenante e diuretica. Read More

Infuso di farfara, contro gli ultimi attacchi della tosse invernale


La farfara (Tussilago farfara L.), della famiglia delle Asteraceae, originaria dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa settentrionale è una pianta erbacea perenne che cresce dappertutto, ma preferisce i luoghi umidi e i terreni argillosi. All’inizio la farfara fu classificata come pianta priva di foglie, dato che i fiori sbocciano direttamente dal terreno e muoiono giorni o addirittura settimane prima che si vedano le foglie. Provvista di un grosso rizoma, gli steli sono pelosi ed eretti mentre i fiori sono di colore giallo e compaiono da febbraio ad aprile, proprio in questo periodo, ed è quindi considerata una pianta primaverile. Questo è il momento della raccolta dei fiori (le foglie si raccolgono ad inizio estate), e questo sarebbe il momento di usarla, soprattutto per chi soffre degli ultimi attacchi di tosse e di catarri invernali; gli infusi di farfara sono infatti utilizzati come rimedio mucolitico e sedativo della tosse e come espettoranti. Si narra che ai tempi di Plinio la farfara era considerata già allora, uno dei migliori rimedi contro la tosse.
Le parti utilizzate nella raccolta sono le foglie e i fiori. Read More

L’ortica, “burbera e benefica”

Le qualità medicinali dell\'orticaL’ortica (Urtica dioica) appartiene alla famiglia delle Urticacee, e sulla sua “burbera” capacità urticante non si discute, così come ormai non si discute più sul suo “benefico” impiego medicinale. In un post precedente, Gianni ci ha argomentato come l’ortica sia un rimedio naturale contro gli afidi, io ne parlerò, nel mio piccolo, sul suo impiego come prodotto fitoterapeutico. Read More