Il cachi, ottima riserva di elementi nel frutto più buono dell’autunno

Il cachi, tante qualità nel frutto autunnale
Il cachi (Diospyros kaki) della famiglia delle Ebenaceae, è un tipico frutto autunnale, che molti in questo mese di dicembre avranno già gustato, che si caratterizza per il colore arancio brillante, la buccia liscia e lucida e la polpa molto dolce, simile ad una vellutata. L’albero è a foglia caduca e può raggiungere e oltrepassare i 15 metri anche se viene mantenuto più basso attraverso le potature. Originario dell’estremo Oriente dove venne chiamato “Mela d’Oriente”, si diffuse anche in Giappone ricoprendo un ruolo importante nell’alimentazione del popolo nipponico. Nel nostro paese iniziò a diffondersi nella seconda metà del secolo XIX grazie alle importazioni in Europa dal Giappone. Devo ricordare che secondo il vocabolario di lingua italiana singolare e plurale sono la stessa cosa e quindi si deve dire cachi, per uno come per tanti frutti. Moltissimo tempo fa, in un fumetto del mitico Ken Parker, il protagonista parlando con un suo anziano amico che si rattrista per la sua età avanzata, gli dice con tenerezza che tutte le stagioni hanno i suoi frutti, e che quelli autunnali non sono molti ma sono i più saporiti. Devo dire che quando il cucchiaio da tè affonda nella polpa cremosa del cachi ben maturo, spesso mi tornano a mente quelle parole: non solo è saporito, ma anche pastoso e dolcissimo, in pratica uno dei frutti più buoni di TUTTE le stagioni. Io ne sono letteralmente ghiotto ed è per questo che oggi ne parlo, nonostante che in fitoterapia il cachi non presenti grandi proprietà, ma rappresenta comunque un’interessante riserva di elementi molto utili al nostro organismo Read More

Zucca, una migliore abbronzatura con poche calorie

Zucca, con poche calorie una migliore abbronzatura
La zucca è un ortaggio appartenente alla famiglia delle Cucurbitacee, che annovera molte varietà, ma quella di cui parliamo oggi è la classica zucca dolce detta Cucurbita maxima. Di grandi dimensioni presenta una polpa di colore giallo-arancio, farinosa e dolciastra. La zucca ha origini che risalgono addirittura al 7.000- 6.000 A.C.. Scoperta in America centro-meridionale, fu così importata, insieme alla patata e al pomodoro, nel resto del mondo. Il termine zucca deriva da “cocutia” (testa), poi trasformato in “cocuzza” e, infine, zucca. In fitoterapia sono spesso usati i semi, ma anche la polpa è ricca di qualità e benefici. Per prima cosa la polpa di zucca è ipocalorica (solo 15 calorie ogni 100 grammi!) grazie ad un’alta concentrazione di acqua (94%) e una bassissima percentuale di zuccheri semplici. Read More

Arachide, dalle noccioline americane un aiuto per il cuore


Lo sapevate che l‘Arachide (Arachis hypogaea L.) o nocciolina americana fa parte, come i fagioli, i ceci, i piselli, la soia e le lenticchie, della famiglia delle Fabaceae o Leguminosae? Ebbene si, è un legume, e come tutti i legumi, insieme ai cereali, è fondamentale per la nostra nutrizione e per la nostra salute. Originaria del Brasile, dal Sud America si è diffusa nel Nord America e poi negli altri continenti. In Italia è coltivata dal 1870, ma senza mai assumere grandi proporzioni. I fiori, quando sono stati fecondati, sviluppano i frutti che avanzano nel terreno, dove crescono e maturano. Questi ultimi sono di colore giallognolo con all’interno generalmente due o tre semi (la parte commestibile) di forma ovale irregolare, ricoperti da una sottile pellicola di colore più o meno rossastro (FONDAMENTALE mangiarla perché ricca di OCP). Dal punto di vista nutrizionale si notano alcune interessanti caratteristiche: ha un ottimo contenuto di  proteine vegetali e una discreta quantità di aminoacidi (l‘arginina è quello più abbondante), è ricca di minerali come zinco, magnesio, potassio, fosforo, manganese e rame, ha un grosso contenuto di fibre (25 g/100 g di alimento) e anche il contenuto della vitamina E è particolarmente elevato.
Pur essendo prive di colesterolo le arachidi sono molto ricche di grassi ed in particolare del monoinsaturo acido oleico (omega 9), lo stesso presente nell’olio di oliva, ma anche del polinsaturo acido linoleico (omega3). Read More

Ananas, contro infiammazioni, edemi e cellulite

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L’ananas (Ananas comosus), appartenente alla famiglia delle Bromeliaceae,  è una pianta originaria dell’America del sud, conosciuta dalle popolazioni Maya, Atzechi e Incas, ed è stata portata alla conoscenza degli europei e del resto del mondo da Cristoforo Colombo. Attualmente la specie è coltivata in Africa, nelle due Americhe, in Asia e in Australia.
L’ ananas contiene circa il 90% di acqua, mentre il rimanente 10% è costituito da proteine altamente digeribili, vitamine, minerali, oligoelementi (iodio, magnesio, manganese, potassio e calcio), fibre, acidi organici e enzimi proteolitici (bromelina). Il tutto per un apporto calorico ridottissimo, circa 40 calorie per 100g. Le parti utilizzate in fitoterapia sono i frutti e il gambo. Read More

Il fieno greco, un ottimo ricostituente

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Il Fieno greco (Trigonella foenumgraecum L.) è una pianta erbacea annuale, originaria dell’Asia occidentale; introdotta in Europa nel IX secolo, cresce spontanea in ambienti costieri e submontani. I fiori del fieno greco possiedono una caratteristica forma a triangolo, dalla quale deriva il nome del genere, mentre quello della specie deriva dall’utilizzo della pianta nell’alimentazione del bestiame. Conosciuta fin dall’antichità per le proprietà stimolanti e “ricostituenti” dovute alla presenza di proteine ad alto valore biologico (contenenti tutti gli aminoacidi essenziali, compresa la lisina poco disponibile in natura), è ancora oggi usata e apprezzata per queste stesse caratteristiche. Ma il Fieno greco. le cui parti utilizzate sono i semi, ha altri preziosi elementi quali flavonoidi, saponine steroidee (tra le quali la diosgenina), alcaloidi (trigonellina), steroli, fibre, vitamine, minerali e galattomannani. Read More

Curcuma, potente antinfiammatorio naturale

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La curcuma (Curcuma longa L.) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Zingiberacee, cui fa parte anche lo zenzero, dalla radice di colore giallo, originaria dell’Asia meridionale, in particolare dell’India. I fiori sono a spiga, bianchi o gialli, ed è l’ingrediente principale del curry indiano. La parte usata in fitoterapia è il rizoma che contiene curcuminoidi (curcumina, demetossicurcumina e bisdemetossicurcumina), amidi, fibre, olio essenziale, ricco in derivati terpenici, e flavonoidi. Questi estratti presentano attività antinfiammatoria, antiossidante e immunostimolante. Read More

Ciliege, mentre le gustiamo ci depurano e aiutano il cuore

Ciliege, mentre le gustiamo ci depurano e aiutano il cuore
Finalmente arriva sui banconi dei mercati il frutto, a parer mio, più saporito dell’anno: la ciliegia. È il momento dunque di mangiarle in abbondanza, perché oltre al fatto che sono gustose, sono anche ricche di sostanze nutrienti e curative. La ciliegia è il frutto del ciliegio (Prunus avium) appartenente alla famiglia delle Rosacee, nota per alcune piante impiegate in fitoterapia, tipo la rosa canina, la spirea ulmaria, il biancospino etc. Il merito di tante virtù terapeutiche è la presenza di elementi come fibre, potassio, calcio, fosforo, vitamine, tannini e zuccheri ma in una forma (fruttosio) adatta anche e soprattutto agli obesi e ai diabetici. Ci sono poi i flavonoidi (utili contro i radicali liberi) cui fanno parte gli antociani, sostanze che praticamente rappresentano una “aspirina naturale”, che aiutano l’organismo a combattere le malattie cardiovascolari.

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Cicoria, disintossicante di stagione

Cicoria, disintossicante di stagione
La cicoria (Cichorium intybus) è una pianta erbacea che si trova in Europa, Asia, Africa e America. Conosciuta anche con altri nomi, tra i più comuni il radicchio, è un’erba perenne con radice a fittone affusolata che rimane bianca all’interno. Le foglie basali, raggruppate, spuntano in autunno e si raccolgono al secondo anno di vegetazione, in maggio-giugno, proprio di questi tempi, prima della fioritura; vengono utilizzate lessate, per poi condirle in diversi modi, all’agro o ripassate con aglio o burro, mentre le giovani  foglie primaverili si mangiano in insalata, da sole o con altre erbe. In epoca romana veniva coltivata come verdura e pare che il poeta latino Orazio la consumasse tutti i giorni. I numerosi polifenoli, gli acidi organici (amari) e le fibre (inulina), sono i principali costituenti chimici presenti nelle foglie e nelle radici, ma la pianta contiene anche altri importanti elementi fra i quali vitamine del gruppo B, vitamina C, vitamina K, provitamina A, Sodio, Potassio, Cloro, Manganese, Calcio, Ferro, Zinco, Magnesio, Fosforo, protidi, lipidi, acido cicorico, tannini, colina, zuccheri e soprattutto i terpeni che presenti sia nella radice che nelle foglie gli conferiscono il sapore amaro e stimolano la secrezione gastrica.
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Il porro, salutare e gustoso, conosciuto fin dall’antichità


Specie appartenente alla famiglia delle Liliacee, il porro (Allium Porrum) è un ortaggio dal gusto molto simile alla cipolla.
La sua origine è incerta, può darsi che provenga dai territori celtici, ma lo conoscevano ed usavano anche gli Egiziani, mentre in Europa fu importato dai Romani. Plinio tesseva le lodi del porro affermando che “preso in una crema d’orzo, oppure mangiato crudo senza pane, un giorno si e uno no, giova anche alla voce ed al sonno”. Lo storico latino raccontava aneddoti sull’imperatore Nerone che, ogni mese, in determinati giorni, mangiava solo porri conditi con olio di oliva per conservare una bella voce.
Di questa pianta si consuma il bulbo, formato dalla parte basale delle foglie. Si impiega crudo o cotto in svariate preparazioni. In molti casi può sostituire la cipolla, e viene impiegato per preparare minestre, brodi, zuppe, risotti, frittate, tortini e pasta. Il porro è ricco di acqua (più del 90%), assolutamente ipocalorico, quindi indicato nelle diete dimagranti. Ricco di vitamina A, abbastanza di vitamina C e con discrete quantità di vitamine B., contiene minerali come il ferro, il magnesio (utile per il cuore), la silice (per l’elasticità delle ossa e della pelle), il potassio, il calcio (per rinforzare le ossa) e l’acido fosforico (utile per il sistema nervoso). Read More