Parietaria, antinfiammatoria e diuretica

Parietaria, antinfiammatoria e diuretica
La parietaria (Parietaria officinalis L.), della famiglia delle Urticaceae, è una pianta erbacea perenne alta dai 10 ai 30 cm, i suoi fusti sono eretti, pelosi e di colore rossastro. Le foglie sono ovali a forma di lancia e leggermente appiccicose. I fiori sono molto piccoli e di colore rosato-bianco, mentre il frutto è un achenio di forma ovale. Cresce nelle vicinanze dei fossati, nei boschi e nelle zone umide soprattutto sui muri. Per questo è chiamata erba muraiola. Detta anche erba vetriola perché i contadini la usavano in autunno per pulire le damigiane, bottiglie e fiaschi. La parietaria, insieme alla betulla, è tristemente famosa per le noiose allergie che provocano i suoi pollini durante il periodo primaverile. Ma nonostante i fastidi che procura, è una pianta che in erboristeria è assai conosciuta e apprezzata.
Le parti usate sono le foglie. I costituenti principali sono flavonoidi, tannini, sali di potassio, sostanze amare e mucillagini. Read More

Aceto di mele, un cucchiaino al giorno toglie il medico di torno

Aceto di mele
L‘aceto di mele si ottiene fermentando in botti di legno del succo di mela fresco fino a farlo diventare sidro. A questo si aggiungono batteri di genere Acetobacter, presenti anche nell’intestino umano, che lo trasformano in aceto. Quando dopo qualche settimana raggiunge una acidità del 5% si può imbottigliare.
L’aceto di mele è un rimedio naturale utilizzato dalla medicina popolare fin dalla antichità. I cinesi lo prescrivevano abitualmente 400 anni fa e Ippocrate curava i suoi pazienti contro le infezioni e le ferite. Rispetto all’aceto di vino ha un sapore meno aspro e più delicato ed è un integratore alimentare ricco di principi attivi naturali. Contiene moltissimo potassio, è ricco di numerosi altri minerali come il calcio, il magnesio, il cloro, il rame, il ferro, il fluoro e il sodio. Inoltre sono presenti la fibra, la vitamina C, B1, B2, B6, e la Vitamina E, oltre a l’acido acetico, che è uno dei suoi fondamentali ingredienti. Read More

I ceci sono gustosi e fanno bene alla salute

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Il cece (Cicer arietinum) è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae. I suoi semi si chiamano ceci e sono legumi come la soia, i fagioli e le lenticchie. La pianta ha un fusto peloso con altezza variabile tra 20 e 50 cm. Le foglie opposte, sono composte da foglioline dentate, i fiori sono bianchi, rosei o rossi, mentre i semi, contenuti in numero di 2-3 nei baccelli, sono il prodotto commestibile. I ceci secchi devono essere tenuti in ammollo per un periodo che può variare dalle 8 ore per i ceci essiccati da pochi mesi, alle 24 ore per i ceci di un anno; la cottura invece necessita di almeno 3 ore a fuoco basso, perché devono essere ben cotti per digerirli meglio. Devo dire che a mio parere fra tutti i legumi, i ceci si distinguono per la loro bontà, sia come ottimo contorno sia come deliziosa “vellutata”. A questo proposito, aspetto con ansia su Florablog la ricetta della “vellutata di ceci”  di Luisa, dato che conosco quanto sia gustosa.
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Pera, un pieno di sali minerali e ottima fibra

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Il pero (Pyrus communis), appartenente alla famiglia delle Rosaceae, ha origini antichissime; si pensa che fosse conosciuto e consumato già dall’età della Pietra, mentre nella mitologia greca (ne parla Omero) era il frutto favorito dagli Dei e dagli eroi. Il pero cresce spontaneo nei boschi europei in diverse varietà; è un albero vigoroso, che può raggiungere anche i 15-18 m. di altezza, ed è tipico dei climi temperati, non tollera il freddo e l’eccessivo caldo. La pera è succosa, dissetante (è costituita per l’85% da acqua, perciò rappresenta un valido aiuto per il fabbisogno giornaliero di liquidi) e rinfrescante, ma ha anche tante proprietà salutari; innanzitutto è ricca di fibra solubile ed insolubile (pectina) che favorisce la regolazione delle funzioni intestinali e aiuta il nostro corpo ad eliminare il colesterolo, favorendo in questo modo l’azione antiaggregante delle piastrine, che rendono il sangue più fluido. Read More

Fico, un gustoso e delicato lassativo

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Il fico comune (Ficus carica L.) è un frutto molto antico che è addirittura citato nel Vecchio Testamento. Esso proviene dall’area che riguarda Mesopotamia, Palestina ed Egitto come ci narra la leggenda della morte di Cleopatra che fu uccisa dal morso di serpenti velenosi nascosti in un cesto pieno di fichi maturi. L’albero può raggiungere gli otto metri d’altezza, ed è troppo comune per dover essere descritto; alcune varietà fruttificano due volte l’anno per esempio le bifere, che producono frutti a maggio (i fichi sono più grossi e detti fioroni) e poi ad agosto-settembre (sono di dimensioni più piccole e sono detti fichi veri), altre una volta sola, per esempio, le unifere. Forse non tutti sanno che in realtà il fico è una grossa infiorescenza, mentre i veri frutti si sviluppano all’interno e sono chiamati acheni. Read More

Susina, idrata e regolarizza in modo naturale

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Il susino (Prunus domestica) è certamente una delle piante più conosciute al mondo, anche se la sua origine è piuttosto incerta, Molti studiosi la collocano nella regione compresa fra il Mar Nero e l’Asia Minore. In Italia venne introdotto nel corso del I secolo avanti Cristo, durante le guerre tra Romani, Persiani e Greci. Al tempo di Plinio il Vecchio si conoscevano già diverse varietà di susine. Il susino appartiene al genere Prunus e viene classificato dagli studiosi in modi diversi: noi parliamo del susino europeo (Prunus domestica). La susina è un frutto molto rinfrescante e ricchissimo di acqua, per tale motivo risulta particolarmente dissetante e utile al fine di recuperare i liquidi persi dalla sudorazione estiva, inoltre è ricco di potassio, calcio, fosforo, con buone dosi di vitamina A, di vitamina C e vitamina B1 e B2. Read More

Melone, depura e rinfresca con poche calorie

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Il melone (Cucumis melo), appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee come il cocomero e il cetriolo; è una pianta erbacea a ciclo annuale, con fusto generalmente rampicante, con foglie ampie arrotondate e fiori gialli con corolla a campana. Il frutto assume varie forme, dalla sferica all’ovoidale, con superficie liscia (Cantalupi) o rugosa (Retati), di color giallo o giallo paglierino. Indiscusso protagonista della nostra tavola, soprattutto in questo periodo, specie se abbinato al prosciutto, il melone ha diverse proprietà che possono contribuire, oltre ad appagare il gusto con un minimo apporto di calorie, a favorire anche un buono stato di salute. L’ Italia, lo ha fatto diventare una delle più importanti colture da frutto, soprattutto nelle varietà “cantalupi” e “retati”. La parte commestibile è formata per il 92% d’acqua e dal 7- 9% da zuccheri solubili (fruttosio e glucosio) con pochissime proteine (0,8%), mentre discreta è la presenza di vitamina C. Abbondanti sono il betacarotene (precursore della vitamina A) e i sali minerali (potassio). Per il suo contenuto a basso potere calorico (33 Kcal ogni 100 gr.) è un valido supporto per le diete alimentari. Read More

Anguria, buona, rinfrescante e ricca di licopene

Anguria, buona, rinfrescante e ricca di licopene
L’anguria (Citrullus lanatus) o cocomero è un frutto appartenente alla famiglia delle Cucurbitaceae come il cetriolo e il melone. Questo ortaggio arriva sulle nostre tavole nel momento più giusto, cioè in questo periodo, quando il caldo estivo richiede al nostro organismo un consumo di liquidi e di minerali maggiore, in modo che ci aiuti a recuperare energia e forze. Ricchissimo d’acqua e quasi assente di grassi (30 kcal per 100 g.), il cocomero è rosso per la presenza dei carotenoidi, sostanze antiossidanti fondamentali, che servono per contrastare i radicali liberi presenti nel nostro organismo. Questi pigmenti sono stati studiati ampiamente per le loro capacità protettive della vista, antitumorali, cardiovascolari, cutanee, e di potenziamento del sistema immunitario. Uno dei più noti e importanti carotenoidi è il licopene, pigmento responsabile del colore rosso di alcuni alimenti, la cui concentrazione massima si trova nel pomodoro e nei vegetali rossi, ma anche l’anguria ne è riccamente portatrice, addirittura il doppio: mentre il pomodoro maturo ne contiene 2573 mg. per etto, il cocomero ne contiene 4532 mg. per etto! Read More

Il porro, salutare e gustoso, conosciuto fin dall’antichità


Specie appartenente alla famiglia delle Liliacee, il porro (Allium Porrum) è un ortaggio dal gusto molto simile alla cipolla.
La sua origine è incerta, può darsi che provenga dai territori celtici, ma lo conoscevano ed usavano anche gli Egiziani, mentre in Europa fu importato dai Romani. Plinio tesseva le lodi del porro affermando che “preso in una crema d’orzo, oppure mangiato crudo senza pane, un giorno si e uno no, giova anche alla voce ed al sonno”. Lo storico latino raccontava aneddoti sull’imperatore Nerone che, ogni mese, in determinati giorni, mangiava solo porri conditi con olio di oliva per conservare una bella voce.
Di questa pianta si consuma il bulbo, formato dalla parte basale delle foglie. Si impiega crudo o cotto in svariate preparazioni. In molti casi può sostituire la cipolla, e viene impiegato per preparare minestre, brodi, zuppe, risotti, frittate, tortini e pasta. Il porro è ricco di acqua (più del 90%), assolutamente ipocalorico, quindi indicato nelle diete dimagranti. Ricco di vitamina A, abbastanza di vitamina C e con discrete quantità di vitamine B., contiene minerali come il ferro, il magnesio (utile per il cuore), la silice (per l’elasticità delle ossa e della pelle), il potassio, il calcio (per rinforzare le ossa) e l’acido fosforico (utile per il sistema nervoso). Read More