12 alimenti dal Regno vegetale che aiutano a migliorare il nostro cervello

12 alimenti dal Regno vegetale che aiutano a migliorare il nostro cervello

Il cervello umano al limite “Mai più intelligenti di così” è il titolo di un interessante articolo uscito su Repubblica di ieri dove si scopre che, pur rappresentando solo il 2% del nostro peso corporeo, il cervello consuma circa il 20% dell’energia che produciamo; non solo: sembra che abbia raggiunto il suo limite di intelligenza e in questo senso difficilmente potrà migliorare; in teoria non lo metterei in dubbio, in realtà però su questo punto mi sento di obiettare: vista l’infinita stupidità che contraddistingue buona parte del genere umano, per la materia grigia c’è ancora molto da lavorare e per questo può tornare utile l’elenco di 12 alimenti provenienti dal Regno vegetale che aiutano a migliorare il nostro cervello. Vediamo quali.
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Sostegni e tutori nell’orto, alcuni esempi e utilizzi con frasche e pali

Sostengni e tutori nell'orto, alcuni esempi
Anno difficile questo, per chi coltiva l’orto. Almeno dalle mie parti ma, a giudicare da quel che si sente dire dai media, tale destino è comune a molte zone del centro e del nord Italia. Ieri per esempio una minima di poco più di 10 gradi ha preannunciato un’altra, l’ennesima, giornata di brutto tempo che è poi proseguita con pioggia incessante fino a tarda sera e un freddo che non ti aspetti, almeno non nel giorno del solstizio d’estate…
Nonostante i problemi che un tempo metereologico come questo comporta, piano piano si riesce a entrare nell’orto dove gli ortaggi, tra mille difficoltà, cercano anche quest’anno di fare il loro dovere di crescere prima e produrre i loro frutti poi. Tra i vari lavori di questo periodo, che vanno ad accumularsi con quelli rimandati nelle settimane precedenti, c’è senz’altro quello di assicurare dei tutori e dei sostegni a determinate piante per consentire loro di crescere al meglio.
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Piselli, tante proteine di qualità con poche calorie


Dopo l’interessante post di Gianni del 12 Marzo scorso sugli studi per un’energia sostenibile derivata dai piselli, torniamo a parlare di questo legume anche da un punto di vista nutrizionale e benefico. La pianta del pisello (Pisum sativum) può essere nana o rampicante, le foglie sono composte con i fiori bianchi o gialli, e i frutti, chiamati baccelli, caratterizzati dalla forma curva, contengono al loro interno i semi di colore verde (fino a dodici per baccello), che sono la parte commestibile della pianta. La provenienza non è molto chiara, ma sappiamo che la loro origine è sicuramente orientale. La tesi più avvalorata è che la loro origine sia la Mesopotamia, intorno al III millennio a.C. e che da qui sarebbero giunti nell’area mediterranea, entrando a far parte in modo stabile della dieta dei Greci e dei Romani. Oggi sono largamente coltivati in tutta l’Europa Centrale e in quella Meridionale, e sono diffusissimi in Italia, dove si possono trovare nelle varietà lisce o rugose, gialle o verdi, interi o sgusciati o spezzati. Insieme alle lenticchie, fagioli, ceci e la soia fa parte della famiglia delle Fabaceae (o Leguminose), che hanno in comune una caratteristica, contengono un’elevata quantità di aminoacidi, al punto da essere i vegetali che ne sono più ricchi; sono carenti solo di metionina e cisteina che si trovano invece negli aminoacidi dei cereali, che a loro volta mancano di lisina, la quale è contenuta nei legumi. Per questo motivo legumi e cereali si completano a vicenda, dando origine a un contenuto proteico di alta qualità. Read More

I ceci sono gustosi e fanno bene alla salute

cicer-arietinum
Il cece (Cicer arietinum) è una pianta erbacea della famiglia delle Fabaceae. I suoi semi si chiamano ceci e sono legumi come la soia, i fagioli e le lenticchie. La pianta ha un fusto peloso con altezza variabile tra 20 e 50 cm. Le foglie opposte, sono composte da foglioline dentate, i fiori sono bianchi, rosei o rossi, mentre i semi, contenuti in numero di 2-3 nei baccelli, sono il prodotto commestibile. I ceci secchi devono essere tenuti in ammollo per un periodo che può variare dalle 8 ore per i ceci essiccati da pochi mesi, alle 24 ore per i ceci di un anno; la cottura invece necessita di almeno 3 ore a fuoco basso, perché devono essere ben cotti per digerirli meglio. Devo dire che a mio parere fra tutti i legumi, i ceci si distinguono per la loro bontà, sia come ottimo contorno sia come deliziosa “vellutata”. A questo proposito, aspetto con ansia su Florablog la ricetta della “vellutata di ceci”  di Luisa, dato che conosco quanto sia gustosa.
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