12 alimenti dal Regno vegetale che aiutano a migliorare il nostro cervello

12 alimenti dal Regno vegetale che aiutano a migliorare il nostro cervello

Il cervello umano al limite “Mai più intelligenti di così” è il titolo di un interessante articolo uscito su Repubblica di ieri dove si scopre che, pur rappresentando solo il 2% del nostro peso corporeo, il cervello consuma circa il 20% dell’energia che produciamo; non solo: sembra che abbia raggiunto il suo limite di intelligenza e in questo senso difficilmente potrà migliorare; in teoria non lo metterei in dubbio, in realtà però su questo punto mi sento di obiettare: vista l’infinita stupidità che contraddistingue buona parte del genere umano, per la materia grigia c’è ancora molto da lavorare e per questo può tornare utile l’elenco di 12 alimenti provenienti dal Regno vegetale che aiutano a migliorare il nostro cervello. Vediamo quali.
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Quella sporca dozzina, 12 prodotti tra frutta e ortaggi che è consigliato comprare solo se bio

The dirty dozen by My Paper Crane

Alcuni dei pesticidi e dei fitofarmaci usati nell’agricoltura sono considerati inquinanti organici persistenti o POP ( dall’acronimo Persistent Organic Pollutants) e hanno proprietà che è bene ricordare: sono altamente tossici; sono stabili e persistenti, impiegano spesso alcuni decenni prima di degradare in forme meno pericolose; inquinano l’atmosfera e l’acqua; si accumulano nei tessuti adiposi degli esseri umani e della fauna selvatica. Nonostante sia stata istituita nel 2001 la Convenzione di Stoccolma con l’obiettivo di mettere al bando a livello mondiale questi veleni, ancora oggi i POP trovano largo impiego in agricoltura e, anche se è qualcosa da evitare in ogni modo, ritrovarseli sulle nostre tavole e dentro ai nostri piatti è molto più che probabile.
Come fare allora per difendersi? Intanto acquistando i prodotti biologici perché fanno a meno di queste sostanze, e poi conoscendo la frutta e la verdura prodotte dall’agricoltura convenzionale che fanno scarso uso di pesticidi, anche perché meno attaccabili da parassiti e malattie. In queato senso ci viene in aiuto l’artista Heidi Kenney con la simpatica immagine che vedete sopra e che sarà bene stampare per portarla sempre con noi quando andiamo a far compere.
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Semenzaio a letto caldo, preparativi per la nuova stagione

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In barba alle previsioni meteo che parlano di un marzo freddo, ho cominciato i preparativi per riattivare il semenzaio a letto caldo che ho costruito un anno fa. Del resto la meteorologia studia quel che si definisce un sistema caotico (l’atmosfera, appunto) e i risultati che ottiene in termini di previsioni sono poco attendibili già dopo 48 ore, figuriamoci dopo un mese…
In realtà scrivo così per farmi coraggio perché è ovvio che dopo queste mie “ultime parole famose” ci ritroveremo a entrare in primavera con temperature glaciali ma tant’è, ho dato il via ai lavori e chi vivrà vedrà, spero almeno che il calore sprigionato dal letame sia sufficiente a far sopravvivere le malcapitate piante.
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Rucola da lavare vs. rucola già lavata, c’è rimasto ancora un po’ di buon senso?

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Piccolo, semplice, esperimento. Ieri mattina per prima cosa ho comprato dal fruttivendolo un mazzetto di rucola dal peso di circa 70 grammi e dal costo di 65 centesimi di euro poi, cambiato negozio, ho acquistato di nuovo la rucola ma questa volta quella accuratamente selezionata, lavata, asciugata e depositata nella vaschetta di plastica, dal peso di 100 grammi e dal costo di 2,70 euro. Detta così, in altre faccende affaccendati come di solito siamo, potrebbe anche passare inosservata la “sottile” differenza di prezzo che passa tra le due offerte dello stesso prodotto e allora, per scongiurare questo rischio, ecco buttati di seguito due-numeri-due abbastanza eloquenti: la prima rucola, quella da lavare, costa 9 euro al chilo, la seconda, quella già generosamente lavata per noi, costa 27 euro al chilo. Sì, avete letto bene, la seconda costa esattamente il triplo della prima (già di suo tutt’altro che a buon mercato…), anche se in entrambi i casi si tratta, né più né meno, di Eruca sativa.
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Donne, una dieta ricca di frutta e verdura vi preserva dalla depressione!

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Ennesima conferma, se ce ne fosse ancora bisogno, che una dieta ricca di frutta e verdura è quanto di meglio si possa seguire per la salute e il benessere del nostro corpo. E gli effetti di questo benefico regime alimentare arrivano anche a condizionare aspetti della nostra salute che fino a poco tempo fa gli studiosi non ritenevano direttamente legati all’assunzione di cibo, come per esempio la salute mentale. L’ultima conferma infatti arriva da una ricerca dell’Università di Melbourne secondo la quale mangiare prevalentemente frutta e verdura aiuta le donne a difendersi dall’ansia e dalla depressione.
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I polisaccaridi, valido metodo di lotta biologica ai parassiti delle piante

I polisaccaridi, valido metodo di lotta biologica ai parassiti delle piante
È da poco disponibile in commercio un nuovo metodo di lotta ai parassiti delle piante molto interessante  soprattutto per il suo basso impatto ambientale, un metodo che sfrutta le caratteristiche fisiche di alcune sostanze naturali: i polisaccaridi.
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Semenzaio superproduttivo, al via l’operazione “adotta un pomodoro”

Semenzaio superproduttivo, al via l\'operazione \
Sono passati ormai due mesi e mezzo dalle prime semine nel semenzaio a letto caldo e il bilancio non si può che definire più che positivo. Pure troppo.
Con la sola eccezione delle melanzane, il cui seme era forse troppo vecchio, tutte le piante sono nate in abbondanza: cocomeri, meloni e peperoncini non hanno avuto problemi e sono stati ben stimati nel numero mentre basilico, cetrioli e zucchine sono stati seminati più volte per far fronte alle richieste dei coltivatori di zona. Quella che mi è completamente sfuggita di mano però è la semina dei pomodori. Tradito dalla fertilità dei semi, ampiamente sottovalutata, mi sono ritrovato il semenzaio invaso da Ciliegini, Cuore di Bue, Romanelli e altre varietà di pomodoro con il risultato di dover piazzare qualche centinaio di piante, ben oltre la richiesta degli amici orticoltori.
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Maggio, i lavori nell’orto

Maggio, i lavori nell\'orto
La situazione nella mia zona è più o meno questa: ormai da mesi, quando non piove per l’intera settimana, il poco sole che spunta tra una perturbazione e l’altra non riesce a far asciugare il terreno, condizione necessaria per poter piantare ortaggi, costringendo chi fa l’orto a rinviare continuamente l’inizio del periodo di maggiore attività. Con conseguenti, almeno dalle mie parti, imprecazioni contro Giove Pluvio (e dintorni…) da Guinness dei primati. Non che sia andata meglio a quei pochi che sono riusciti a mettere a dimora qualche pianta: l’altro ieri una forte grandinata ha danneggiato seriamente pomodori, melanzane e zucchine non protetti compromettendo il lavoro fin qui fatto.
Il periodo piovoso insomma, par di capire più o meno così in tutta Italia, mette i bastoni tra le ruote al povero orticoltore, costringendolo a lavori svolti a singhiozzo, affrettati, spesso inutili. Eppure in questo mese da fare non manca di certo.
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Marzo, l’orto e il semenzaio

Marzo, l\'orto e il semenzaio
Quello che vedete nella foto (e nella galleria in fondo al post) è come si presentava l’altro ieri il mio semenzaio. Devo dire che per il momento sono molto soddisfatto dell’esperienza perché il letto caldo funziona che è una meraviglia: ieri sera, col freddo che faceva, la copertura di policarbonato era per buona parte ricoperta di condensa, segno evidente che là sotto le piantine se ne stavano tranquille al calduccio. A proposito di piantine, dopo una decina di giorni dalla semina sono apparsi i primi germogli, per la precisione di cetrioli, veri e propri campioni di germinazione e a seguire, qualche giorno dopo, sono spuntati molti altri ortaggi: pomodori, zucchine, meloni, cocomeri, basilico e peperoni mentre ancora nessuna melanzana anche se non dispero che possano ancora farcela. Sono molto fiducioso a questo punto, visto l’ottimo funzionamento del letto caldo, di riuscire a far crescere le piante fino alla loro messa a dimora definitiva nonostante si sia nel bel mezzo di un ritorno del freddo che potrebbe seriamente pregiudicare il tutto.
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Video, costruire un semenzaio a letto caldo


(Nota: se guardate il video ricordatevi di attivare i sottotitoli)
Mi è sempre piaciuta l’idea di ricreare, nell’orto, il ciclo completo delle piante, ottenenere cioè gli ortaggi direttamente dal seme per poi, una volta coltivati, ricavare da loro i semi per l’anno successivo realizzando quello che si dice da “seme a seme”. Tutto ciò si può fare solo se si è in grado di anticipare le semine assicurando ai semi stessi le condizioni ideali per poter germogliare e crescere anche nei freddi mesi di febbraio e marzo e questo è possibile solo se si semina al coperto. Un metodo efficace per ottenere l’anticipo delle semine è un metodo semplice quanto antico, conosciuto dai nonni dei nostri nonni: il semenzaio a letto caldo.
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