Marzo, prepariamo i bonsai al risveglio
Ormai ci siamo, è arrivato il mese del risveglio delle piante e anche i bonsai non sfuggono ovviamente a questa regola. Vediamo allora di fare chiarezza su quelle operazioni fondamentali che fanno sì che i nostri pargoli ripartano alla grande!!!

Ovviamente sto parlando in generale per i bonsai “da esterno” poichè quelli tropicali (da interno in senso lato) mai si sono fermati del tutto… come vi dico sempre, prendete le mie parole come una linea-guida e cercate, quanto più possibile, di elaborare una tecnica di coltivazione, che si adatti alle esigenze e ai ritmi di vita vostri e delle piante che accudite.

ESPOSIZIONE
L’inverno sta finendo,ma occhio ai ritorni di freddo per cui, quando la temperatura non scenderà più sottozero di notte, potremo esporre i bonsai fuori, in posizione ben illuminata a godersi i primi tepori. È molto importante collocare i bonsai al sole poiché in questo periodo si schiudono le gemme e  la nuova vegetazione sarà più robusta e proporzionata se crescerà in pieno sole.

ANNAFFIATURA
Marzo è il periodo più delicato per quanto riguarda l’annaffiatura perchè anche in presenza di belle giornate, la temperatura notturna può andare sottozero, perciò dobbiamo annaffiare la mattina, in modo che la sera l’acqua in eccesso sia scolata via e non geli a contatto con le radici.

POTATURA
Se le nuove gemme non sono ancora rigonfie o addirittura aperte, si può ancora effettuare la potatura d’impostazione, tagliando anche i grossi rami (ricordatevi di medicare le ferite con mastice da innesti e potate a filo tronco in modo tale che il callo ricresca piatto e non rigonfio perchè è bruttissimo a vedersi). Se invece i bonsai si sono gia “mossi” fate solo piccoli interventi di cimatura, accorciando i rametti subito sopra una gemma. I bonsai a fioritura precoce come Prunus, Melo, ecc. vanno invece potati dopo la fioritura, lasciando i piccoli frutticini che si formeranno in quantità tale da non stressare la pianta.


RINVASO
Qui valgono le stesse regole della potatura: si possono rinvasare le piante che non hanno ancora vegetato, ricordando che le piante a foglia caduca si possono rinvasare cambiando tutto il terriccio, mentre  alle sempreverdi va lasciato intatto, almeno in parte, il pane di terra attorno alle radici, altrimenti si rischia di compromettere la ripresa vegetativa (= bonSEC!!!!). Bisogna dire comunque che il rinvaso è una operazione traumatica per qualsiasi pianta, perciò rinvasiamo solo bonsai in perfetta salute (una pianta malandata potrebbe non riuscire a riprendersi dallo shock del trapianto) e soprattutto teniamole riparate dal vento e freddo per una ventina di giorni.

CONCIMAZIONE
Premetto che io in generale consiglio di usare concimi organici (quelli liquidi entrano in circolo prima dei solidi), in quanto non hanno rischi elevati di sovradosaggio e la loro concentrazione è minore; infatti il nostro scopo è quello di non far crescere troppo le piante (devono rimanre piccole, se gli diamo le “bombe” ingrossano troppo…). Per le piante appena rinvasate, aspettiamo circa 15 giorni prima di concimare (oh, non fate l’errore di pensare: “vai vai, ora l’ho rinvasata col terriccio buono e la concimo ben bene così vedrai come viaggia!!!”). Comunque sia, il concime va dato sul terreno umido, oppure bisogna annaffiare immediatamente per evitare di ustionare le radici.

Infine, detto ciò, non vi impaurite, agite con oculatezza e non commettete l’errore dell'”eccesso di premura” che senz’altro non farà bene ai vostri piccoletti!!! Presto vi faro’ vedere come si fa per un corretto rinvaso di un bonsa.
Buon bonsai!

Foto di jcolman

  • ciao, ti segnalo questa iniziativa:
    http://blog.libero.it/KudaBlog/6668843.html
    in sostanza si tratta di provare, per una volta, di giocare in proposta rispetto al governo con delle idee chiare su come migliorare la situazione ambientale del nostro paese. Vorrei che gli dessi un’occhiata, e se ti sembrano interessanti, che ci dessi una mano nella diffusione,
    ciao