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Anche se quest’inverno si sta rivelando particolarmente freddo (almeno per come eravamo abituati ultimamente), i giorni della merla sono ormai alle spalle e la primavera non è poi così lontana. Già a fine mese infatti è possibile cominciare a gustarsi le prime fioriture e il traguardo della prima pianta in fiore è conteso tra la primula e un altro fiore simbolo della precocità: la viola mammola.

La Viola odorata, conosciuta più comunemente con il nome di viola mammola, è originaria dell’Europa e molto comune anche in Italia, è una pianta erbacea perenne, con rizoma breve da cui partono stoloni che radicano nel terreno.
I fiori, dall’inconfondibile profumo, nella specie sono di colore violetto o viola pallido con corolla formata da cinque petali di cui uno prolungato in un piccolo sperone. Le foglie, dalla forma a cuore , leggermente dentellate, sono riunite in una rosetta basale.
Cresce spontaneamente ai bordi dei boschi o sui greti semi-ombrosi dei torrenti, pertanto quando intendiamo coltivarle, cerchiamo di sistemarle in luoghi freschi ed ombreggiati in estate da altre piante. Queste viole possono essere semplici o doppie; le prime sono le  più consigliate per la coltivazione perchè molto resistenti al freddo invernale, mentre le seconde, più delicate, vanno protette dal gelo nelle ore notturne, con teli o stuoie. In estate hanno bisogno di un periodo di riposo in un luogo fresco senza però esagerare con le annaffiature che farebbero crescere troppo le foglie e gli stoloni compromettendone la fioritura, pertanto se non vi è possibile coltivarle ai limiti di un bosco, dovrete ripararle con cannicci o stuoie.
Il terriccio, preferibilmente di bosco, deve essere ben concimato con letame maturo; le piantine dovranno essere messe a dimora nel  mese di settembre  ad una distanza di circa 20 cm l’una dall’altra. Il metodo più facile per riprodurre la Viola mammola è per divisione delle piantine che avranno radicato ai nodi degli stoloni. Nei primi due anni avrete una magnifica fioritura che già dall’anno successivo andrà a diminuire, pertanto verso il  quarto o quinto anno è consigliata una nuova divisione. La moltiplicazione per seme risulta invece piuttosto complicata e generalmente viene usata solo per creare nuove varietà.
Della Viola mammola vi sono diverse varietà di cui una delle più famose è la Violetta di Parma, con grandi fiori doppi  profumatissimi e dalla quale viene ottenuto l’omonimo profumo.
Infine va ricordato che la Viola mammola ha proprietà medicinali particolarmente indicate per lenitire la tosse, oltre a riconosciute proprietà per curare infiammazioni della bocca  e eruzioni cutanee.
Foto di  Gertrud K.