pelargoniumIl pelargonium, conosciuto impropriamente con il nome di geranio (il geranio in realtà appartiene ad un altro genere e visto che vive bene all’ombra non può essere quello che troviamo nella terrazze assolate della nostra penisola), è diffuso nel nostro paese da Nord a Sud, con ottimi risultati anche se le cure e gli accorgimenti da assumere per coltivarlo sono diversi a seconda del clima in cui dovrà svilupparsi.

L’esposizione a pieno sole è consigliata nelle regioni montane del Nord Italia (avete presenti le terrazze in Alto Adige ??), mentre al centro ed al Sud, pur crescendo anche al sole, da il meglio di sè in una posizione a mezz’ombra o ad Est. Esistono diverse varietà di pelargonoium ma purtroppo da noi molte difficili da trovare; una particolarità di questa pianta che molti ignorano è che il profumo viene prodotto dalle foglie (a volte più belle e particolari dei fiori) e a seconda delle varietà cambia sia il tipo di profumo che l’intensità; è infatti dalle foglie che viene estratto l’olio essenziale utilizzato dall’industria profumiera.
I pelargonium possono avere portamento eretto o prostrato a fiori semplici o doppi e possono essere coltivati sia in piena terra (solo nelle regioni più calde) che in vaso. Con il colore e le tonalità dei fiori potete sbizzarrirvi a creare splendide composizioni purchè gli garantiate vasi piuttosto grandi con terreno ben drenato, creando in fondo al vaso uno strato di argilla espansa e mischiando al terreno sabbia, perlite e torba. E’ una pianta piuttosto rustica e resistente al caldo, infatti sopporta anche periodi di siccità prolungata e per evitare marciumi e malattie annaffiatela solo quando il terreno è asciutto e, solita raccomandazione, non lasciate mai l’acqua nel sottovaso. Rimuovete costantemente i fiori appassiti e concimate dalla primavera all’autunno evitando però tale pratica nei periodi più caldi; altro accorgimento importantissimo per la salute della pianta è quello di non bagnare le foglie durante l’annaffiatura.
Prima dell’arrivo dell’inverno, soprattutto nelle regioni del centro e del nord, ripulite le piante da eventuali parti secche e ricoverate al riparo dal gelo ma in locali non riscaldati. Se non avete tale possibilità utilizzate del “tessuto non tessuto” accostando i vasi ad un muro possibilimente rivolto a Sud e non annaffiate.
All’inizio della primavera rinvasate con nuovo terriccio oppure rimuovete il più possibile e sostituite la parte superficiale del terreno. Per evitare che le piante allunghino troppo i fusti fiorendo solo sulle estremità, procedete con una cimatura costante, ossia rimuovete le punte tanto da permettere la formazione di nuovi fusti alla base della pianta favorendone così l’accestimento.

  • LUISA

    QUEST’INVERNO HO COPERTO I GERANI CON IL TESSUTO NON TESSUTO E LI HO COLLOCATI A RIDOSSO DEL MURO DI CASA, MA AIHME’ SONO MORTI LO STESSO PER L’ECCESSIVO FREDDO!