Passiflora ceruleaIl genere Passiflora (che significa “Fiore della Passione [di Cristo]” perché i tre stili del pistillo richiamano i tre chiodi della croce, il suo ovario un martello e la sua corona il rosario di spine) è molto usato in Fitoterapia perché le piante comumente coltivate a scopo farmaceutico (P. cerulea, la P. edulis e P. incarnata) contengono sostanze con effetti potenzialmente tranquillanti ma hanno anche molte altre facoltà terapeutiche.Le sostanze presenti nella Passiflora incarnata sono tranquillanti (maltolo, etil-maltolo e flavonoidi) e virtualmente stimolanti (armaline); i ricercatori si sono accorti che la pianta svolge una attività sul sistema nervoso, con un diffuso risultato tranquillante e sedativo a dispetto della presenza di stimolanti. Nel nostro Continente la Passiflora è usata in molte preparazioni calmanti e sedative. Questa pianta induce progressivamente negli insonni un sonno migliore e più riposante eliminando anche l’ansia, il nervosismo e l’angoscia accumulati a causa dello stress della vita moderna. L’azione della Passiflora è simile a quella dei sedativi classici (bromuri e cloralio idrato), e pare abbia recettori comuni alle benzodiazepine. La pianta non provoca effetti narcotici ed è considerata generalmente sicura.
Altri effetti, ma non meno importanti, sono i rimedi digestivi, in quanto è in grado di rilassare il tessuto muscolare liscio dell’apparato digerente, cura delle ferite, alleviando il dolore e uccidendo muffe, micosi e batteri patogeni, ma essenzialmente rimedi cardiovascolari, in quanto le armaline presenti nella Passiflora dilatano le coronarie evitando le occlusioni arteriose.
Per sfruttare le proprietà antisettiche, in caso di piccole ferite ed escoriazioni, consiglio di strofinare alcune foglie, accuratamente lavate, sulla ferita.
Per curare l’insonnia, invece, prendere un cucchiaino da caffè di foglie secche e lasciare in infusione in una tazza di acqua bollente per circa 15 minuti.
In adulti sani non in gravidanza, la pianta è ritenuta sicura nelle quantità raccomandate.