Nel precedente post abbiamo introdotto il problema delle annaffiature del prato nel mese di Luglio (e, in generale, nei periodi più caldi dell’anno), oggi scendiamo un po’ più nel dettaglio suggerendo magari qualche buon consiglio per sprecare meno acqua possibile.
Ottimizzare l’acqua vuol dire bagnare il prato solo quando ne ha veramente bisogno: ricordo che se il suo colore assume una tonalità che tende al blu-grigiastro, se le punte delle foglie si arricciano e si seccano, se l’erba pressata dalle vostre orme non si risolleva velocemente, se insomma notate uno o più di questi “indizi” il vostro manto erboso necessita di una annaffiatura.
Già ma come?
Uno degli errori più comuni che si commettono è bagnare il prato poco ma spesso.
Irrigare poco a fondo il manto erboso spinge l’erba, anziché a cercare l’acqua in profondità, a sviluppare radici vicino alla superficie rendendo il prato più sensibile alla siccità. Viceversa, se riusciamo a bagnare a fondo, le radici avranno uno sviluppo fitto ed esteso e attingeranno maggiori quantità di acqua visto che tra l’altro in profondità si conserva più a lungo.
Qualunque sviluppo abbia avuto l’apparato radicale del vostro prato una cosa deve essere chiara: dovete raggiungere il livello delle radici, né sopra e né sotto di esse, perché se l’acqua non raggiunge l’apparato radicale o lo oltrepassa non potrà essere utilizzata e, oltre a far soffrire il prato, sprecherete solo il prezioso liquido.
Per sapere quanto tempo annaffiare il vostro prato per raqgiungere le radici fate così:
annaffiate una zona circoscritta per 15 minuti e, dopo una ventina di ore, scavate un piccolo foro nella zona bagnata e cercate di capire dove si sono spinte le radici e a che profondità è arrivata l’acqua; potete provare anche con un tubo usandolo come una sorta di sonda: fino a che trova il terreno umido dovrebbe penetrare nel terreno con facilità. Una volta capito (più o meno) dove siete arrivati con un quarto d’ora di annaffiatura potete calcolare quanto tempo tenere l’acqua aperta per raggiungere la profondità desiderata.
Fate attenzione anche alla capacità di assorbimento del suolo: non tutti i terreni si comportano allo stesso modo e alcuni potrebbero creare ristagno e il conseguente scolo dell’acqua che verrebbe così sprecata inutilmente. Se il vostro terreno assorbe lentamente sospendete per un po’ l’irrigazione e riprendetela quando sarà stata assorbita.
Annaffiate la sera tardi o meglio ancora la mattina presto per evitare shock termici alle radici ma soprattutto per evitare di far evaporare l’acqua durante le ore calde della giornata.
Prossimamente analizzeremo i vari tipi di impianti di irragazione ma intanto fate tesoro dei consigli letti in questo post e soprattutto, mi raccomando: sprecate meno acqua possibile!
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Alessandra Cicalini
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Alessandra
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Alexjazzercise
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Alexjazzercise