noce
Il noce è un albero alto da 10 a 20 m, con la chioma folta e tondeggiante, con il  tronco dritto, coperto da una corteccia liscia grigio-biancastra quando è giovane, più scura quando il tronco è adulto. Il frutto del noce è composto da un involucro esterno carnoso ed odoroso (il mallo), da un nocciolo interno ovoidale diviso in due valve, contenente il seme detto gheriglio. Le sue proprietà sono molte, ma la più importante è quella di proteggere le nostre arterie. Mangiare piccole quantità di noci può far abbassare l’ipercolesterolemia, è quanto si scopre dal risultato di uno studio condotto presso un istituto di ricerca di Barcellona (Institut d’Investigacions Biomèdiques August Pi i Sunyer) che spiega l’effetto benefico delle noci sui livelli di colesterolo e quindi sulle cardiopatie. La noce è ricca di tannini, di vitamina C, acido citrico, malico, oli essenziali, di acido caffeico e quercetina, ma il suo segreto sta sopratutto nell’arginina, un aminoacido che aiuta a proteggere le arterie. In  fitoterapia, al noce vengono  riconosciute proprietà  toniche, antisettiche e cicatrizzanti ed inoltre digestive, decongestionanti e astringenti intestinali, contro le diarree e le dissenterie. Inoltre stimola l’ attività pancreatica ed epatica migliorandone le funzioni.
Diversi studi medici hanno rilevato che il consumo di noci potrebbe diminuire il rischio di contrarre malattie cardiache. Questo non è però spiegabile solo abbassando il colesterolo, perché anche la funzionalità endoteliale (la capacità del vaso arterioso di dilatarsi)  è estremamente implicata in questa patologia. I ricercatori hanno voluto perciò valutare gli effetti di alcune sostanze presenti nelle noci studiando per un certo periodo persone che seguivano la dieta mediterranea per poi passare a quella comprendente le noci e viceversa. Molti i parametri studiati ma i due principali furono la colesterolemia e la funzionalità endoteliale. L’endotelio  è importante perché quanto maggiore è la sua funzionalità tanto minore è il rischio di occludere i vasi e di rendere meno elastica l’arteria. Alla conclusione della sperimentazione si è notato che se anche la dieta mediterranea svolgeva un ruolo protettivo, l’aggiunta delle noci faceva la differenza soprattutto nel miglioramento della dilatazione delle arterie dovuta all’endotelio e nei livelli del colesterolo LDL (“cattivo”).
Insomma, mangiare le noci (circa 30 grammi al giorno) aggiungendole alla dieta mediterranea presenta un vantaggio in più, perché migliora il funzionamento dei vasi e delle coronarie e perciò aiuta il nostro cuore.