La margotta è un metodo di propagazione vegetativa delle piante che sfrutta la capacità delle cellule meristematiche del cambio (tessuto che produce i vasi legnosi e cribrosi) di produrre radici avventizie su parti aeree, se stimolate da un tasso elevato di umidità.

Si presta bene alla produzione di piante con un’età fisiologica già avanzata (si ottengono piante che hanno già qualche anno…), ottenendo individui del tutto simili ai genitori, oppure nel mondo bonsai per “abbassare” una piantina troppo alta o generare un secondo individuo. Consiste nello scortecciare, su rami di diametro fino a 4-5 cm,  un anello di corteccia portando alla luce il cambio, da cui si genererà un callo e successivamente le radici. Prestate attenzione ad operare i tagli in maniera netta e, soprattutto, fate un anello di spessore adeguato per evitare che la forza della pianta richiuda la zona scortecciata, costringendovi a operare una nuova margotta. Una volta scortecciato, ricordate di raschiare bene il legno sottostante con la lama  per eliminare i residui di cambio. Bisogna dire che le varie specie di piante hanno tempi di radicazione diversi che possono variare da qualche mese a circa un anno; inoltre le latifoglie si prestano meglio alla pratica di questo metodo di riproduzione.
Ma adesso date un occhiata al video….

  • Giacomo Castelli

    Ottimo video: complimenti.
    Queste cose aiutano a amare la natura.
    Si può fare su polloni di ulivo lasciti crescere nei piedi di un ulivo e che hanno un diametro di 5 cm ?

  • Stefano

    si, la puoi tRANQUILLAMENTE FARE….comunque sui polloni di ulivo si può anke fare dellle talee tagliandoli alla base prelevando anke una porzione di legno più vecchio e piantandoli in pomice mescolata con un pugno di torba.

  • Vincenzo

    In che periodo si può fare la margotta di Ulivo? Su Rose posso adottare la stessa tecnica?

  • Stefano

    Allora generalmente le margotte si eseguono quando si ha la massima spinta vegetativa della pianta. Possiamo considerare buono per margottate tutto il mese di maggio, includendo anche la 2° quindicina di aprile. La puoi fare anche sulle rose, radicano facilmante, ma di solito si fanno le talee. ciao ciao

  • lello

    Problema: cosa posso usare al posto dello sfagno?
    Un mix di torba e perlite andrebbe bene?
    Il periodo ideale quindi è maggio?

  • complimenti. una domanda. posso utilizzare questa tecnica con un ficus (gigantesco) che ho in giardino. la tecnica mi sembra sia la stessa. sul cambio cosa devo mettete, torba? ed i tempi per le radici quali sono??? grazie e cordialità

  • Stefano

    A livello di margotta ho provaTO DIVERSI MIX e direi che più o meno vanno bene tutti: l’importante è che mantengano a lungo l’umidità senza far marcire la zona tagliata (quindi occhio a non bagnare troppo per evitare l’insorgenza di marciumi). Comunque ne ho provati diversi di substrati, ma il migliore per i miei gusti rimane lo sfagno. Per il ficus ora il periodo va bene, ma falla subito; non c’è un tempo preciso per le radici: dipende anche dal diamentro del ramo da margottare, ma il ficus di solito fa veloce (relativamente un paio di mesi dovresti staccarla…)

  • claudio

    Complimenti per il video,molto istruttivo per i neofiti come me.Vorrei però farvi una domanda,è possibile riprodurre una pianta di castagno (marroni) con una margotta? e se si quale è la procedura?Grazie per l’eventuale risposta.-

  • Ciao, mi direste per favore cose quella polvere che viene messa col penello sulla parte scorticata? Grazie

  • stefano

    scusate la risposta tardiva, ma non avevo connessione: @Claudio: si certo, la margotta la puoi fare anche sul castagno e la procedura è la stessa.
    @ carolemico: la polvere è ormone radicante e stimola l’emissione si radici.

  • ok grazie stefano

  • se gentilmente indicate anche il periodo adatto per questi quesiti sui polloni di ulivo

  • emanuele

    però se il pollone è sotto il punto di innesto dovrà poi innestarla