Fiori, giardino e natura secondo il Futurismo

Giacomo Balla Fiori futuristi

Esattamente cento anni fa, il 20 Febbraio 1909, su Le Figaro veniva pubblicato, a firma di Filippo Tommaso Marinetti, il manifesto del Futurismo, l’unica vera grande corrente artistica nata in Italia (anche se, come ci informa Wikipedia, detto manifesto era già stato pubblicato il 5 Febbraio dello stesso anno sul quotidiano bolognese La gazzetta dell’Emilia).
Cosa c’entra il Futurismo con un blog dedicato al regno vegetale? Mossi dalla furia iconoclasta contro il “passatismo” e le vecchie ideologie, decisi a fare tabula rasa di tutto e di tutti per fare largo ai loro ideali (velocità, industria, dinamismo, perfino la guerra “sola igene del mondo”…) i futuristi non risparmiarono neanche la natura, le piante e i fiori. Ecco allora un breve (e incompleto) excursus sul rapporto dei futuristi con la flora, un piccolo omaggio “floreale” dedicato all’avanguardia che oggi compie cento anni. Con qualche piccola sottolineatura, come dire…”naturale” e non solo.
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