Sabato mi chiama mio cognato Simone e mi fa: “mio zio sta piantando le cipolle, ti interessa?” “Scherzi?!? Certo che mi interessa! dammi cinque minuti e arrivo!”. Il motivo del mio entusiasmo sta nel fatto che Carlo, lo zio in questione, è un “fuoriclasse” dell’orto e ogniqualvolta mi è possibile assistere ai suoi lavori corro a rubare con gli occhi cercando poi di far tesoro dell’esperienza. Il bello dei tempi in cui viviamo è che, oltre a rubare con gli occhi, possiamo farlo anche con la tecnologia così ho preso la videocamera e, insieme a Simone, mi sono precipitato all’orto trovando Carlo intento a mettere a dimora le cipolle.

Operazione di per sé non particolarmente difficile, anzi! quello che colpisce però è la semplicità con cui viene svolta: ogni movimento, anche il più semplice, è minimo, essenziale ma ben studiato e funzionale, in due parole ben fatto.
Le cipolle messe a dimora sono della varietà detta savonese (anche se dalle mie parti viene chiamata “sagonese”) che è una cipolla rossa molto dolce e di consistenza croccante che ha la particolarità di essere precoce e molto resistente. Per le sue caratteristiche è molto adatta ad essere consumata cruda (anche come cipollotto) e per questo motivo si tende a metterne in buona quantità. Nel caso specifico sono state piantate qualcosa come 400 cipolle (sic!) tra savonesi e di tropea  acquistate al costo di 7 euro (considerazione sul risparmio tenendo un orto: non so quanto possano venire le cipolle al chilo ma dubito che si acquistino 400 cipolle con soli 7 euro…).
Il video che vedete non ha praticamente commenti perché tutto appare molto chiaro: le cipolle vengono disposte distanziate 10-15 cm tra di loro e in file distanti a loro volta 25-30 cm. Si crea il primo solco e si dispongono le cipolle con le distanze giuste. E qui viene il bello: con la terra ottenuta scavando il secondo solco si ricoprono le cipolle del primo ottenendo due risultati con una sola azione (ricoprire le cipolle e al contempo scavare la seconda fila) e procedendo piuttosto spediti con il lavoro. Semplice quanto geniale, non trovate?

  • Peppe

    Veramente un video molto istruttivo, anche se per me non è una pratica inedita: mio padre e mio nonno lo fanno e lo facevano nello stesso modo. Approfitto per ritornare sulla mia questione “Carrubo”; di femmine in giro ne ho trovate parecchie, quello che non trovo con facilità sono delle spiegazioni “semplici” e non troppo tecniche come linguaggio, per assicurare una buona riuscita della talea. Capisco che devo tagliare l’apice di un ramo e togliere i rametti basali prima di interrarlo ma, devo fare qualcosa alla base del ramo tagliato, tipo aprirlo un pò per la lunghezza o schiacciarlo leggermente? Lo devo mettere necessariamente in un vaso e al riparo dal sole e dal vento o non è necessaria troppa protezione?
    Grazie in anticipo per i suggerimenti che riuscirai a fornirmi.

    Ciao, Peppe.

  • Ciao Peppe, il taglio della talea deve essere fatto in diagonale poi la sotterri per un terzo della sua lunghezza in un vaso riempito con una miscela di sabbia, terriccio e torba. Fai attenzione perché in questa fase la talea è molto delicata: assolutamente da evitare il vento e soprattutto il sole diretto. Assicura al vaso molta umidità, magari chiudendolo in un sacchetto di plastica. Per accelerare la formazione delle radici puoi servirti degli ormoni radicanti che trovi facilmente in commercio: cospargi il taglio e sotterri la talea.
    A presto

  • Peppe

    Grazie mille Gianni.

    Bye.

  • il

    scusate la domanda lo so che vi metterete a ridere: posso sotterrare la cipolla che uso per cucinare e veder spuntare altre cipolle? tipo come per le patate…o per sotterrarla devo prima lasciarla gettare? e il periodo quand’u00e8?n

  • Carolemico

    Ciao Il, no, non conviene fare una cosa del genere, al massimo se sei fortunato riuscirai ad ottenere che la cipolla faccia la cima e poi possa fare dei semi (potrai ripiantare i semi), ma la cipolla vera u00e8 propria andra persa, va in putrefazione. nUna cosa del genere la puoi fare invece con l’aglio, lo sgrani (senza sbucciarlo) e interrare i spicchi, da li se tutto va bene otterrai per ogni spicchio un aglio completo.nIl periodo per piantare questa roba, almeno dalle mie parti Murge salentine, provincia di Brindisi, io lou00a0faccio tra novembre o dicembre, la raccolta si fa dopo qualce mese quando la parte aerea della pianta comincia a seccare. Il periodo per piantare qualsiasi cosa dipende dalla zona nord, sud, montagna, mare, ecc.nMagari qualcuno piu00f9 esperto di me avra da darti maggiori ragguagli. Ciao

  • Giuditta1917

    io consiglierei piantarla a solcheti per poter eliminare l acqua in inverno

  • Giuditta1917

    la cipolla una volta che attechisce non bisognerebe piu abbondare di acqua se no non ha durattura una volta raccolta