Il prato a primavera, i lavori colturali

No, non sono esattamente quelli suggeriti dalla simpatica immagine di Jez Page i lavori del periodo dedicati al tappeto erboso ma è già un mese abbondante che ci troviamo in primavera e anche se il tempo non è dei migliori il nostro prato dovrebbe aver cominciato a riattivare, più o meno lentamente a seconda della zona, la sua piena attività vegetativa. Il condizionale quest’anno è d’obbligo perché il clima piovoso dell’ultimo periodo ha condizionato e non poco la crescita e la coltura delle piante. Vediamo comunque quali sono i lavori e le accortezze da adottare per aiutare il nostro manto erboso a ripartire al meglio.

Falciatura
A seconda della zona in cui si vive si può non averlo ancora fatto ma in generale si dovrebbe aver già falciato almeno una volta il nostro prato. L’altezza del taglio dipende molto anche dal tipo di erba che stiamo coltivando ma in linea di massima la falciatrice dovrebbe essere regolata alla stessa altezza che usiamo per l’estate: 2/4 cm, tali da stimolare la crescita del manto che da qui in avanti dovrebbe ripartire più vigoroso che mai.

Annaffiatura
Sembra impossibile, almeno quest’anno, che per il momento serva irrigare il nostro prato, tanta è stata la pioggia caduta più o meno lungo tutta la Penisola, ma se abitate in una zona particolarmente secca tenete d’occhio il vostro prato ( colore sul blu-grigiastro, punte delle foglie arricciate e secche, erba pressata che non si risolleva rapidamente) e nel caso annaffiatelo.

Concimatura
Questo è, insieme all’inizio dell’estate, il periodo migliore per effettuare la concimazione del prato. Usate un fertilizzante che contenga azoto a rapido e a lento rilascio, in modo tale da rivitalizzare il manto nel giro di pochissimi giorni e nel contempo assicurargli un apporto costante di azoto per le settimane successive. Cercate di distribuire il concime in maniera uniforme magari sevendosi di un carrellino spargiconcime, si trovano validi modelli a poche decine di euro e risolvono egregiamente il problema.

Scarificatura
Anche se in misura minore, in uscita dall’inverno è possibile trovare sul nostro manto erboso uno strato di feltro che ostacola la ripartenza vegetativa. Come già visto in un post precedente per toglierlo servitevi di un rastrello se il vostro prato non è gigantesco, in caso contrario è possibile noleggiare una scarificatrice elettrica o meccanica con la quale arieggiare il prato sarà un gioco da ragazzi.

Muschio e infestanti
Se nel vostro prato compare del muschio c’è qualcosa che non funziona e varrà la pena indagare (magari scrivendo un post a riguardo) ma per risolvere problemi non gravi con questo indesiderato ospite è possibile provare a ricoprire la zona colpita con uno strato di sabbia da prato e dopo qualche giorno procedere con una scarificatura un po’ più energica del solito.
È bene in questo periodo tenere d’occhio anche le infestanti e provare a rimuoverle manualmente per arginare in partenza il loro diffondersi, prima cioè di passare alle maniere forti e usare un diserbante selettivo in base alla tipologia delle malerbe da estirpare.

  • Per favore però, evitate gli anticrittogamici..

  • Quoto il messaggio di Ortolano improvvisato. Viva la vita :-)

    Scarificatura, la faccio da anni e non ho mai saputo come chiamarla. Quante se ne imparano ogni giorno.

    Ciao.

  • Rote

    Salve,
    volevo sapere se maggio è il periodo indicato x usare un fertilizzante rinverdente e, se si, quali marche/tipi dovrei usare?

    Grazie 1000

    Cristian

  • Ciao Cristian, siamo nel pieno della ripresa vegetativa e puoi somministrare tranquillamente il fertilizzante rinverdente che ridona al prato il migliore aspetto. Non ho un prodotto specifico da consigliarti, semmai preferisci quelli che abbiano al loro interno un’alta percentuale di ferro, l’elemento fondamentale per il colore dell’erba. In alternativa puoi usare del semplice ed economico solfato di ferro che ha anche azione antimuschio, 50 gr ogni 100 metri quadri, da applicare con temperature inferiori ai 30°.
    A presto

  • Rote

    Grazie Gianni,
    fra un po’ di giorni ti farò sapere com’è andata…

    Ciao