Rosa moderna vs rosa antica
Come ogni anno a primavera nel mio giardino si rinnova il “duello”, tutto di bellezza, tra due rose profondamente diverse sia nell’aspetto che nella natura, una moderna e una antica.


La prima è la Pierre de Ronsard conosciuta anche come Eden Rose 88, nome commerciale “MEIviolin” creata da Meilland nel 1987 in Francia. I suoi fiori colpiscono per la loro grazia, ricordano la bellezza delle rose antiche, esaltate nei quadri dei fiamminghi. I fiori sono grandi, a coppa profonda, ricchi di petali (80-100) e si aprono in diversi giorni. Il bocciolo ha colorazione dal verde pastello all’avorio fino al centro che è di un bel rosa. Si tratta di una rampicante (è possibile farla crescere per esempio su un traliccio o attorno ad una colonna) le cui rose sono piuttosto pesanti e tendono ad essere curvate verso il basso per cui da sotto offrono uno spettacolo sicuramente migliore. La prima fioritura primaverile è la più abbondante ma riprende, sia pure in quantità minore, dopo il gran caldo. Forse il difetto maggiore, comune probabilmente a tutte le rose moderne è che riesce a riprodurre la bellezza di quelle antiche ma non ha il loro profumo.

Della seconda purtroppo non sono riuscita a trovare il nome preciso anzi, se qualcuno vedendo le foto riuscisse ad indicarmelo ne sarei felice. Credo che si tratti di una rosa gallica oppure damascata, so che è la più comune nelle campagne delle mie parti e mi hanno raccontato che sono state piantate dalla vicina circa cinquanta anni orsono. Effettivamente con le sue corolle e gli inebrianti profumi ci riporta indietro nel tempo. Gli steli sono pieni di spine, le foglie con tonalità verde azzurra, i fiori a mazzi di un bel colore fucsia che, con il passare dei giorni, tendono al lilla violaceo. Profumatissimi, dai loro petali si ricava l’essenza usata in profumeria. Emette rizomi striscianti per cui si estende con molta facilità in larghezza.

  • milena

    AAA cercasi rosa perduta… Sto’ cercando da anni, nei numerosi cataloghi e nei tanti vivai che frequento, quella che negli anni della mia infanzia, nella campagna toscana era la rosa per antonomasia. Era presente vicino alle porte delle case, presso le capanne e negli orti; parlo di una rosa rigogliosa, profumatissima con grosse foglie verde azzurro, bocci grossi e tondi che pesavano sugli steli e quando si aprivano schiudevano un fiore enorme rosa magenta, rifugio e cibo per cetonie o moscondori, con il loro dorso verde smeraldo “metallizzato”. Questa rosa con un numero enorme di petali era usata assieme ai fiori gialli della ginestra e del maggio per fare le maggiolate e decori di polverose strade di campagna per la processione del Corpus Domini. Purtroppo negli anni cinquanta con l’abbandono dei campi e la frenetica corsa al lavoro in fabbrica la vecchia rosa è stata abbandonata ed il suo fascino è stato oscurato da un numero indicibile di rose frutto di continue ibridazioni di tutte le forme e colori quasi sempre senza profumo, belle senz’anima e prive di una spiccata personalità. Spesso mi domando perché fra coloro che si sono inurbati nessuno abbia pensato di portare con sè questa rosa “contadina” come la chiamo io con affetto e rispetto non conoscendo ancora il suo vero nome (ricordando che le rose non sono danneggiate da qualche spostamento anzi sembra che faccia loro bene). Non è che i nuovi cittadini che provengono dalla campagna non amino i fiori, anzi i condomini e i giardini di piccole ville sono pieni di fiori, spesso rose. Questa generosa rosa sarebbe stata un ricordo ed un pezzo di memoria della loro vita in campagna, dura, difficile in balia dei capricci del clima, ma che tanti immersi nel caos e nello smog penso che oggi possano rimpiangere. Se a qualche visitatore di questo blog questo mio racconto puo’ far venire in mente di che rosa si tratti e magari me lo potesse indicare ne sarei molto felice. Ciao a tutti.

  • Ciao Milena, che dire? troppo bello il tuo racconto per non cercare il nome della rosa in questione. Non ho niente contro le rose moderne, ma quelle antiche sono un’altra cosa.
    A presto

  • Che bello che torniate a parlare delle rose! miracolosamente, la piantina di roselline (moderne, credo) che ho comprato per fare una donazione a non mi ricordo quale associazione, stanno crescendo bene… sotto casa c’è un giardino meraviglioso di rose, esploso letteralmente da un momento all’altro: un giorno chiederò ai proprietari se posso piantarci anche la mia. buona giornata a tutti voi :-)

  • Tosti Sabrina

    Ciao a tutti! Ho un “dilemma” da risolvere… Mi hanno regalato una pianta, dicendomi che si trattava di una rosa antica… Qualche caratteristica della rosa ce l’ha, come per esempio le spine irte… molto piú simili peró a quelle presenti sulla pianta del limone… e fa dei fiorellini tendenti al rosso di aspetto semplice (corolla e petali disposti a cerchio… come in alcune rose antiche). Certo é che tra le caratteristiche intrinseche, non mi aspettavo di poter vedere un frutto del tutto uguale ad una piccola mela gialla! Questo, é integrato ad un ramo, quindi é sprovvisto di picciolo. Qualcuno sa dirmi di che pianta si tratta? Grazie per l’attenzione. Sabrina.

  • Carolemico

    Ciao a tutti.
    Nel mio terreno tra le pietre dei muri a secco, cresce una rosa (almeno assomiglia ad una rosa) che si rinnova di anno in anno con dei piccoli fiorellini bianchi con non più di 5 o sei petali.
    Sara forse una rosa selvatica?
    Appena posso le farò una foto.

  • Gianni

    Ciao Sabrina, puoi mandare delle foto?