biodinamica
Beh, se non inquieta un novembre così ditemi cosa inquieta. È vero che, in tema di climatologia, basarsi sul locale per trarre una conclusione più estesa sulle temperature di questi giorni è una (non) tecnica neanche da prendere in considerazione, ma visto che queste temperature “primaverili” sembrano comuni a tutta la Penisola, confermate dai mezzi di informazione e da testimonianze dirette sul territorio, è facile farsi prendere dal peggior pessimismo. Se negli ultimi anni, a un ottobre passato tutto o quasi in t-shirt, seguiva un novembre che, già nei primissimi giorni del mese, faceva registrare un repentino abbassamento delle temperature, quest’anno del freddo non se ne vede neanche l’ombra, e siamo già al 25 di novembre…

Insomma non c’è molto da stare allegri, anche per l’accordo uscito dalla visita del presidente americano in Cina che rischia di vanificare l’appuntamento di Copenaghen e procrastinare per l’ennesima volta l’adozione di misure concrete per combattere il riscaldamento globale. Le temperature di questo periodo però spingono a credere che certe decisioni non si possano più rimandare e che sia davvero giunto il momento di fare qualcosa, e al più presto, ammesso che non sia troppo tardi. Nel campo dell’agricoltura per esempio: si calcola infatti che da quella che chiamiamo (per paradosso…) agricoltura convenzionale dipenda circa il 14%  delle emissioni globali che stanno compromettendo l’equilibrio del pianeta e che un altro 17% sia dovuto al cambio di utilizzo dei terreni. Alla luce di questi dati è fondamentale allora, anche in questo settore, la ricerca di alternative che siano produttive e al contempo sostenibili per il pianeta. L’agricoltura della chimica, se da un lato soddisfa la produttività (ma a che costo?) dall’altro non è ecologicamente sostenibile, cosa che non si può dire per l’agricoltura biologica e per l’agricoltura biodinamica, forse meno produttive, certo, ma che fanno del rispetto dell’ambiente un vero e proprio credo.

Proprio di agricoltura biodinamica si parlerà da domani 26 al 29 novembre a Sabaudia, Latina, in occasione del XXVIII Convegno Internazionale di Agricoltura Biodinamica.
Chiarisco subito che non sono un fan di questo metodo: non me ne vogliano i simpatizzanti ma alcuni concetti e alcune soluzioni appaiono al mio cervello razionalista quantomeno bizzarri e più vicino alla magia che a una pratica scientifica ma per molti altri aspetti trovo l’agricoltura biodinamica degna della massima attenzione; temi come il sovescio, la rotazione delle colture, il compostaggio e l’utilizzo del letame li ritengo molto interessanti e importanti e sono ampiamente trattati su questo blog, così come interessante mi appare la filosofia di fondo, votata al rispetto della natura e dell’ambiente anche attraverso pratiche antiche ma sempre valide, oltre alla tendenza a considerare il suolo e la vita che in esso si sviluppa come un tutt’uno. Certo, la biodinamica potrà – al pari dell’agricoltura biologica –  risultare lontana anni luce dall’essere la soluzione dei problemi ambientali e insufficiente a garantire produttività su scala globale, ma vista la necessità di cambiamento questa potrebbe essere un buon punto di partenza.
Se vi interessa partecipare al Convegno da qui potete scaricare il PDF informativo.
Foto di e_calamar