Leccio dei Cappuccini - Montevarchi - AR - Toscana

Assurto suo malgrado alle cronache nazionali, il Valdarno non ha saputo sfornare (ops! verbo decisamente fuori luogo…) solo “tipiche” ricette non so quanto buone ma dal sicuro impatto mediatico (che per fortuna, almeno dei gatti, sono andate – quasi – dimenticate). No, come del resto tutti i territori del Paese, ha saputo e sa regalare anche altro: personaggi di spicco della Storia e dell’Arte non mancano di certo, così come i prodotti tipici, animali e vegetali, che forse saranno più comuni e banali ma che di certo riscuotono molto più successo delle “carnine bianche” di cui sopra. Poi, per carità, De gustibus non est disputandum.
Scherzi a parte, e venendo a temi più cari e consoni a questo blog, anche per quanto riguarda la presenza di alberi monumentali il territorio è abbastanza nutrito (ariops…) e dopo gli esemplari già censiti è il momento di un vero campione della zona: il Leccio dei Cappuccini a Montevarchi, Provincia di Arezzo.

Florablog – Mappa degli alberi monumentali d’Italia
L’albero si trova nel piazzale antistante il convento dei Cappuccini, situato su di un colle (detto non a caso “dei Cappuccini”) che svetta sopra la località Pestello che di fatto è contigua alla città di Montevarchi. Una ripidissima salita, che la mia macchina affronta tutte le volte arrancando, e dal Pestello si arriva in un attimo al convento. Subito un cartello ci informa sulle caratteristiche del leccio che sono di tutto rispetto: età stimata tra i 500 e i 600 anni, altezza 15 metri e circonferenza alla base 6 metri. Niente male, non c’è che dire.
E quello dei Cappuccini è davvero un meraviglioso esemplare, piantato, pare ai tempi della fondazione del convento, proprio a ridosso di un pendio, posizione che nel tempo ne ha condizionato forma e crescita. Se visto infatti dalla piazza l’albero appare integro e dal bel portamento, ma se osservato da sotto comincia a tradire tutta la sua veneranda età anche se rimane intatta la sua bellezza; da quel lato poi la chioma appare chiaramente sdoppiata e assume la curiosa forma di un enorme cuore che farà la gioia dei più romantici.
Il Leccio dei Cappuccini è facilmente raggiungibile e può essere visitato in qualsiasi periodo dell’anno: se decidete di venire ad assaggiare le specialità della Valle (ehm…) non rinunciate a una visita, ne vale senz’altro la pena.

  • IL LECCIO: PIANTA DA GIARDINO ORNAMENTALE, RESISTENTE ALLA SICCITA’ E OTTIMO COME BARRIERA FRANGIVENTO.
    Vorrei portare alla vostra attenzione un fantastico albero, che noi produciamo, il quale ha delle ottime caratteristiche, sia per quanto riguarda l’aspetto estetico, sia per la sua utilità all’interno del giardino come barriera frangivento. Il leccio (Quercus ilex), fa parte della famiglia delle Fagaceae, è diffusa nei paesi del bacino del Mediterraneo ed è un albero sempreverde con fusto sporadicamente dritto, singolo o diviso alla base. Le sue gemme sono piccole e arrotondate, le foglie sono semplici ma molto variabile nella forma che va da lanceolata ad ellittica. La pagina superiore è verde scuro e lucida, quella inferiore grigiastra e marcatamente tomentosa. Il picciolo è corto, peloso, con stipole marroncine, lineari e presto caduche. I fiori sono maschili e femminili: i fiori maschili sono riuniti in amenti penduli, cilindrici e pubescenti, quelli fiori femminili sono in spighe peduncolate composte da 6-7 fiori. I frutti sono delle ghiande, portate singole o in gruppi di 2-5, su un peduncolo lungo circa 10–15 mm (eccezionalmente anche 40 mm). Sono di colore castano scuro a maturazione, con striature più evidenti. L’apparato radicale è robusto, si sviluppa dai primi anni di vita e può penetrare per diversi metri nel terreno. Questo comporta una notevole resistenza alla siccità (la pianta va a trovare l’acqua in profondità). La sua posizione preferita è in pieno sole, ma sopporta bene anche la mezza ombra. Il quercus ilex non necessita di potature regolari, grande vantaggio per chi lo acquista che non deve dedicare troppo tempo (o denaro) ala sua manutenzione. La sua predilezione va ai terreni alcalini, ma cresce bene anche in terreni acidi. Il quercus ilex ha un importante valore ornamentale e viene spesso usato per abbellire il giardino  o per la creazione di viali alberati. E’ consigliabile anche come esemplare arboreo da prato e, nelle regioni costiere, ha un importante funzione di barriera frangivento.  

  • IL LECCIO: PIANTA DA GIARDINO ORNAMENTALE, RESISTENTE ALLA SICCITA’ E OTTIMO COME BARRIERA FRANGIVENTO.
    Vorrei portare alla vostra attenzione un fantastico albero, che noi produciamo, il quale ha delle ottime caratteristiche, sia per quanto riguarda l’aspetto estetico, sia per la sua utilità all’interno del giardino come barriera frangivento. Il leccio (Quercus ilex), fa parte della famiglia delle Fagaceae, è diffusa nei paesi del bacino del Mediterraneo ed è un albero sempreverde con fusto sporadicamente dritto, singolo o diviso alla base. Le sue gemme sono piccole e arrotondate, le foglie sono semplici ma molto variabile nella forma che va da lanceolata ad ellittica. La pagina superiore è verde scuro e lucida, quella inferiore grigiastra e marcatamente tomentosa. Il picciolo è corto, peloso, con stipole marroncine, lineari e presto caduche. I fiori sono maschili e femminili: i fiori maschili sono riuniti in amenti penduli, cilindrici e pubescenti, quelli fiori femminili sono in spighe peduncolate composte da 6-7 fiori. I frutti sono delle ghiande, portate singole o in gruppi di 2-5, su un peduncolo lungo circa 10–15 mm (eccezionalmente anche 40 mm). Sono di colore castano scuro a maturazione, con striature più evidenti. L’apparato radicale è robusto, si sviluppa dai primi anni di vita e può penetrare per diversi metri nel terreno. Questo comporta una notevole resistenza alla siccità (la pianta va a trovare l’acqua in profondità). La sua posizione preferita è in pieno sole, ma sopporta bene anche la mezza ombra. Il quercus ilex non necessita di potature regolari, grande vantaggio per chi lo acquista che non deve dedicare troppo tempo (o denaro) ala sua manutenzione. La sua predilezione va ai terreni alcalini, ma cresce bene anche in terreni acidi. Il quercus ilex ha un importante valore ornamentale e viene spesso usato per abbellire il giardino  o per la creazione di viali alberati. E’ consigliabile anche come esemplare arboreo da prato e, nelle regioni costiere, ha un importante funzione di barriera frangivento.  

  • Cico Chan

    Sarebbe bello che l’autore di questo testo ci spiegasse come mai in questo articolo è stato fatto un preambolo sul Valdarno e le sue ricette ma più che altro quali sarebbero queste ricette non buone ma di impatto mediatico .. ??.