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Nonostante tutte le attenzioni del caso, il mio minuscolo prato sta uscendo davvero malconcio da questo inverno. Le continue piogge e l’insolita frequenza di nevicate, assieme a qualche gelata, hanno messo a dura prova il manto erboso che sembra implorare per pietà l’arrivo della bella stagione. Non vorrei deluderlo ma anche se la primavera sembra vicina tra pioggia, gelo e neve, c’è potenzialmente tutto il tempo per peggiorare le cose. Immagino del resto che, vista la stagione che è stata (ed è) per tutto il Paese, in queste condizioni non sia solo il mio prato ma che il problema riguardi una bella fetta dei giardini presenti in Italia.
Per non peggiorare ulteriormente la situazione ecco allora di seguito alcuni semplici consigli già affrontati in precedenza ma che è sempre utile ricordare, consigli che possiamo facilmente attuare per limitare i danni di stagione e per garantire al prato le condizioni ideali per ripartire al meglio all’arrivo della bella stagione.

1) Al bando l’ombra
Gazebo, tendaggi e altre strutture removibili, sicuramente utilissimi durante l’estate, vanno assolutamente tolti se durante l’inverno fanno ombra al prato: l’ombra infatti non permette alla poca luce stagionale di arrivare al manto erboso, in più non fa asciugare al meglio il terreno e per questo può favorire l’insorgenza di problemi.

2) Via le foglie
Se sulla vostra erba si posano foglie, rametti e quant’altro non esitate: armatevi di rastrello (molto meglio se a ventaglio) e di un po’ di pazienza e asportate tutti i residui. Sembra una precauzione eccessiva ma anche poche foglie possono creare le condizioni ideali per la formazione di malattie di origine fungina che se attecchiscono sono poi difficili da debellare.

3) Acqua e neve
Dopo le piogge e le nevicate cercate di calpestare il meno possibile il manto erboso. Si rischia in quel modo di pressare, fino a compattarlo troppo, il terreno reso soffice dall’acqua, limitando così la circolazione dell’aria e causando asfissia alle radici dell’erba.

4) Mai col gelo
Ancora maggior cautela va mantenuta quando il prato è coperto di brina o quando le temperature scendono al di sotto dello zero termico: se calpestate in quelle situazioni le foglie si rompono e si danneggiano con estrema facilità con la conseguenza che il prato ingiallisce e soffre.

5) Aiutare il drenaggio
In questo “acquoso” inverno, ma anche nei mesi successivi (e di solito nei periodi piovosi), per eccessiva pioggia possono formarsi sul prato delle zone di ristagno dell’acqua che non giovano di certo alla sua salute. Per ovviare al problema è possibile praticare nelle aree interessate tutta una serie di fori utilizzando un forcone da piantare ripetutamente in terra.

6) Concimazione stimolante
Questo, più che un cosiglio per limitare i danni, è utile per la stagione di crescita: per favorire l’imminente ripresa vegetativa del prato e fornirgli, con l’allungarsi delle giornate, gli elementi nutritivi che ne sostengano il risveglio, è utile distribuire un concime caratterizzato da un alto tenore di azoto che si trova facilmente in vendita nei garden center.
Foto di Vin60

  • Guida ai prati nei climi estremiI climi estremi, troppo umidi o troppo aridi, non favoriscono la crescita del prato. In qualsiasi condizione atmosferica è importantissima la cura delle radici, le quali hanno bisogno di composta per avere a disposizione nutrimento. Nei climi aridi c’e spesso mancanza d’acqua, occorre quindi scegliere graminacee che tollerino bene le condizioni estreme di siccità (per es. Stenotaphrum secundatum, Sporobolus indicus), il prato va coperto di composta leggera sia in autunno che in primavera, in modo da avere un terreno più ricco.  Un clima troppo umido, favorisce le malattie ai prati, in quanto i microrganismi che le causano si diffondono più facilmente, il terreno va quindi tenuto sotto controllo ed analizzato affinché si evitino contaminazioni.  Terreni di questo tipo vanno innaffiati solo dopo che l’acqua è stata ben assorbita ed la terra è ben asciutta. Con qualche piccolo accorgimento è quindi possibile avere un prato verde e sano nonostante il clima poco favorevole. http://www.agrivaro.it