Un pizzico di prezzemolo sta bene ovunque, anche in balcone

“Sei sempre nel mezzo come il prezzemolo!” mi diceva da piccolo mia nonna, e più che con me ce l’aveva con i giocattoli che disseminavo un po’ ovunque e che lei, ogni santo giorno, si sentiva poi costretta a risistemare al loro posto. Con quel modo di dire la nonna si riferiva all’intenso utilizzo che si fa del prezzemolo in cucina: la lista dei cibi che ne contemplano almeno un pizzico è molto lunga e l’accostare qualcuno o qualcosa alla sua “ubiquità” culinaria significa che quel qualcuno o quel qualcosa è sempre tra i piedi e magari crea anche un po’ di fastidio… Proprio per il suo largo utilizzo in cucina il prezzemolo è presente anche nel più modesto degli orti, e non solo: grazie infatti alla sua facilità di coltivazione e alla sua adattabilità, questa diffusissima pianta è possibile coltivarla anche in un vaso sul balcone di casa.

Molto usato anche in fitoterapia (a tale proposito vi rimando al post di Franco sull’argomento), il Petroselinum crispum, questo il nome scientifico del prezzemolo, è una pianta erbacea biennale originaria delle aree temperate del Mediterraneo. La radice è un fittone dal quale spunta un fusto eretto e ramificato; le foglie possono essere bipennate o tripennate, sono glabre, finemente incise  e, a seconda della varietà, possono essere piatte o arricciate; nella primavera successiva alla semina produce fusti fioriferi alti fino a 60 cm che portano una ombrella formata da piccoli fiori bianco-verdastri.

La semina del prezzemolo si effettua di solito tra marzo e aprile ma può essere prolungata fino ad agosto per avere a disposizione il prodotto fresco per tutto il periodo invernale. Va detto che la sua germinazione può risultare piuttosto lunga e quindi non spaventatevi se non vedete spuntare nessuna piantina perché possono volerci anche più di venti giorni.

Per ottenerlo in vaso sul balcone non serve un contenitore particolare basta che abbia una profondità di 15-20 cm e un diametro di 12-15 cm. Per quanto riguarda il terreno quest’ultimo deve essere fertile, di medio impasto, ben drenante e leggermente acido: l’deale lo si ottiene mischiando un buon terriccio ricco di materia organica con una manciata di substrato per azalee e un po’ di perlite.

Le annaffiature devono essere costanti ed effettuate prima che il vaso asciughi completamente. Assicuratevi che il terreno non si compatti eccessivamente per non compromettere la crescita delle piante.

Il primo utilizzo in cucina può essere fatto dopo circa due mesi dalla nascita tagliando la parte aerea avendo cura di lasciare almeno 2 cm di fusto: da lì la pianta riformerà velocemente una nuova vegetazione.

Come si è visto la sua coltivazione è molto semplice e facile e regala ottimi risultati anche se effettuata in vaso perché anche una piccola superficie del genere è in grado di soddisfare il fabbisogno di un’intera famiglia. La coltura in vaso offre in più anche la possibilità di avere il prodotto fresco disponibile per tutto l’inverno, visto che è consumabile almeno fino a quando la pianta non monta a fiore. L’unica accortezza da tenere in tal senso è quella di proteggerlo dal freddo: pur essendo una pianta rustica il prezzemolo resiste bene al freddo ma non al gelo e se nella vostra zona le temperature scendono costantemente sotto zero riparate il vaso in un luogo adatto oppure copritelo con il tessuto non tessuto.