Innesto erbaceo della melanzana sul Solanum torvum
In attesa di sciogliere il dubbio amletico sulle mie piante di Solanum torvum (“frutti o innesto, questo è il dilemma“) l’altra settimana mi ha scritto da Palermo un lettore abituale di queste pagine, Giuseppe Pergolizzi, che mi ha inviato alcune foto molto interessanti sulla sua esperienza con l’innesto erbaceo tra il S. torvum e una piante di melanzana.

Giuseppe coltiva questa pianta da quando l’ha scoperta tramite questo blog e, dopo averne richiesti i semi, quest’anno ha finalmente raggiunto le condizioni ideali per mettere in pratica l’innesto della pianta di melanzana sul S. torvum, per ottenere l’ormai famoso albero di melanzane che abbiamo imparato a conoscere su Florablog grazie anche e soprattutto agli interventi di Giuseppe Marino, vero e proprio esperto in materia.
Quello che ha realizzato il lettore Giuseppe è molto interessante perché, visto che non conosceva il metodo ideale per l’innesto erbaceo della melanzana sul S. torvum, ha fatto tesoro della tecnica illustrata sempre da Giuseppe Marino in questo video (riferita all’innesto erbaceo detto “per approssimazione”) e l’ha applicata alla bisogna innestando per approssimazione la melanzana e il S.torvum. E il tutto, osservando le foto della galleria qui sotto, con notevoli risultati.
Al di là della grande abilità del lettore va sottolineata la versatilità di questo tipo di innesto e la sua (relativa) semplicità ma soprattutto la sua ottima percentuale di riuscita, caratteristiche che la rendono la tecnica di innesto erbaceo più diffusa tra gli amatori.
Ma vediamo cosa ha scritto Giuseppe:

Ciao Gianni… ti scrivo per chiedere news circa la tacnica di innesto del famoso Solanum Torvum… e per mandarti qualche foto del mio “esperimento”.
La mia pianta di S.T. ha ormai raggiunto la ragguardevole altezza dei 2 mt e quindi, impaziente di cimentarmi in un innesto, ho voluto rischiare e “sacrificare” uno dei suoi rami laterali con un tentativo di innesto…
Ho utilizzato la tecnica spiegata dal mio concittadino Giuseppe Marino nel video dell’innesto dell’anguria sulla langenaria, certo… qui la cosa è un po’ più complessa considerato che ho dovuto letteralmente legare a mezz’aria il vasetto con la piantina da innestare e che le sezioni delle due piante erano diverse (come si nota anche dalle foto).
L’attesa è stata piuttosto lunga… ho aspettato tre settimane prima di slegare il tutto e verificare se l’innesto avesse attecchito o meno, la prova del 9 è stata fatta martedì scorso e, come puoi vedere dalle foto che allego (di oggi), sembra abbia attecchito bene.
la sequenza fotografica ritrae l’operazione dalla giornata di innesto (le prime tre foto), a 2 settimane (la quarta foto della gallery) e al momento della verifica e taglio.
Chissà ora se crescerà!!!
Attendo comunque di conoscere la tecnica corretta… Un saluto
Peppe

Be’, cosa aggiungere, se non i complimenti per l’ottima tecnica e l’ingegnosa soluzione del vaso? Giuseppe è stato davvero molto abile e il risultato finale sembra destinato a crescita sicura.
Quanto alla tecnica corretta per quanto ho capito io dovrebbe essere quella denominata “per inserzione” o detta anche “a spacco in testa”, ma avremo sicuramente modo di approfondire l’argomento a breve: ho infatti deciso di concedere massimo altri dieci giorni alle mie piante di S. torvum per riuscire a far maturare i loro frutti, passati i quali una delle due… zac! sacrificata alla scienza andrà incontro al suo Destino…

  • Sandro

    Ottimo, bellissima!
    L'innesto a spacco se fatto bene è più sicuro e più forte…
    Invece vediamo se mi sapete dare una mano. Ho seminato i semi di S.Torvum, sono alti circa 3 cm e hanno aggiunto la terza fogliolina… ma qui sorge il problema: premesso che le ho seminate in un alveolato di polistirolo per seguirle meglio, inspiegabilemente, due piantine da un paio di giorni si sono afflosciate, come se le radici fossero morte di colpo e non ne capisco la motivazione… l'acqua c'è, la torba, il sole… non gli manca nulla… l'unica cosa che potrebbe dare problemi è il fatto che li tengo in casa con me e non fuori all'aperto… Non vorrei perderle a una a una come i birilli…

  • g.marino

    L'innesto a spacco sul solanum torvum non è praticabile !!!
    Gli alveoli del polistirolo se inferiori ai 10 centimetri di diametro non sono proporzionali e/o adeguati allo sviluppo radicale del s.t.
    Pertanto ti consiglio di adoperare vasetti in plastica di adeguate dimensioni da riempire con terriccio professionale da inumidire costantemente (se semini adesso).
    Saluti g.marino.

  • g.marino

    Bravo Giuseppe, sei sulla giusta strada !

  • Sandro

    Davvero? Immaginavo che essendo ancora così piccoli non risentissero della dimensione degli alveoli… Ad ogni modo ho provato a toccarne uno di quelli mezzi morti e mi è rimasto in mano, come se avesse il tronco tagliato (da notare che però, dopo una settiamana, non sono ancora morti). Non credo proprio possa essere opera di parassiti, dato che li tengo in casa con me… Ti ringrazio per il consiglio e oggi stesso li travaserò su supporti più adeguati (non avendo alveoli così grossi, penso li metterò in bicchieri di carta forati). Grazie sempre per il vostro supporto!

    PS: perchè l'innesto a spacco sul s.t. non funziona?

  • Ferraristaworldthechampion

    salve a tutti sono molto interesato all'argomento mi chiedevo se qualcuno potesse darmi una mano ad ottenere dei semi di solanum torvum !!! grazie..

  • Antgiordano

    Se ti inderessano io ti mando le piantine di 30 cm
    ti devi pagare solo le spese di spedizione
    saluti Antonio

  • Ievan

    si mi interessano, fammi sapere, questa la mia email ievan@tiscali.it, saluti

  • Ferraristaworldthechampion

    sisi mi interessano e come grazie mille per i tuo interessamento ora ti invio il mio indirizzo di posta cosi ne parliamo per quanto concerne le spese di spedizione ecc… grazie mille dinuovo

    indirizzo: francofioriti@alice.it

  • Se Rimangono delle piantine o semi di Solanum torvum sarei interessato anche io.nE-mail: solanumtorvum@codice-scuro.netnngrazie 1000

  • Se Rimangono delle piantine o semi di Solanum torvum sarei interessato anche io.
    E-mail: solanumtorvum@codice-scuro.net

    grazie 1000

  • Anonimo

    salve a tutti,ho un dubbio e sarei felice se qualcuno mi potesse aiutare.Utilizzando come portainnesto una solenacea tossica il frutto ottenuto risulta ugualmente commestibile?

  • Paciuga

    Secondo me, si. Anche la melanzana u00e8 tossica e va cotta prima di consumarla.u00a0

  • Anonimo

    Gianni,mi piacerebbe sapere cosa pensi tu riguardo alla mia domanda….

  • Anonimo

    ma se fosse cosu00ec,non u00e8 detto che con la cottura si riuscirebbe ad annullare l’effetto della tossina,a questo punto non conviene nemmeno provare l’innesto…

  • Gianni

    Ciao Angelo, scusa il ritardo. La parte innestata (il nesto) mantiene le proprie caratteristiche e non viene influenzata da quelle del portainnesto. Quest’ultimo assicura peru00f2 al nesto una maggiore resistenza alle condizioni atmosferiche estreme, agli attacchi di malattie e parassiti e una crescita piu00f9 vigorosa e una produzione maggiore. A presto

  • Anonimo

    Ciao Antonio,

    sarei interessato anche io alle piantine di solanum…la mia mail è danielerusso@inwind:twitter .it ma dato il tuo nome e cognome sembri proprio essere delle mie parti,quindi potrei venierle a prendere a mano,io sono di Gragnano…fammi sapere grazie mille!

    Daniele