Qualche tempo fa, durante una passeggiata, mi sono imbattuta in una pianta tappezzante e strisciante caratterizzata da piccole e fitte foglie “cicciottelle” (che per questo tradivano un’origine “succulenta”) un po’ allungate che ricalavano su un muretto in pietra lungo una stradina di campagna e che ha attirato la mia curiosità. Soprastanti le foglie, di colore verde scuro, sbucavano qua e là dei fiori color fucsia intenso con petali quasi filiformi e con un diametro di 2-3 cm.
La curiosità è quindi aumentata, non ho resistito e ho “rubato” qualche talea che ho provveduto a ripiantare nell’aiuola sopra al muretto di casa mia e addirittura all’interno di un intestizio del muro.
Nei primi tempi ho ovviamente annaffiato affinché la pianta attecchisse e spuntassero le radici, che in verità hanno impiegato veramente poco tempo per svilupparsi; già nella stessa estate le piccole piantine, sistemate a distanza di circa 5/10 centimetri l’una dall’altra, erano triplicate e vistosamente cresciute fino a ricalare sul muro e anche i fiori hanno iniziato a spuntare e ad avvicendarsi fino a ottobre inoltrato.
Non conoscendo la pianta ho temuto che l’inverno (che dalle mie parti può arrivare tranquillamente a 7-8° C sotto zero), potesse arrecare danni irreparabili per cui ho disteso sull’aiuola un letto di foglie ed ho aspettato.
Nella primavera successiva ho estirpato le parti che si erano seccate e ai primi raggi di sole, la pianta ha ricominciato a crescere in maniera esponenziale regalandomi già a fine aprile i primi timidi fiori. Nell’estate l’esposione è stata clamorosa: la fioritura era talmente esuberante che quasi non si vedano più le foglie e anche la piccola pianta sistemata nella fessura del muro ha fatto dignitosamente la sua parte.
A questo punto, appurato che non si trattava di una pianta stagionale, ho fatto una piccola ricerca su Internet e ho scoperto il suo nome: trattasi della Delosperma cooperi.
È una pianta della famiglia delle Aizoaceae, originaria del Sudafrica, perenne, striscinate, adatta per creare giardini rocciosi, bordure e per essere coltivata anche in vaso. Come spesso succede su Internet però ho trovato schede colturali contrastanti (c’è chi sostiene che non resiste al freddo, chi viceversa sostiene che è molto resistente ecc…), per cui vi riporto semplicemente la mia esperienza.
Sicuramente la Delosperma cooperi ama le posizioni soleggiate e infatti la sera i fiori si chiudono per riaprirsi la mattina successiva appena lambiti dai primi raggi del sole, per cui è tendenzialmente da sconsigliare l’esposizione a Nord e la cotivazione in zone ombreggiate. Il terreno deve essere ben drenato e la pianta deve essere annaffiata solo quando la terra risulta asciutta anche nello strato sotto la superficie, (d’estate, e in pieno sole, io l’annaffio ogni tre/quattro giorni), comunque, secondo la mia esperienza, in piena terra la D. cooperi resiste anche per più giorni all’asciutto senza subire danni. La concimo una volta al mese, con un fertilizzante universale per fiori liquido.
Visto il bel risultato successivamente, a primanera, ho provato a mettere qualche talea in vaso e devo dire che con qualche accorgimento in più, ho ottenuto una bella pianta che anche quest’anno mi regalerà senz’altro una splendida fioritura. Ovviamente in vaso le condizioni e le esigenze della pianta sono diverse, per cui le annaffiature estive devono essere più frequenti, (annaffio a giorni alterni) così come le concimazioni che effettuo ogni quindici giorni. Per farle superare l’inverno ho semplicemente accostato il vaso ad una parete della casa e, nonostante gelate e nevicate abbondanti, la pianta è ancora in piena forma.
In conclusione posso affermare che, in base alla mia esperienza, la D. cooperi è una pianta bella, facile da coltivare e pure resistente.
Buona coltivazione!