melogranoLeggo un bel post, sul blog Muoversi Insieme, dedicato alle piante aromatiche in generale, anche Luisa ha già parlato della Salvia officinalis e anch’io ci tornerò sopra molto presto per vantarne le sue proprietà medicinali, nel frattempo voglio parlarvi delle interessanti qualità terapeutiche del Melograno.

Il Melograno, noto anche in gergo come “pomo saraceno” è un piccolo albero alto fino a 4 m., cespuglioso con rami rigidi e spinosi. È nativo dell´Asia occidentale e si è poi diffuso rapidamente in tutta l’Africa settentrionale ed in particolare in tutti i paesi mediterranei, dalla Turchia alla Spagna. Coltivato dai romani è oggi presente in Italia sia spontaneo sia coltivato.
Della famiglia delle Punicaceae l’ unica di una certa importanza economica è la Punica granatum che si è diffusa come pianta coltivata in occidente e nelle regioni tropicali e sub-tropicali.
Per approfondire il discorso sul melograno, la sua storia e la sua coltivazione vi rimando ad un post precedente di Gianni, quello che preme a me analizzare sono le sue proprietà fitoterapeutiche.
Dai fiori ermafroditi, di colore rosso vermiglio, che sbocciano tra maggio e giugno, si sviluppa il frutto, detto balausta, che matura in autunno, tra settembre e ottobre ed è da questo frutto che se ne traggono i benefici effetti.
4000 anni fa gli Egizi conoscevano le vantaggiose proprietà del melograno apprezzato per la sua efficace azione vermifuga.
Le ricerche condotte dal biochimico Michael Aviram presso il Lipid Research Laboratory del Medical center Rambam di Haifa, in Israele, ma anche da altri importanti studi, hanno confermato che il frutto del Melograno è ricco di flavonoidi, antiossidanti che proteggono il cuore e le arterie e che ha proprietà antitumorali derivate in particolare dall’ acido ellagico (tannino vegetale), di cui sono ricchi anche fragole, noci e lamponi. Per quanto riguarda i flavonoidi, il melograno insieme ad altri alimenti come il vino rosso e l’olio di oliva, contiene queste sostanze in grado di aggredire i radicali liberi e rallentare i processi ossidativi alla base dell’arterosclerosi e di altre malattie cardiovascolari. L’alta concentrazione in sostanze antiossidanti rendono gli estratti di Melograno un valido aiuto per contrastare lo stress ossidativo dell´organismo e prevenire alcune importanti patologie, quali ad esempio l’ipercolesterolemia e l’arterosclerosi, oltre alle tradizionali proprietà antibatteriche, antiossidanti ed astringenti.
In qualità di fenolo, l’acido ellagico possiede proprietà che lo rendono capace di interagire con gli aspetti del metabolismo cellulare dei mammiferi che partecipano allo sviluppo del tumore. Numerosi studi hanno mostrato che l’attività anticancerogena dell’acido ellagico è efficace su molti fronti. La grande maggioranza di questi si è concentrata sulla fase di iniziazione del processo della carcinogenesi, indotta da sostanze cancerogene ed ha coinvolto animali da esperimento. Un interessante studio condotto su ratti ha evidenziato le virtù gastroprotettive dell’estratto di melograno. La tradizione ritiene il Melograno una pianta sicura e ben tollerata. Gli studi indotti non riportano tossicità, non sono riportati effetti collaterali e non ci sono controindicazioni particolari, eccetto per l’ipersensibilità individuale.
Il consiglio è di mangiare il frutto, ma in mancanza di esso si può tranquillamente berne il succo concentrato contenente le stesse sostanze antiossidanti.

  • fasnic

    salve, io ho un problema con il melograno nel senso che non riesce a portare a termine la maturazione del frutto.dunque il melograno ha circa 7 anni fa tanti fiori al momento che il frutto comincia ad ingrossare fino alla dimezione di una noce casca in terra. può cortesemente darmi un suggerimento come uscirne fuori. grazie nicolò

  • Ilredeifrutti

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