Paul PolakPompe di bambù per irrigare i campi in Bangladesh, urea seminata col riso per raddoppiare il raccolto, minifiltri per sterilizzare l’acqua, borse per immagazzinare l’energia del sole: cosa hanno in comune queste cose? semplice, sono tutte invenzioni promosse e diffuse da Paul Polak, geniale filantropo canadese che con la sua IDE (International Development Enterprise) ha contribuito, tramite tecnologia low cost ed eco-compatibile, a togliere dalla fame milioni e milioni di persone in paesi, tra gli altri, come il Bangladesh, la Cambogia e il Nepal e che domani a Firenze verrà insignito de Il Monito del Giardino, prima edizione del premio internazionale che ambisce a diventare un punto di riferimento per la difesa degli equilibri ecologici della Terra.

Il premio, voluto dalla Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron e dall’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, si svolgerà nell’incantevole scenario del Giardino Bardini tornato al suo splendore dopo un attento restauro durato quasi cinque anni.
La giuria, presieduta da Philippe Daverio, premierà, oltre a Polak (che riceverà 30.000 euro), anche:
Giulia Maria Crespi, per il suo impegno quarantennale, tra Italia Nostra e il Fai, in difesa dei monumenti e dei paesaggi italiani;
Giovanni Sartori, per i suoi scritti dedicati alle tematiche ambientali;
Paolo Galeotti, per la sua opera di giardiniere sperimentatore oltre che agronomo della villa Medicea di Castello.

Ma perché un nome così per un premio? le fioriture anticipate, le migrazioni degli uccelli sempre più ritardate insieme a una moltitudine di inquietanti messaggi provenienti dalla natura sono appunto un monito che ci dovrebbe far riflettere una volta di più sul nostro impatto sulla terra e di come invertire una rotta sempre più pericolosa.