Frutta e verdura di stagione: i prodotti di settembreParlavo ieri di quanto c’è poco da stare allegri per i mutamenti climatici che sta subendo la terra e di quello che, nel nostro piccolo, possiamo fare di concreto per invertire la rotta e ridare speranza al futuro della terra e quindi al futuro di tutti noi.
Un primo passo importante in questo senso è sicuramente quello di riallineare le nostre abitudini alimentari ai ritmi delle stagioni (è vero: quel che resta delle stagioni…). È bene ricordare infatti che, contrariamente a quello che cerca di farci credere il mercato, non esiste un’unica stagione in cui è possibile trovare praticamente tutta la frutta e la verdura disponibile ma, da sempre, esiste un’alternanza di prodotti che crescono e maturano in armonia con la natura che li produce al ritmo delle stagioni.
Ok, siete scettici e pensate che dopo tutto questo comportamento non serva a un granché? Ecco un esempio:

Siete al supermercato e nel reparto frutta e verdura vedete delle grosse, rosse, lucide e invitanti ciliege, scatta un meccanismo nel vostro cervello e non potete fare a meno di acquistarne, che so, 1 kg. Ecco, quelle ciliegie con ogni probabilità vengono dall’altra parte dell’oceano, hanno percorso più di diecimila chilometri per arrivare nel vostro supermercato, hanno consumato 6 kg di petrolio per essere inifine acquistate da voi a prezzi esorbitanti; o ancora quelle attraenti fragole in bella mostra provengono probabilmente dal Sudafrica, hanno viaggiato per ottomila km e hanno bruciato qualcosa come 4,5 kg di petrolio. Solo due degli innumerevoli esempi che tutti i giorni si verificano ma che, moltiplicati per la mole di merce scambiata ogni ora nel mondo, cominciano a dare un’idea dell’inquinamento che tutto ciò causa. Il tutto per soddisfare dei desideri non reali ma spesso indotti dal mercato.
Converrete con me dunque che è giunta l’ora di riflettere sulle nostre scelte e cominciare a fare una spesa consapevole e rispettosa dell’ambiente. I vantaggi poi sono indubbi e non si limitano solo alla (notevole) riduzione di inquinamento: innanzitutto vi troverete a consumare prodotti più buoni e saporiti perché cresciuti e consumati nel loro periodo naturale; e poi molto più economici, perché la frutta e la verdura di stagione, presenti in abbondanza, hanno i prezzi molto più bassi della merce fuori stagione.
Tantopiù che ancora a settembre la scelta dei prodotti rimane molto ricca e varia e quindi quando meglio di ora è il momento di cominciare a cambiare le proprie abitudini aliemntari? Visto che verranno periodi di scelta minore in questo periodo scatenatevi con:

Frutta
cocomero;
fico;
fico d’india;
mela;
melagrane;
melone;
mirtilli;
more;
pera;
prugna;
pesca (compresa quella a pasta bianca);
pesca noce;
lampone;
ribes;
uva;
uva spina.

Verdura
bietola;
cavolfiore;
cavolo cappuccio;
cavolo di Bruxelles;
cavolo verza;
carote;
cetriolo;
cicoria;
cipolla;
fagioli;
finocchi;
lattuga;
melanzana;
patate;
pomodoro;
peperone;
piselli;
ravanello;
rape;
rucola;
scalogno;
zucchina.

  • ugo pagliai

    Buongiorno, vorrei sapere una volta acquistata della verdura fresca entro quanto tempo massimo va consumata? Grazie

  • Ciao Ugo, bella domanda, direi che dipende, in questo periodo la verdura si mantiene anche per una settimana e oltre: mia madre si rifornisce una volta alla settimana e spesso consumiamo anche verdure “vecchie” di 10 giorni o più; addirittura, per problemi di spazio, ha da molto tempo preso l’abitudine di piazzare alcune verdure (specialmente quelle a foglia larga) sul davanzale di un’ampia finestra piazzata a nord: meglio del frigorifero! A presto