Zelkova nireHo ricevuto una mail (con allegata la foto che vedete qui sopra) da una lettrice di Florablog che scrive:

Ciao sono Claudia,
un’appassionata di bonsai nonchè la più grande assassina di essi… infatti nella mia carriera ne ho già fatti morire 2… un 3° è per la via ma la sua volontà di vivere è più forte del mio pollice marcio… quindi sembra si stia riprendendo…
Purtroppo per questa categoria di pianta, me ne è stato regalato un altro, un bellissimo ZELKOVA NIRE di 10 anni… vi dico solo che è 4 giorni che è tra le mie mani e sta già cominciando a perdere le foglie…
HELP ME anzi HELP ITS…

vi spiego alcune cosette… l’ambiente in cui sono costretta a tenerlo è il mio ufficio… è un ambiente molto illuminato con una temperatura che si aggira in media intorno ai 25-30° d’estate… d’inverno dipende un pò..
lo tengo sulla scrivania, quindi all’interno..
sapete per favore darmi qualche consiglio per la sopravvivenza?
Non voglio più essere un assassina!!!!
Grazie a tuttiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
“SAVE THE BONSAI”

Cara Claudia, in attesa che Stefano intervenga con la sua solita competenza, forse posso esserti d’aiuto anch’io che di bonsai so poco o niente e per farlo non devo andare molto lontano…


Zelkova nire
è un’essenza piuttosto robusta e non dà grossi problemi.  È una pianta da esterno e se non ha riposo invernale dopo un paio di anni la puoi salutare… occhio quindi a tenerla in ufficio (con quelle temperature poi…) perché è molto importante che non vegeti durante l’inverno. La perdita di foglie molto probabilmente è dovuta allo stress che la pianta ha subito.
Se vuoi comunque informazioni più dettagliate su come coltivarla leggi su questo blog le regole generali nella categoria Bonsai e, visto che il genere Zelkova appartiene alla famiglia delle Ulmaceae, penso di non bestemmiare troppo se ti consiglio di seguire questa scheda come riferimento per la sua coltivazione, giusto Stefano?

  • Stefano

    esatto!!! La Zelcova e l’olmo cinese sono all’incirca la stessa essenza, per cui ti puoi basare sulla scheda che ho pubblicato tempo fa. Sei stata fortunata perchè ti hanno regalato un’essenza robusta, difficile da far morie!!
    La perdita delle foglie è una reazione più o meno fisiologica di un bonsai che viene spostato da un ambiente a un altro (all’interno poi!). Comunque Claudia non ti allarmare subito e cominciare a fargli mille cure: peggioreresti le cose e basta. Innanzitutto controlla la terra del vaso (di solito è un mattone di argilla, ma talvolta è buona, soprattutto per i bonsai della “Crespi” o del “Franchi”), togli quel velo arancione e il fiocco di rafia attorno al tronco. Se escono radici dal buco sotto al vaso, rinvasalo in un bel vaso capiente (per il terriccio vedi la scheda!) liberando i capillari dal terriccio vecchio (circa 1/3 del pane); altrimenti dagli solo un attimo il tempo di ambientarsi al nuovo luogo, non lo “ubriacare” di acqua e attendi il rigonfiamento delle gemme. Anche quello che ha detto Gianni sostanzialmente è giusto: l’olmo tendenzialmente viene considerato albero deciduo da esterno, ma se lo vuoi sulla tua scrivania devi solamente adattare la sua coltivazione come se fosse in una serra. Il bonsai quindi non subirà la stasi vegetativa tipica delle piante, ma bensi’ vegeterà tutto l’anno, anche se più lentamente in inverno. Se hai l’aria condizionata o il riscaldamento ricordati di nebulizzarlo tutti i giorni oppure metti un sottovaso con argilla espansa mantenuta umida, per assicurare una buona umidità dell’aria che limita anche l’evapotraspirazione delle foglie.
    Buon Bonsai!!!