L\'arte vegetale di Ju Duoqi
Della serie: non è proprio il caso di dire “con l’arte non c’entra un cavolo”
Quando si parla di frutta e verdura di solito, per descriverle, usiamo aggettivi come nutriente, buono, squisito, salutare e così via ma da un po’ di tempo a questa parte possiamo aggiungere anche artistico.

E non mi riferisco solo ai sorprendenti paesaggi di Carl Warner, ma al lavoro di una giovane artista cinese, Ju Duoqi che al posto della solita tavolozza dei colori usa frutta e verdura e assemblando vegetali vari ricrea alcuni dei più famosi quadri della storia dell’arte.

Usando i prodotti alimentari della cucina cinese come tofu, cavolo, zenzero, radici di loto, cipolle, patate melanzane ecc. Ju Duoqi ricostruisce opere di Picasso, Van Gogh, Klimt, Warhol, Leonardo, e Delacroix ma così facendo le reinterpreta e gli dona un nuovo significato, spesso ironicamente spiazzante. Così “La Libertà che guida il popolo di Delacroix” diventa “La Libertà che guida le verdure”, “La zattera della Medusa” di Géricault si trasforma ne “La zattera delle radici li loto”“Il bacio” di Klimt in “Il bacio dei ravanelli” e via dicendo in un continuo gioco creativo e intelligente di rimandi, citazioni e parodie. Una volta assemblate le sue opere, va detto con molta pazienza perché spesso le verdure devono essere prima cucinate, prima le fotografa e poi le mangia restituendo al quadro il suo naturale ruolo di cibo. E allora se passate da Pechino entro il 24 gennaio 2009 recatevi al Paris-Beijing Photo gallery, vi aspettano, tra gli altri, la Mona Lisa, La Cena di Leonardo Da Vinci, il sogno di Pablo Picasso e la Marilyn Monroe di Warhol: li mangerete con gli occhi!

Se volete vedere altre immagini di Ju Duoqui potete trovarle su China.org.cn mentre su Guardian potete vedere un video dell’artista all’opera.
L\'arte vegetale di Ju Duoqi

  • arte povera? Di sicuro è ingegnosa fantasia.

  • Ciao Anna Maria,
    hai ragione, molto fantasiosa e molto creativa e poi, se alla fine se le mangia, anche gustosa!
    A presto