L\'azalea della ricerca
In occasione della Festa della Mamma, domenica 10 maggio 2009, in oltre 3.000 piazze d’Italia potrete comprare l’Azalea della Ricerca, iniziativa organizzata dall’AIRC per la raccolta di fondi destinati alla ricerca sui tumori femminili. Cosa buona e giusta, sia per aiutare la ricerca (in Italia si sa, sempre a corto di fondi) sia per portarsi a casa una bella pianta di azalea, da affiancare alle altre in giardino o, se mai fatto, da coltivare per la prima volta. Se appartenete a quest’ultima categoria, ecco alcuni consigli utili per una corretta coltivazione.

Azalea o rododendro? la questione è vecchia quanto la classificazione e ha origine proprio da Linneo che creò i generi rododendro e azalea che vennero in seguito riuniti secondo la teoria dei sottogeneri (otto in tutto) di cui uno è quello delle azalee mentre il genere vero e proprio è ritenuto il Rhododendron (dal greco rhodon, rosa e dendron, albero).
In ogni caso e in generale (anche se poi ci sono le eccezioni) si distinguono perché le azalee sono per lo più piccoli arbusti che perdono le foglie durante l’inverno e i loro fiori hanno di solito 5 stami, mentre i rododendri sono di dimensioni maggiori (anche veri e propri alberi), sono sempreverdi e hanno come minimo 10 stami. Genere o sottogenere che sia non sono difficili da coltivare purché si rispettino tre regole fondamentali, pena la morte sicura delle malcapitate che hanno un difetto: non sopportano le mezze misure, o si fa come vogliono loro o niente.
Piante originarie dell’Europa, dell’Asia e America, un gran numero di rodondendri e azalee proviene dalla zona del tetto del mondo ovvero dalle montagne di India, Tibet e Cina, regioni che hanno in comune un clima fresco e umido e terreni ricchi di humus. Ed eccole appunto le nostre tre regole ovvero: terreno, clima e umidità.
Il terreno ideale per la coltivazione di queste piante è un terreno a Ph acido e ricco di humus e sostanza organica. Terreni calcarei sono una tortura, così come l’acqua calcarea con la quale non dovrebbero essere bagnate. Altra caratteristica del terreno è che deve essere piuttosto sciolto e non deve permettere il ristagno dell’acqua, poco gradito dalle piante; sia in vaso che in piena terra assicurate loro un buon drenaggio.
La seconda regola è il clima: se piazzate le vostre azalee in terreni, terrazzi o cortili esposti a sud non fate niente di buono. Preferite zone fresche e a mezz’ombra possibilmente sotto alberi con chioma fitta ma non troppo, in modo tale da smorzare i raggi solari ma assicurare comunque alle piante la luce necessaria. Se coltivarle sotto gli alberi non è possibile usate dei teli ombreggianti con percentuali di oscuramento da scegliere a seconda del clima.
Terza e ultima regola: l’umidità. Se la zona di coltura possiede questa caratteristica, azalee e rododendri cresceranno prosperi e rigogliosi altrimenti è necessario, nei periodi più caldi dell’anno, bagnare spesso e abbondantemente le piante, soprattutto se coltivate in vaso, non lasciando mai asciugare completamente il suolo. Nel periodo estivo poi bagnate le foglie almeno un paio di volte la settimana.
Altro aspetto importante, la concimazione. Se le piante sono coltivate in un buon terriccio ricco di humus non è un problema assillante, basterà del normale concime liquido da somministrare ogni due o tre settimane. Occhio all’ingiallimento delle foglie, dovuto a clorosi, risolvibile di solito somministrando un ammendante a base di ferro. Non molto altro da aggiungere: la potatura non è quasi mai necessaria, solo nel caso in cui le piante tendano ad allungarsi troppo, in quel caso potrà essere effettuata una potatura leggera tagliando in diagonale i rametti sopra un bel nodo; ricordatevi, a fine fioritura, di rimuovere i fiori appassiti, eviterete alla pianta l’inutile sforzo di produrre i semi.
Vai! con queste tre semplici regole non vi resta che comprare l’azalea: da questa pagina potete trovare la piazza più vicina a voi dove acquistarla.
Buona Ricerca e buona coltivazione.