Solanum torvum, è tempo di melanzane

Con mio grande piacere Giuseppe Marino torna a scrivere a Florablog e lo fa per farci sapere a che punto sono i suoi innesti su Solanum torvum. Ottimo punto direi, a giudicare dalle belle foto che illustrano ancora una volta l’estrema versatilità di questa pianta di cui Giuseppe è profondo conoscitore. Vi lascio allora a leggere il suo intervento e soprattutto a vedere la galleria di immagini che in me ha suscitato molta ammirazione e un pizzico d’invidia.

Se volgiamo lo sguardo indietro di qualche mese non possiamo non ricordare il susseguirsi delle perturbazioni che hanno interessato l’intero territorio nazionale, causa del ritardo della produzione orticola stagionale con le conseguenti refluenze negative sul mercato a carico di tanti imprenditori del mondo agricolo. Ed infatti, proporre sul mercato una primizia, ancor più di stagione, biologica e nel periodo giusto, equivale all’ottenimento di maggiori vantaggi economici rispetto ad una produzione tardivamente prodotta e messa sul mercato. Il conseguimento di tali obiettivi  per coltivazioni  extra tunnel è praticabile ed aggiungo soltanto col solanum torvum. Ed è a questo punto, in linea con le “direttive” di codesto blog e  giacche i lettori ben conoscono la pianta in questione, precisare che i due arbusti di solanum torvum (università viterbese della Tuscia) rappresentati nel post “albero delle melanzane-pomodoro, facciamo chiarezza”, nulla hanno a che vedere col solanum torvum  portainnesto dell’albero con i tre ortaggi, ne tanto meno esistono in commercio piante innestate su questa specie. Come ho avuto modo di riferire in precedenti interventi, trattasi invece di una selezione di s.t. denominata Espina sulla quale molti vivai eseguono innesti di melanzane ottenendo piante più resistenti alla fusariosi, verticillosi etc.
Ebbene, come più volte detto in altre circostanze, al di fuori di codesto blog, quando il contadino mette a dimora le sue piante, le mie sono già fiorite. Ed andando più avanti : quando le sue sono fiorite, io già raccolgo!!! e cosa raccolgo?
vediamolo insieme.
Qualcuno dei lettori avrà osservato le foto allegate a “L’albero delle melanzane… e dintorni” in cui vengono ritratte, tra l’altro, alcune piante di melanzane prevalentemente in prima fioritura;  a distanza di un mese, vengono riprodotte le foto delle stesse piante con i relativi ortaggi di seguito elencati: durona di Sicilia a calice nero (la mia preferita, non assorbe olio ); melanzana comune a calice verde (speciale per parmigiana); mirabelle (fantastiche per caponata); tunisina (ottima arrostita con olio, menta , aglio e qualche goccia di aceto); bianca (superlativa, passata in uovo, pan grattato e fritta); dimenticavo, ma era sottinteso: quelle che vedete sono rigorosamente biologiche!!!
Augurando buone vacanze a Te, Gianni e a tutti i Lettori di FloraBlog, invio i più cordiali saluti.
Giuseppe Marino.

  • peppe

    come posso contattare giuseppe marino ??
    un’e-mail ??

  • peppe

    un’altra cosa : io ho trovato una pianta selvatica di solanum (è grandissima) mica posso fare delle talee??

  • francesco

    x il signor Peppe . Se Lei ha “trovato” questa pianta di S.T grandissima, l’invenzione dove del signor Marino dove sta?
    Grazie signor Peppe per la sua testimonienza.
    Certo che può riprodurla a talea ed in qualsiasi mese dell’anno, ( da marzo ad ottobre in campo aperto ) negli altri mesi al riparo dall’intemperie .
    Un saluto francesco.

  • mary

    ciao Gianni. sono interessata ricevere i tuoi semi di Solanum torvum.
    Se vuoi ti posso mandare la busta con i sacchettini per i semi e i francobolli per la spedizione CI CONTO GRAZIE MILLE! Mary

  • peppe

    x Francesco
    grazie per avermi risposto francesco …
    già ci conosciamo (mi hai fatto avere le piantine di s.t. tramite un tuo amico) ti ricordi ?? ho chiesto aiuto in questo blog perchè tu non mi rispondi più alle e-mail … non so perchè ..
    comunque nelle talee devo mettere qualche ormone radicante??

  • francesco

    X Giuseppe. ( di Palermo ? )
    Chiedo scusa se non riesco al momento a ricordarmio di te per il semplice motivo che ho spedito o fatto avere tantissimi semi, piantine o talee di S.T. a circa 1000 persone .
    Sono rintracciabile al solito indirizzo di posta elettronica o al numero di telefono che hai . Nessuno ormone. Per facilitare la crescita delle radici puoi immettere i rametti in un bicchiere alto circa 20 cm che dovrai mantenere sempre pieno di acqua. Se userai un bicchiere di vetro vedrai spuntare le radici . Ciao Francesco

  • peppe

    x Fancesco
    grazie mille Francesco sei sempre il migliore.
    si di Palermo, con il tuo amico ci siamo incontrati nella stazione di servizio, ti ricordi ?

  • Premesso che non ci so fare molto,
    come posso fare a coltivare dei bei Solanum Torvum in un grosso vaso e farci le talee per melanzane e pomodori?
    p.s.: non dispongo dei semi!@!
    pps: non ci saranno effetti collaterali sulla salute di chi si
    nutre degli ortaggi, a causa di una simile commistione tra piante?

  • Ciao Ciro, come vedi Giuseppe riesce a coltivare il S. torvum in vaso, che deve essere bello grosso, annaffiarla spesso e concime costante.
    nessun rischio, nessun pericolo, zero effetti collaterali, del resto, se innesti un susino selvatico dopo che fai, non mangi i deliziosi frutti? ;-)

  • oronzo

    Francesco sei un grande ! ( ma non del G8 )

    Concordo. Si tratti di pianta a scopo ornamentale e non per combattere la fame nel mondo, perché se così fosse stato , “l’inventore” avrebbe ottenuto, all’Aquila , un posto al centro tra Barack Obama e Silvio Berlusconi . Consentitemi di dire che mi viene da ridere al pensiero che detto signore, ad oggi , non ha smentito, almeno sui blog del sito della florablog , quanto indebitamente attribuitogli dagli organi d’informazione, ed al contrario persevera .

    Come telespettatore non riesco a spiegarmi come mai ottiene gratuita pubblicità sul T.G. 5 , mentre piccole aziende che ne avrebbero bisogno, non se lo possono permettere e devono spendere fior di quattrini.

    Interessante quanto scritto da Francesco sul blog Piante e alberi di melanzane ( e pomodori…) che oggi ho letto .

    Mi domando ancora: cosa ne pensano le “IENE” dell’invenzione ? . Spero di scoprirlo presto.

    Saluti, Oronzo .

  • Mi permetto di dissentire parzialmente sul solo scopo ornamentale. Forse è vero che nella forma ad albero il S. torvum non ha funzioni aggiuntive (se non cogliere i prodotti senza chinarsi…) ma è bene ricordare che da quando questo portainnesto è stato introdotto sono stati, nella grossa produzione, eliminati prodotti molto nocivi come il bromuro di metile, usati nella lotta ai patogeni e ai nematodi, ottenendo in sostanza piante di pomodori e melanzane molto più resitenti anche alle condizioni climatiche estreme come il caldo infernale dell’ultimo decennio.

  • oronzo

    Carissimo Gianni, chiaramente la mia affermazione circa lo scopo ornamentale è riferita “ all’albero delle melanzane” e non alla S.T. innestata bassa . A conforto di ciò è logico considerare che:
    1.sebbene l’innesto in questione, per come da te stesso detto , viene praticato a scopo industriale da epoca remota solo su piante basse
    2.non si ha notizia dell’esistenza, su tutto il pianeta, di piantagioni di S.T. innestate ad albero;
    3.la chioma “dell’albero delle melanzane” ingombra un quoziente di terreno paro o di gran lunga superiore a quello necessario per coltivare 30 piante basse della stessa tipologia che nel complesso rendono di più;
    4.“l’albero delle melanzane” necessita di frequenti e abbondanti annaffiature a differenza delle piante basse e teme il freddo .

    Saluti

    P.S. a mio parere avresti dovuto pretendere (perché, l’unico ad avere dato inizio ad una così interessante discussione, dopo avere raccolto la mia smentita circa l’invenzione attribuita erroneamente al signor geometra ), spiegazioni dal signor Marino Giuseppe prima di dargli voce sul tuo sito

  • Sai perché non ho chiesto spiegazioni? perché l’argomento della paternità mi appassiona davvero pochissimo, per non dire per niente… mi interessano la pianta, la tecnica, i risultati che si ottengono e in questo, converrai con me, Marino ha poco da imparare.

  • oronzo

    Mi dispiace Gianni , ma “l’inventore” non sta insegnando alcunchè a nessuno;per me è come la scoperta dell’acqua calda . A me preoccupa il fatto che “l’inventore” si stia facendo pubblicità utilizzando i mass media e si corre il rischio che qualcuno possa davvero credere che questo sia il Salvatore del Mondo , con rifererimento ai problemi della Terzo Mondo.
    Pertanto dissento in toto da quanto da te asserito.
    Mi dispiace!

  • Non ti dispiacere, nel senso che è una cosa normale, ci possono essere posizioni concordi o diverse, pure contrastanti, ma è il bello dialettica, secondo me si cresce più nel contrasto che nel consenso, ma è un discorso che ci porterebbe lontano…
    Tornando al merito della questione, so che al sud c’è molta più cultura rispetto a questa pianta ma, e qui tradisco tutta la mia ignoranza, fino all’uscita della notizia io quasi la ignoravo (sapevo del suo utilizzo negli innesti ma stop, finita lì), per il resto ripeto la mia scarsa attenzione al tema dell’inventore e come sempre dò spazio a tutti quelli che vogliono contribuire all’argomento e più in generale ai temi cari a questo blog, l’unica regola, e per questo modero i commenti, è che non si scada nell’offesa gratuita. Detto questo rispetto pienamente la tua opinione a riguardo e, se ne hai tempo e voglia, ti chiedo di portare un contributo pratico all’argomento Solanum torvum: le mie piantine stanno crescendo a vista d’occhio e per la prossima primavera mi voglio far trovare più che pronto! Grazie del tuo contributo e a presto

  • oronzo

    Gianni qui non si vuole offendere nessuno.
    Se insisto è perchè ci tengo a che la verità trionfi.
    Mio nonno (che come ho detto in altri post è vissuto sino a 92 anni) , mi diceva sempre ,”Nella vita ci vuole un po’ di umiltà ….”
    Pertanto Gianni , qualcuno qui ha peccato di umiltà’!!!!
    Sai che ti dico ?”Alle Iene l’ardua sentenza “!
    Un abbraccio!

  • giuseppe

    Da un bel po di tempo non sentivo odore di bruciato; pensavo che qualcuno si era già guarito dalle “scottature procuratesi con l’acqua calda” evocata in questo blog a seguito della notizia diffusa lo scorso anno dal Tg5 sulla “invenzione dell’albero delle melanzane e pomodori” Naturalmente mi sono sbagliato! l’acqua è tornata a bollire, provocando stavolta ustioni non facilmente guaribili se non con innesti, visto il tema, di nuova materia cortico-cerebrale. Preliminarmente chiedo scusa all’autore del blog se il contenuto di questo mio intervento va al di la degli inviti che lo stesso rivolge a chiunque voglia partecipare a dare suggerimenti e consigli, ed avrei preferito, anche in considerazione dei miei impegni di lavoro che mi consentono pochissimo tempo libero, non rispondere, come sino ad ora fatto, a polemiche inutili ed insulti vari. Se i commenti che precedono avessero interessato soltanto lo scrivente, in tal caso avrei fatto cuocere il sig. Oronzo nel suo brodo, ma dal momento che ce n’ha anche per il conduttore, che sicuramente non ha bisogno della mia difesa, allora ho ritenuto opportuno.
    Vorrei farmi interprete del pensiero di Gianni, ma lui essendo persona troppo educata, gentile e garbata, difficilmente si mostrerà scortese al “suo pubblico”, anche se qualche volta non commetterebbe peccato se lo facesse! è a casa sua e ne ha la piena facoltà.
    Condivido che ho poco da imparare in tema di solanacee ed ASSOLUTAMENTE NIENTE da gente come il sig. Oronzo che mostrando la sua incoerenza con quanto dallo stesso affermato in un suo precedente commento del 08/02/09 ove “diciamo che l’amico Giuseppe è stato più lungimirante di me, Francesco e tanti e tanti altri. . . . . . . . . . . . . . Forse al posto di Giuseppe anch’io avrei fatto lo stesso,” continua a perseverare su argomentazioni su cui non ha la ben che minima competenza ed infatti anche gli orfani di mente,( non è il suo caso che di cervello ne avrà in abbondanza) capiscono l’importanza dell’albero che può essere coltivato nel terrazzo di casa o balcone, (a proposito stamattina è uscito un articolo sul Giornale di Sicilia su questo tema e probabilmente stasera andrò in onda sul Tgs); tutti sanno che gli innesti eseguiti dalle aziende agricole vengono praticati su una selezione del solanum torvum che si chiama ESPINA che NULLA ha che vedere con il S.T. portainnesto dell’albero con più ortaggi di cui mi vanto essere l’esclusivo autore; che irrigare una sola pianta che porta diversi innesti è più pratico ed economico rispetto a 4 o5 piante; che gli innesti possono eseguirsi nelle parti basse del S.T. come mostrato in precedenti interventi.
    Caro Oronzo, confido nella tua fine intelligenza, facendoti una domanda per dissipare il tuo scetticismo sulla utilità del solanum torvum per contribuire sia pure in piccolissima parte a combattere la fame nel terzo mondo; come sai il s.t. in natura produce bacche incommestibili ; se ai solanum t. sparsi anche nel terzo mondo anziché far produrre queste bacche si fanno produrre melanzane e pomodori, le nuove piante sia che siano alberi o arbusti possono contribuire a risolvere qualche piccolo problema di alimentazione? Non avere fretta a rispondere! la risposta puoi darla direttamente al pubblicodi florablo . Intanto puoi continuare ad ironizzare con me e sul G8, devo darti però una notizia che sicuramente non ti farà piacere ed avrà l’effetto di aumentare la temperatura della tua acqua calda. A fronte di una e-mail che ho inviato a maggio alla Casa Bianca, ne ho ricevuto ben 8 dalla White House di cui 3 a firma di Barak Obama ed una a firma dalla First Lady Michelle Obama; chissà se in futuro non arriverà quella giusta!!! Saluti a Tutti. giuseppe marino

  • Ciao a tutti, vorrei dire a Giuseppe, che non è vero perchè il porta innesto produce frutti immangiabili anche i frutti dell’innesto deveno essere immangiabili. Per esempio al mio paese per innestare le ciliegie, si preferisce usare un albero selvatico di cui non conosco il nome in italiano (in dialetto lo chiamiamo NIGRO) produce dei frutti grandi quanto un pisello di colore nero dal gusto amaro e schifoso, eppure le ciliegie che produce una volta innestato sono una meraviglia. Quindi vedi tu.

  • giuseppe

    E potrei vedere, ma sino ad un certo punto!
    Prima devo capire la connessione tra i due portainnesti: uno produce bacche incommestibili e, secondo la tua logica, anche il prodotto d’innesto è anche immangiabile; l’altro invece, pur producendo frutti “dal gusto amaro e schifoso”, una volta innestato produce, e ne sono convinto, ciliege meravigliose!
    Caro Carolemico, comunque la pensi o la vedi, anche se tu vivessi a Stoccolma, di melanzane “immangiabili”ne avrai di già consumate parecchie!
    saluti giuseppe marino.

  • desidero mettermi in contatto con Giuseppe Marino per chiedergli in Sicilia il portainnesto SOLANUM TORVUM dove posso trovarlo e se mi chiarisce il nome della pianta in lingua italiana e non in latino che sembra una cosa introvabile, ho lasciato la mia email e il Marino potrebbe rispondermi grazie a presto

  • scusi Signor Marino, ma il SOLANUM è forse il SOMMACCO? in lingua parlata e non in latino? mi aiuti grazie

  • giuseppe

    Sig. Paolo Rizzo, buona sera.
    Compatibilmente con le mie modestissime conoscenze, non avendo competenze specifiche e scientifiche, spero potere dare una risposta al suo quesito. Com’è noto nella letteratura scientifica, la famiglia di appartenenza delle specie botaniche viene espressa con terminologia latina; chiaramente se Lei deve comprare una pianta di gelsomino da notte non va a chiedere un “ solanum jasminoides”, cosi come non chiederebbe del “solanum licopersicum” anziché del pomodoro e via di seguito. Dette specie, come il solanum torvum, fanno parte della famiglia delle solanacee e, parlando di ortaggi, ma esistono numerose altre specie floreo-ornamentali, i più rinomati sono la melanzana, il peperone, la patata ed il pomodoro. A differenza di quest’ultimi, la cui presenza storica nel nostro Paese risale al 1500, il solanum torvum, anch’esso di origine americana, è presente in Sicilia dagli anni ’50 e probabilmente anche prima di tale periodo. Un’altra varietà di s.t. diversa e meno rustica da quella usata dallo scrivente, sin dagli anni ’80 viene adoperata come portainnesto delle melanzane, avendone con quest’ultime particolari affinità ed inoltre, per l’elevata resistenza dell’apparato radicale a patologie funginee, costituisce una efficace alternativa ai trattamenti del terreno con sostanze tossiche ed inquinanti. Non sono a conoscenza dell’italico temine relativo alla pianta da me adoperata e per quanto risulta dal prestigioso sito Wikipedia, recentemente aggiornato sulle caratteristiche appena accennate, le denominazioni “fico del diavolo”e “morella della Giamaica”, appellativi non molto noti nella dialettica orticola italiana, afferiscono alla specie di solanum torvum Swarz denominata “Espina”la quale non cresce ad albero ma a cespuglio. L’orticola che cerca può trovarla con relativa facilità in Sicilia ed altrove; se cerca su internet troverà anche qualcuno che vende i semi. Il sommaco non è una solanacea. Cordiali saluti giuseppe marino

  • Mimmo

    Salve, mi rivolgo a lei per avere notizie in merito all’innesto da praticare su un S.T. con innesto di pianta di melanzane
    (tipo di innesto) grazie .

  • giuseppe

    Gentile sig. Mimmo
    Si possono eseguire diversi tipi di innesto, la scelta dipende dalle dimensioni del portainnesto e del nesto. Prevalentemente su piante a due o quattro foglie, dopo le cotiledonari, viene eseguito il sistema per approssimazione che consiste nella unione dei tagli (a 30°o 45°) praticati sul soggetto ed oggetto. La nuova pianta costituita dall’apice vegetativo della melanzana (priva della radice) “montata” sul solanum t. (apparato radicale con breve porzione del fusto) necessita, per il periodo dell’attecchimento, di idonei sostegni costituiti da una pinzetta che tenga uniti ed aderenti i fusticini ulteriormente sorretti da un’asticella. Tale tecnica viene usata da aziende vivaistiche che su larga scala producono piante innestate tra solanacee e cucurbitacee. Condizioni essenziali alla riuscita degli innesti sono il medesimo dimensionamento del nesto e del portainnesto ottenuto mediante semine scalari e l’ambiente microclimatico. Altro sistema praticato su portainnesti adulti è quello a “corona”per l’ottenimento di arbusti o alberi di melanzane e comunque per la realizzazione di piante notevolmente più produttive, resistenti e vigorose rispetto alle comuni cultivar. Può eseguirsi anche l’innesto a gemma o scudo. In tutti i casi, ai fini di una produzione poliannuale, è necessario eseguire gli interventi su rami o fusti verdi e ricchi di linfa scartando quelli lignificati. Per un ulteriore sistema di innesto, invito il lettore a visionare su questo blog “innesto dell’anguria su zucca”.
    Cordiali saluti giuseppe marino

  • Mimmo

    Grazie Sig Marino seguiro con la massima scrupolosità quanto da lei scritto
    Cordiali saluti mimmo

  • Enrico

    Salve Giuseppe,
    sono un vivaista, ho prodotto un pò di alberelli su solanum, dopo una serie non breve di test e prove , ad oggi abbiamo raggiunto un discreto risultato e credo che inizieremo a commercializzare alcune piante in vaso la prossima primavera, il ciclo come sa è molto lungo.
    per me questo lavoro è anche una grande una passione, produciamo innesti erbacei da qualche anno ormai, e da circa 6 anni innestiamo la melanzana su s.t. che, come lei ha gia sottolineato, ha un’ affinità con quest’ultima veramente importante. Da circa 2 anni sto lavorando su questi alberelli e ad un certo punto vengo casualmente a sapere (mi ha parlato di lei un mio collega) che non sono affatto il primo….un po mi ha ferito!!!…. scherzo chiaramente, e sono contento di scoprire che più di qualcuno ha le stesse mie strane idee, anzi ne approfitto per sbirciare il lavoro già fatto in maniera peraltro eccellente davvero belle le sue piante !
    cordiali saluti enrico

  • vincenzo zeta

    Ho una pianta di S.T. alta circa m.1,60 (IN VASO)cosa posso fare per non farla morire, visto che vivo in provincia di Torino? e per innestarla, quando lo dovrei fare? se qualcuno mi può aiutare ringrazio.

  • Ciao Vincenzo, assicuragli un vaso bello grande e trova un luogo dove farlo svernare a una temperatura mai inferiore ai 5 gradi, poi a primavera farai l’innesto. A presto

  • vincenzo zeta

    X GIANNI, grazie per il consiglio e spero di riuscire a fare qualcosa, visto che questa pianta arriva da molto lontano(AUSTRALIA). Ciao a presto.

  • oronzo

    Francavilla 05 ottobre 2009

    Pregiatissimo signor Giuseppe MARINO , in risposta al Suo post datato 31 luglio 2009,mi permetto di rappresentarLe che non sono per niente incoerente, la mia affermazione nel precedente commento del 08/02/09 che qui ripeto “diciamo che l’amico Giuseppe è stato più lungimirante di me, Francesco e tanti e tanti altri. . . . . . . . . . . . . . Forse al posto di Giuseppe anch’io avrei fatto lo stesso,” è pura ironia , per come da lei stesso scritto . Anche gli altri miei interventi sono da considerare ironici, proprio perché è sin troppo evidente che l’innesto di cui parla è da tempo praticato qui sulla terra ferma e in altre parti del mondo e le assicuro non in seguito a Sue indicazioni .
    Comunque se le fa piacere vantarsi di essere l’esclusivo autore dell’innesto di più ortaggi sulla S.T. apparendo sui giornali e sulla T.V. non è un mio problema . Certo, per correttezza , considerate le numerose smentite che ha immediatamente avuto, forse avrebbe fatto meglio a specificare che il suo Vanto sull’esclusività dell’innesto in argomento è riferito alla sua zona o al massimo sull’intera Sicilia.
    Non era mia intenzione disilluderLa ma solo metterla di fronte alla realtà. Proprio per farLa continuare a sognare Le assicuro che non risponderò più alle sue dichiarazioni.
    Ad onor del vero ho cercato di giustificarLa perché convinto che fossero stati altri ad attribuirLe “l’invenzione” .
    Certo si sarà reso conto che sul web lo scoop iniziale del 2008 non ha avuto più seguito, al contrario, i numerosissimi siti che trattavano l’argomento sono stati cancellati.
    Grazie al sottoscritto e a qualcun altro che Le hanno sbattuto in faccia la realtà, si continua a parlare dell’argomento sul sito della Florablog.
    A questo punto si domandi se sono io che devo pensare .

    Referenti ossequi Oronzo

  • Facendo seguito al mio commento del 10.08.2009.
    “”Ciao a tutti, vorrei dire a Giuseppe, che non è vero perchè il porta innesto produce frutti immangiabili anche i frutti dell’innesto deveno essere immangiabili. Per esempio al mio paese per innestare le ciliegie, si preferisce usare un albero selvatico di cui non conosco il nome in italiano (in dialetto lo chiamiamo NIGRO) produce dei frutti grandi quanto un pisello di colore nero dal gusto amaro e schifoso, eppure le ciliegie che produce una volta innestato sono una meraviglia. Quindi vedi tu.””

    Cercando è ricercando sul Web ho trovato il nome della pianta di cui parlavo in quel commento, si tratta del CILIEGIO CANINO.

  • ORONZO

    INSERISCO UN INTERVENTO DEL SIGNOR MARINO SUL SITO WIKIO . RAGAZZI QUESTA SI CHE E’ COERENZA

    Giuseppe Marino (non iscritto)14/07/2009 – 18:24
    In risposta a: In Sicilia la pianta di Solanum Torvum è con – (non iscritto) – 28/06/2009 – 10:40

    Gentile sig. Santo Serraino
    Saltellando tra i vari post relativi all’albero delle melanzane ho avuto modo di leggere il suo commento su wikio del 26/06/09. Devo innanzi tutto comunicarle che le piante di solanum torvum grazie alle quali ho potuto ottenere fantastiche piante, opera esclusiva della Natura, mi sono pervenute proprio dal paese natio di suo padre, Santo Stefano di Camastra; successivamente, negli anni ’90, ho avuto l’opportunità di “rinsanguarle” con dei semi presi in Costarica dove ho partecipato ad un meeting internazionale sulle coltivazioni del caffè. Per tale motivo non ho alcun dubbio che negli anni ’50 il suo genitore abbia innestato la melanzana e/o pomodoro sul solanum torvum. Caro sig. Serraino, la notizia che Lei ha appreso dal TG5 dello scorso giugno è l’ultima in ordine di tempo ed aveva per oggetto la realizzazione di un albero che produce diverse varietà di solanacee tra cui 2 di pomodoro, 2 di peperoni ed 1 di melanzana. Tale pianta, come ha avuto modo di vedere, è allocata in un vaso di adeguate dimensioni e può trovare posto nei balconi o terrazze di tantissime abitazioni. Io Non so se Lei dispone di un terreno o orto dove peraltro l’albero in questione crescerebbe meglio; in caso negativo, ritengo di averle fornito l’idea di come raccogliere due melanzane per la sua parmigiana o dei pomodori per l’insalata, senza recarsi al mercato e riscoprendo, non è il suo caso, i sapori di un tempo. Non potrà farsi la peperonata con gli ortaggi dell’albero perchè i peperoni non hanno affinità o scarsissima col s.t.,diversamente dagli altri due ortaggi. A luglio dello scorso anno, sia su Mediaset Tg 5 che su Rai 3 regionale, andavo in onda con “l’albero delle melanzane e pomodori” ed ancora, anni addietro, su Tgr, tutti i quotidiani della Sicilia etc. etc. Se io avessi avuto l’opportunità di conoscere suo padre e di ciò me ne rammarico perché sono certo che anch’io avrei appreso qualcosa da lui, non avrei esitato a riferire ai media sulla identità di chi prima di me ha “scoperto”, meglio dire conosciuto lo straordinario solanum torvum. Come Lei avrà notato in qualche mio intervento e se ancora non lo ha fatto La invito a visionare su Florablog “l’albero delle melanzane e. . .dintorni” ; “l’innesto erbaceo per approssimazione e per inserzione”e diversi altri tra cui di recente “solanum torvum, è tempo di melanzane”, verrà a conoscenza che come il suo genitore anch’io sono un hobbista e mai ho avuto interessi di tipo economico o altro. Comprendo il suo naturale affetto e la stima nei confronti di suo padre da Lei rievocato con le gesta degli innesti di 1000 su 1000 a proposito dei quali mai potrò competere, e mi ritengo soddisfatto se su 10 me ne riesce 1e, se sono fortunato, anche 2 !!! Ma il problema, per cosi dire, non è l’innesto in se stesso che bene o male tutti i campagnoli sappiamo fare, o le melanzane innestate sul solanum torvum di cui, ripeto, il suo papà ha conosciuto sicuramente molto prima di tante altre persone, per non parlare di me che sono nato nel 1950, mentre suo padre innestava!! Le rendo noto però che la esistenza del s.t. viene data ed anche da parecchio tempo, penso già dal dopo guerra, in paesi della Calabria ionica e tirrenica, verosimilmente importato addirittura dall’Australia e quindi come nel caso di suo padre, potrebbero ed anche senza il condizionale, esserci state persone che hanno preceduto il suo genitore ad eseguire gli innesti tra le solanacee in questione; peraltro tale circostanza è assai probabile, se non certa, anche perché la Calabria e la Sicilia non stanno l’una, al polo nord e l’altra al polo sud, abbiamo lo stesso mare, lo stesso clima, la medesima cultura e tanto altro in comune.
    La questione è un’altra: quale interesse avrebbero avuto il suo papà o altri coetanei calabresi a diffondere la notizia di un innesto di melanzana o pomodoro su un solanum torvum più o meno adulto? ritengo nessun interesse anche perché, laddove lo avessero avuto, negli anni ’50 avrebbero riscontrato serie difficoltà dovute alla assenza di comunicazioni. Colgo l’occasione per ringraziarla per l’apprezzamento rivoltomi per la diffusione della notizia che le ha fatto ricordare le attività di suo padre e la invito, se gradisce, a visionare presso la mia abitazione l’albero con i 5 ortaggi che prima d’ora non ha mai visto e del quale sono l’esclusivo autore.
    Cordiali saluti-giuseppe marino

  • francesco

    “………….l’albero con i 5 ortaggi che prima d’ora ……………e del quale sono l’esclusivo autore”.
    Ma !!!!
    Non ci sono limiti alla tenacia all’autore dell’inervento trascritto da Oronzo. Egli, pur ammettendo di avere scoperto l’acqua calda, ad ogni costo, tenta di attribuirsi “l’esclussiva” dell’albero con i cinque ortaggi.
    Eccomi! Posso affermare con assoluta certezza che da moltissimo tempo esistono i cosidetti “alberi” sui quali vengono praticati iinnesti di ortaggi (anche più di cinque) di varietà diverse.
    Colgo l’occasione di chiedere a tutti i visitatori del presente blog di volere accogliere i miei più sentiti auguri di buon
    anno, Francesco

  • della torre enzo via sangro 12 spoltore pescara

    Vorrei dei semi di solanum torvum rimendarmelo al mio domicilio, spese di spedizione a mio carico

  • della torre enzo spoltore pescara

    vorrei sapere perche il sig. gianni non mi risponde

  • Ciao Enzo, scusa se non l’ho fatto ma ho già risposto innumerevoli volte (e scritto anche un post in proposito) che per il momento non c’è disponibilità di semi. Non prenderla come una mancanza di rispetto, non è mia intenzione, ma le richieste sono molte e non posso ripetere all’infinito la stessa risposta e riempire il blog sempre col solito commento… Cmq ti posso anticipare che molto presto saranno di nuovo disponibili e farò sapere a te e agli altri interessati come fare a ottenerli. Scusa di nuovo e a presto

  • alan ferri

    Buon giorno, vorrei sapere se e come si possonano acquistare alberelli di melanza/pomodoro. grazie ALAN FERRI

  • Michele

    Salve
    Mi chiamo Michele e scrivo da Caltanissetta.
    Da alcuni mesi sono in pensione e finalmente mi posso dedicare al mio orto-giardino.
    Sono rimasto incuriosito dalla possibilita offerta dalla coltivazione dell' albero di melanzana e ti sarei grato se mi mettessi in condizione con semi o piantine di poterlo coltivare.
    Come ho già detto abito in Sicilia e ci potremmo vedere personalmente.
    Se lo ritieni opportuno potresti inviarmi il n. di telefono per avere un rapporto piu diretto.
    Saluti
    Michele

  • Zapponevincenzo

    ciao a tutti.nsono riuscito a fare cinque piante di solanum torvum,nmi sono costate circa 200 euro,nvorrei venderne tre, se a qualcuno puu00f2 interessare.nsaluti a tutti.

  • Zapponevincenzo

    ciao a tutti.
    sono riuscito a fare cinque piante di solanum torvum,
    mi sono costate circa 200 euro,
    vorrei venderne tre, se a qualcuno può interessare.
    saluti a tutti.

  • maurizio

    buonasera, per cortesia mi dite come posso acquistare semi o piante di melanzane? Grazienmaurizio

  • ho  conprato su ebay i semi di solanum torvum, sono stato sfortunato xchè nonè uscito neanche uno.li ho distribuiti a diversi amici  ma nessun risultato  è stato ottenuto! sono disperato  puo qualcuno darmi qualche consiglio?dei tanti semi è possibile che nn è venuto alcuno buono?sn cmq cosimo cartanì

  • g.marino

    I semi delle bacche del s.t. non sono tutti fecondi ! molti, particolarmente quelli contenuti nelle bacche piccole, non riescono a conseguire la piena maturità.
    La copiosa quantità dei semi (ogni bacca ne contiene oltre 100), impedisce la loro totale e completa maturazione.
    La non germinabilità può essere imputabile a tale circostanza.
    Non a caso, infatti, in caso di semina, scelgo le bacche più sviluppate da cui trarne i semi fecondi ! 
    Inoltre, i semi eccessivamente vecchi o molto giovani  difficilmente germogliano.
    La non germinabilità può essere imputabile ad altri fattori come la mancata impollinazione ed alla tipologia del terreno usato ed al metodo di semina.
    g.marino    

  • Giovanni Salamone

    geom. giuseppe ho bisogno dei semi come faccio ad averli….

  • Granny Dana

    Dove posso trovare questi semi, sono molto interessanti..!