Dopo i ponti di radici viventi ecco un altro tipo di bioedilizia, intesa nel senso letterale del termine: bio, dal greco bíos, significa “vita” ed edilizia, che deriva dal latino aedes, significa edificio, casa. Cosa c’è allora di meglio del Weidenrutenpalast (palazzo di salice in tedesco) come esempio perfetto dell'”edificio che vive”?

Il Weidenrutenpalast, detto anche Auerworld palace, si trova ad Aeurstedt, in Turingia, ed è opera dell’architetto tedesco Marcel Kalberer e del gruppo Sanfte Strukturen. Con una tecnica ideata e sperimentata intorno alla metà degli anni 80, e ispirata alle costruzioni sumeriche realizzate in canna, il gruppo costruisce il primo “palazzo di salice” nel 1998 seguito negli anni successivi da altre 70 strutture simili in Germania, Svezia, Belgio, Polonia, Austria e Svizzera.

Florablog – Auerworld – Google Maps

L’Auerworld palace è costituito da una torre centrale alte 7 metri dalla quale partono a raggiera 24 fasci lunghi 9 metri che formano una cupola di 20 metri di diametro, il tutto realizzato con alberi di salice, pianta ideale da plasmare grazie a elasticità e flessibilità unite a un’ottima resistenza. A sottolienare la bontà dell’operazione il fatto che la struttura è stata realizzata da 300 volontari tra studenti, bambini, anziani e donne, provenienti da molte nazioni e ben lieti di realizzare un progetto del genere.

Data la sua natura il palazzo è sempre aperto ed è uno spazio libero per chiunque lo voglia vivere. In qualunque momento infatti è possibile organizzare feste, incontri, cerimonie, celebrazioni o quant’altro incentivi la socialità. Dal 1998, anno della costruzione, il luogo ospita l’Auerworld Festival, importante evento culturale.

Concettualmente interessante ed esteticamente molto bello, l’Auerworld palace ha dalla sua anche una caratteristica più unica che rara: il palazzo, vive, respira, cresce, muta di continuo, cambia forma e colore. Ogni anno il suo aspetto evolve e non è mai uguale a sé stesso, a differenza dell’edilizia tradzionale che non cambia (se non, per degrado, in peggio) né cresce, a meno che non la si ingrandisca abusivamente o al massimo grazie a qualche legge speciale, ma in quest’ultimo caso potrà crescere solo del 20%…

Galleria: Foto 1 – 5 di tin.G – Foto 6 Murray Bosinsky

  • zummolo

    immagino che non ci sia nemmeno bisogno di concessioni edilizie… mumble mumble… quasi quasi vado a seminare la mia prossima casetta!

  • :-) vero, altro indiscutibile vantaggio