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Lo so, a chi vive sotto la venefica nube di smog che ammanta la Pianura Padana per tutto l’anno, darsi da fare per migliorare l’aria all’interno della propria abitazione farà lo stesso effetto del cercare di spengere una candela mentre tutta la casa è divorata dalle fiamme ma, anche se il pessimismo cosmico tende a prendere il sopravvento, è sempre bene ragionarci sopra. Le sostanze inquinanti presenti negli interni, come benzene, formaldeide, tricloroetiline e compagnia bella, non sono certo migliori del PM10, anzi! Molte di loro sono potenzialmente cancerogene e se sommate all’inquinamento cittadino moltiplicano la loro pericolosità. Trovare queste sostanze in casa è tutt’altro che raro e anche se areare i locali è una misura efficace farlo per esempio a Milano è forse una mossa da evitare…
Visto che il quadretto non è proprio idilliaco vale la pena tentare allora di purificare l’ambiente domestico con l’ausilio di determinate piante, tanto più se quest’ultime, come nel caso di Aglaonema modestum, per la loro facilità di coltivazione rientrano nella categoria “Piante per principianti“.

Per quanto la coincidenza possa sembrare strana, molte delle piante capaci di purificare l’aria dalle sostanze nocive sono anche facili da coltivare. Non fa eccezione Aglaonema modestum che, come lo spatifillo, il pothos e la sansevieria, si presta bene a essere coltivata anche da chi non può autodefinirsi un “pollice verde”.

Originaria della Cina A. modestum (un nome, un programma) sembra fatta apposta per vivere nelle case. Tollera temperature sicuramente basse per una casa (10° C) ma anche quelle alte che si trovano nelle abitazioni durante l’estate. Pur amando un certo grado di umidità, sopporta bene anche livelli bassi, condizione che si verifica facilmente per esempio negli appartamenti riscaldati durante i mesi invernali. Per quanto riguarda l’esposizione l’ideale sarebbe un ambiente luminoso (mai alla luce diretta del sole però) ma anche qui sentitevi liberi di sitemarla in un luogo meno illuminato e vedrete che lei si adeguerà senza grossi problemi. Anche sul versante substrato la nostra ha poche esigenze: va bene un normale terriccio da giardino con l’aggiunta di un po’ di sabbia. La pianta va annaffiata una volta alla settimana (o più, se fa molto caldo) d’estate, ogni 15/20 giorni d’inverno e concimata ogni due settimane nel periodo che va dalla primavera alla fine dell’estate servendosi anche qui di un comunissimo fertilizzante liquido specifico per piante a foglia verde.

La pianta può oltrepassare il metro di altezza anche se nelle abitazioni si sviluppa in modo più modesto. Le foglie sono di un bel colore verde scuro (anche se esistono varietà con la parte centrale screziata), di forma lanceolata, lunghe fino a 20 cm e caratterizzate da piccioli pendenti. Produce uno spadice di colore bianco tendente al crema.

E veniamo alla sue capacità di purificare l’aria. Nella famosa ricerca “Interior landscape plants for indoor air pollution abatement” svolta dalla Nasa alla fine degli anni ’80,  è stata presa in esame anche A. modestum che risulta efficace nell’abbattere il benzene (con un’area di 3.085 cm² di superficie fogliare la pianta è capace di catturare 14.500 microgrammi nell’arco di 24 ore) e la formaldeide (foglie per 1.894 cm² ne catturano 4.382 mg, sempre in 24 ore).

In conclusione è bella, purifica dai veleni l’ambiente domestico ed è facilissima da coltivare: cosa volere di più da una pianta?!?
Foto di Mangostar