In autunno l’ortolano si riposa… ma non troppo!

In autunno l'ortolano si riposa... ma non troppo!
Avete costruito la vostra bella serra? avete allestito un piccolo tunnel nell’orto? in alternativa, vi siete muniti del tessuto non tessuto? Se avete risposto sì almeno a una di queste domande, per voi l’attività nell’orto si protrae ben oltre il classico periodo primaveril-estivo, se invece la risposta è negativa per tutti e tre i quesiti il vostro impegno di ortolano si riduce un po’ ma non si esaurisce certo del tutto.
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Le protezioni per gli ortaggi in inverno: la serra

Le protezioni per gli ortaggi in inverno: la serra
Sogno nel cassetto di tutti i “pollici verdi” di ogni livello e passione, una serra rappresenta un vero e proprio salto di qualità anche per l’amatore che coltiva un orto perché, tra i numerosi vantaggi che questa offre, c’è di sicuro anche quello di estendere la coltivazione di ortaggi (e quindi la loro raccolta) in pratica per tutto l’anno, compresi i mesi più freddi. Dopo il tessuto non tessuto e il tunnel, per quanto riguarda la protezione per gli ortaggi durante l’inverno è il momento di parlare della soluzione più completa, ovvero la serra, anche se l’argomento può essere affrontato solo sommariamente perché è piuttosto vasto e complesso.
Già, perché si fa presto a dire serra. Per costruirne una ci sono infatti talmente tante variabili da tenere presenti per quanto riguarda costi, forme, materiali, dimensioni, posizione geografica ecc. che rendono l’argomento delle serre impossibile da esaurire in un solo post. Sarà magari il caso, voglia e tempo permettendo, di tornarci sopra, anche per un suo utilizzo generale e non solo in funzione dell’orto, vediamo però velocemente qualche aspetto da considerare quando ci si appresta a mettere in piedi una serra per ortaggi, magari fai-da-te.
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Le protezioni per gli ortaggi in inverno: il tessuto non tessuto

Le protezioni per gli ortaggi in inverno: il tessuto non tessuto
Per non rendere chilometrico il post sui 5 consigli per coltivare ortaggi durante l’autunno e l’inverno ho preferito approfondire a parte un punto in particolare, il quinto, relativo alla Protezione delle colture: la serra, il tunnel e il tessuto non tessuto perché nel precedente intervento lo spazio a disposizione non consentiva che una veloce introduzione all’argomento. Che invece merita una diversa attenzione perché è proprio grazie all’impiego di una protezione che è possibile, anche per il semplice appassionato, prolungare ai mesi più freddi e con ottimi risultati (almeno per buona parte del territorio italiano) il periodo di raccolta degli ortaggi.
Per quanto riguarda il tempo e il denaro impiegati in relazione ai risultati ottenuti, l’utilizzo del tessuto non tessuto è forse la soluzione migliore.
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Orto, 5 consigli per coltivare ortaggi durante l’autunno e l’inverno

Orto, 7 consigli per coltivare ortaggi anche in autunno e in inverno
È risaputo che il migliore periodo per coltivare un orto è quello che va dalla primavera alla fine dell’estate, sia per la maggiore facilità di coltivazione sia per la qualità e la quantità di ortaggi che si riescono a ottenere. Le alte temperature, le ore di luce a disposizione, la (relativa) stabilità climatica e altre “facilitazioni” tipiche del periodo rendono infatti l’esperienza di coltivare un orto più che soddisfacente per la maggior parte dei molti appassionati che ormai si cimentano in questa pratica con successo ed entusiastica passione. Per molti di loro però il periodo di coltiavazione sta volgendo a termine perché la loro attività è spesso concentrata appunto nei mesi più caldi dell’anno, scelta che li costringe a rinunciare quasi del tutto alla coltivazione nelle restanti stagioni. Eppure con alcuni semplici accorgimenti è possibile prolungare l’attività dell’orto anche ai mesi autunnali e invernali, quelli più freddi, e ottenere così prodotti freschi provenienti dal proprio orto praticamente per tutto l’anno. In una veloce carrellata vediamo quali consigli generici adottare per ottenere tutto ciò.
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Cosa coltivare nell’orto, c come carota

Cosa coltivare nell'orto, c come carota
Non so di preciso perché ma la carota era rimasta fuori dalla serie di post intitolati “Cosa coltivare nell’orto” e, forse semplicemente per essermene scordato, ero passato a descrivere la coltivazione del cavolo prima e del cetriolo poi. Del resto non è che abbia niente contro questo ortaggio, anzi! Tagliata per esempio à la julienne e condita con olio e un po’ di limone la carota risulta davvero molto buona, rinfrescante (specie in queste torride giornate estive) nonché ricchissima di Betacarotene, di vitamine B, C, PP, D ed E, e di sali minerali.
Poi nei giorni scorsi ho letto l’articolo di Carlo Petrini intitolato “Quei nove centesimi nelle tasche dei contadini” e, oltre a indignarmi per le condizioni in cui versa la nostra agricoltura (i nove centesimi del titolo si riferiscono proprio al compenso che spetta a un agricoltore per un chilo di carote da lui prodotte quando lo stesso chilo a noi ci viene a costare un euro, ovvero con un vergognoso ricarico del 1100%!!!),  mi sono ricordato di questo ortaggio talmente comune nei nostri orti da passare quasi inosservato.
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Cosa coltivare nell’orto, c come cetriolo

Cosa coltivare nell’orto, c come cetriolo
Nuovo appuntamento con “Cosa coltivare nell’orto” e altro ortaggio che non può assolutamente mancare tra le proprie piante: il cetriolo. Magari ci sarà qualcuno a cui non piace (esiste?!?!) o a chi questo ortaggio rimane particolarmente indigesto (ma ci sono, come vedremo, rimedi in tal senso) ma per tutti gli altri è impossibile negarsi il piacere di mangiare questo squisito prodotto (da solo o in un’insalata mista) e beneficiare delle sue qualità rinfrescanti e rimineralizzanti, specie durante queste torride giornate estive.
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Con l’orto si risparmia: quali sono gli ortaggi più redditizi da coltivare?

Quali sono gli ortaggi più redditizi da coltivare?
È vero che coltivare un orto comporta un dispendio di energie e di tempo non indifferente ma a favore di questa pratica non mancano certo i vantaggi: intanto i prodotti ottenuti, gustosi e sani, non sono nemmeno lontani parenti di quelli acquistati al supermercato, poi si fa un’attività fisica senz’altro utile soprattutto per chi fa una vita sedentaria, inoltre ci si rilassa, si allevia lo stress, si torna a imparare ritmi e regole troppo presto dimenticati e spesso, se fatta bene, ci si diverte pure un sacco.
Oltre a questi indubbi vantaggi c’è però un altro aspetto da non sottovalutare ed è quello economico. Potendo disporre di frutta, verdura e ortaggi con costanza tutto l’anno il risparmio per le nostre tasche alla fine non è indifferente; lo sa bene chi è costretto a comprare tutti i giorni i prodotti del campo che ultimamente hanno spesso superato nel prezzo altri alimenti, come per esempio la carne, che ti aspetteresti di acquistare a prezzi molto superiori. Tralasciando il discorso su questa perversa logica che ci porterebbe troppo lontano (ma che in seguito varrà la pena approfondire), una domanda che potrebbe essere utile farsi è: quali sono gli ortaggi più redditizi da coltivare nel proprio orto, cioè quelli che in rapporto alla resa e al costo sul mercato risultano i più vantaggiosi da piantare?
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Coltivare lattuga sul balcone? si può!

Lattuga romana in vaso, coltivarla sul balcone si può!

Continuano i miei esperimenti per trasportare l’orto sul balcone e, nonostante le limitazioni che questo comporta, i risultati positivi non mancano. Come sta succedendo per esempio con la lattuga romana. Con qualche piccolo accorgimento infatti è possibile ottenere lattuga sul proprio balcone, da mangiare magari in una delle calde sere d’estate insieme agli amici, vantandosi della bontà dei prodotti fatti in casa.
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