Sotto il Vischio, due cuori (sani) e una capanna

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Il Vischio (Viscum album) è una pianta parassita che vive sulle piante succhiandone la loro linfa. Diffuso in Europa e in America è una sempreverde che si abbarbica al tronco e ai rami per trarne le loro sostanze. Ha foglie coriacee, di forma oblunga e fiori di colore giallo-verdognolo molto piccoli. La fioritura avviene in primavera. Il frutto è una bacca di colore bianco perlaceo, rotonda, grande all’incirca quanto un pisello e contenente una polpa gelatinosa al cui interno si trova un solo seme verde. La pianta può raggiungere l’altezza di 50 centimetri e si trova generalmente nell’Italia centrale e meridionale, sopratutto in collina, ma anche all’inizio della montagna. Il Vischio era ritenuto sacro nell’antichità ed era usatissimo sia come pianta medicinale che magica. Era sacra ai Druidi (sacerdoti celti), i quali oltre a considerarla di buon augurio (ancora oggi si dice che due innamorati, baciandosi sotto il Vischio, convoleranno a nozze entro un anno) la ritenevano una panacea contro qualsiasi male e, come ci racconta Plinio il Vecchio, per le sue innumerevoli proprietà medicamentose veniva chiamata da loro “guarisci tutto”.
I fiori e le foglie che, fin dai tempi antichi, venivano usati nella cura dei raffreddori, delle irritazioni bronchiali, del catarro e delle infiammazioni del tubo digerente, sono le parti medicinali. Il Vischio è considerato dagli esperti in fitoterapia uno dei  migliori rimedi per il cuore e per la circolazione sanguigna, in quanto è un notevole regolatore del sistema circolatorio. Read More