Melissa, sedativo naturale

Melissa, sedativo naturale
La Melissa (melissa officinalis L.) è una pianta erbacea perenne dall’odore simile al limone, alta dai 30 ai 100 cm. dall’aspetto cespuglioso, quasi come l‘ortica, con steli erbacei ramificati sui quali nascono tantissime foglie a forma di cuore con margini seghettati ricche di sostanze oleose. Originaria del Mediterraneo orientale e dell’Asia occidentale, cresce spontanea nei luoghi freschi, ma può essere coltivata facilmente nelle zone d’ ombra del giardino e anche in vaso dato che non esige particolari cure. La Melissa, insieme alla Valeriana ed alla Passiflora, è conosciuta in fitoterapia come pianta sedativa e riequilibrante del sistema nervoso, dalle proprietà toniche e rilassanti. Le foglie, che sono la parte utilizzata per le preparazioni erboristiche, sono ricche in polifenoli, flavonoidi, acido caffeico, acido clorogenetico, acido rosmarinico, triterpeni, ma anche l’olio essenziale, contiene altrettante sostanze attive tipo citrale, citronellale, pinene, geraniolo, linalolo, citranellolo, mucillagine, tannino, pectina, acido caffeico, clorogenico, rosmarinico, flavonoidi, terpeni e acidi fenolici. Read More

Soffri di nausea o di mal d’auto? Prova lo zenzero

Soffri di nausea o di mal d\'auto? Prova lo zenzero
Lo zenzero (Zingiber officinale) è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Zingiberacee, è originaria dell’Asia orientale ma attualmente è coltivata in molte regioni tropicali, indiane e del Centro America. Ha l’aspetto di una canna con grossi rizomi (radici) orizzontali molto fini, molto aromatici e dal profumo canforato, con sentore di Citronella. La droga è propria del rizoma con il suo profumo pungente e il gradevole sapore piccantino, ed è per questo che viene usata in cucina come aromatizzante. È spesso confuso con il peperoncino (Capsicum L.), ma non esiste neppure una lontana parentela botanica. Le due piante hanno in comune solo l’impiego in gastronomia.
Gli antichi cinesi sapevano delle proprietà curative di questa radice aromatica  migliaia di anni prima di Cristo, infatti usavano l’infuso di zenzero per attenuare i dolori mestruali, digestivi e nelle nausee. Read More

Sotto il Vischio, due cuori (sani) e una capanna

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Il Vischio (Viscum album) è una pianta parassita che vive sulle piante succhiandone la loro linfa. Diffuso in Europa e in America è una sempreverde che si abbarbica al tronco e ai rami per trarne le loro sostanze. Ha foglie coriacee, di forma oblunga e fiori di colore giallo-verdognolo molto piccoli. La fioritura avviene in primavera. Il frutto è una bacca di colore bianco perlaceo, rotonda, grande all’incirca quanto un pisello e contenente una polpa gelatinosa al cui interno si trova un solo seme verde. La pianta può raggiungere l’altezza di 50 centimetri e si trova generalmente nell’Italia centrale e meridionale, sopratutto in collina, ma anche all’inizio della montagna. Il Vischio era ritenuto sacro nell’antichità ed era usatissimo sia come pianta medicinale che magica. Era sacra ai Druidi (sacerdoti celti), i quali oltre a considerarla di buon augurio (ancora oggi si dice che due innamorati, baciandosi sotto il Vischio, convoleranno a nozze entro un anno) la ritenevano una panacea contro qualsiasi male e, come ci racconta Plinio il Vecchio, per le sue innumerevoli proprietà medicamentose veniva chiamata da loro “guarisci tutto”.
I fiori e le foglie che, fin dai tempi antichi, venivano usati nella cura dei raffreddori, delle irritazioni bronchiali, del catarro e delle infiammazioni del tubo digerente, sono le parti medicinali. Il Vischio è considerato dagli esperti in fitoterapia uno dei  migliori rimedi per il cuore e per la circolazione sanguigna, in quanto è un notevole regolatore del sistema circolatorio. Read More