Video, innesto erbaceo per approssimazione dell’anguria sulla lagenaria


Come è noto, l’innesto nasce anche dalla esigenza di creare piante arboree ed orticole per meglio adattarle, attraverso le qualità del portainnesto, alle diverse composizioni chimico fisiche dei terreni. In terreno pesante, ad esempio in quello argilloso, difficilmente una pianta di anguria riuscirebbe a svilupparsi e produrre i suoi frutti che nel migliore dei casi non supererebbero i 4 chilogrammi. Risultati assai diversi si ottengono se andiamo a sostituire “il motore” dell’anguria con quello della zucchina che è molto più potente. Chiaramente per chi si avvicina per la prima volta al mondo degli innesti erbacei, (quello per approssimazione è uno dei tanti), dovrà abituarsi all’uso del bisturi ( si fa per dire), basta all’uopo una lametta da barba, anche se non si sbaglierebbe se si definisse l’intervento di microchirurgia botanica!
L’esecuzione di questo tipo d’innesto è alla portata di tutti: si potrà sbagliare il primo ma, dal secondo in poi, si può incominciare a gustare l’anguria gigante dall’orto di casa.
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Zucca serpente di Sicilia, da seme a seme

zucca serpente di Sicilia, da seme a seme
Una volta constatate le qualità organolettiche della zucca serpente di Sicilia (leggi: è buona) insieme a Simone e Carlo (i miei coltivatori  di riferimento) abbiamo deciso di riprodurre il seme per ripetere la coltura anche quest’anno. Il fatto curioso è che sono entrato in possesso dei semi di questa varietà di zucca grazie a un singolare “rinterzo” con protagonisti due amici siciliani e i semi di Solanum torvum che, prima di giungere da un Giuseppe all’altro, sono partiti da Palermo, sono rimbalzati in Toscana per poi tornare… di nuovo a Palermo!
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Da Palermo la zucca “serpente di Sicilia” e la minestra di tenerumi

Da Palermo la zucca \
Come ho avuto già occasione di scrivere ho deciso di inviare a chi ne faceva richiesta i semi di Solanum torvum visto che grazie alla generosità di Giuseppe ne avevo in abbondanza. In molti mi hanno quindi scritto e, una volta ricevuti i semi, anche se non c’era nessun motivo alcuni di loro si sono in qualche modo sentiti in debito e hanno contraccambiato inviandomi a loro volta semi di ortaggi a dir poco speciali. Inutile dire che la cosa mi ha fatto immenso piacere e che per questo ringrazio di cuore Giuseppe L. che dalla Puglia mi ha spedito degli ottimi pomodori “vernini” (nati) e un’altra varietà sempre di pomodori dalle caratteristiche incredibili (che purtroppo per il momento non sono nati), Simone B., che da Roma mi ha fatto avere una varietà di peperoncino saporito ma non troppo forte e Giuseppe P., che da Palermo mi ha inviato la zucca “serpente di Sicilia”.
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