Eccoci qua: fine settimana, manciata di notizie, parziale raccolta, parzialissime opinioni, argomenti più o meno inerenti al tema di questo blog. E una certezza: c’è poco da stare allegri.
Il ruolo dei concimi azotati nell’effetto serra
Non bastava tutta la CO2 che immettiamo nell’atmosfera: sembra che un ruolo (sottovalutato) lo abbiano anche i concimi azotati che una volta metabolizzati dai batteri vengono trasformati in ossido di diazoto. Ora l’ossido di diazoto è molto più raro dell’anidride carbonica ma ha un impatto nell’atmosfera, per quanto concerne l’effetto serra, 300 volte maggiore della CO2. Un altro ottimo motivo per abbandonare la chimica nei campi e usare il letame.
Economist
Paesi ricchi, terreni poveri. Paesi poveri, terreni ricchi
A proposito di agricoltura e degli scenari futuri (e presenti). Non c’è pace per le nazioni povere del mondo, private fino a oggi delle loro risorse si vedono ora portare vi i terreni coltivabili dalle nazioni industrializzate che, nel timore di crisi alimentari e impennate dei prezzi, pensano bene di assicurarsi i terreni fertili presenti nei paesi in via di sviluppo. Giappone, Cina, Sud Corea ma anche Arabia Saudita ed emirati le nazioni più attive ma anche in Europa si comincia a seguire questa tendenza. Inquietante.
Le Monde
Api, scagionati i neonicotinoidi?
Non c’è pace neanche per le api, le instancabili operaie che svolgono un ruolo determinante nella fase riproduttiva di molte piante. Secondo recenti studi, condotti anche dalla FAO, verrebbero scagionati almeno in parte i principali imputati, i neonicotinoidi, ritenuti fino a ieri gli unici responsabili della strage di api. L’indice viene puntato ora sul Nosema ceranae, un parassita già da molto tempo conosciuto.
Agrofarma
Limitare a 2° l’innalzamento della temperatura? praticamente impossibile
È questa l’opinione più diffusa di un campione di 261 scienziati di molti paesi del mondo. Esattamente l’86% di loro ritiene difficilissimo se non impossibile contenere l’innalzamento della temperatura del pianeta a 2 gradi, come dire: siamo cotti…
The Guardian
E intanto il riscaldamento globale mette in pericolo gli alberi
A questa coclusione è giunta una ricerca dell’Università dell’Arizona sostenendo che temperature di poco maggiori alle attuali metterebbero gli alberi in una condizione di potenziale rischio. Basterebbe infatti un periodo di siccità anche breve a uccidere gli alberi stressati dalle condizioni ambientali alterate dall’innalzamento della temperatura.
La Stampa
Amazzonia assediata, dopo legno e agricoltura arriva l’allevamento del bestiame
Il polmone verde del pianeta è sempre più sotto assedio: non solo il commercio del legname e l’agricoltura le cause principali della deforestazione dell’Amazzonia. Si aggiunge ora un nuovo pericolo ovvero l’allevamento di bestiame.
Reuters